Capitolo 52

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Kate capisce sempre di meno, anche se un piccolo sospetto le viene; d'altronde, non molto tempo fa, Jonathan le ha detto che Christian ha baciato una ragazza. Sarà vero, ora che lui stesso sta mettendo in dubbio la propria omosessualità? La cosa che non quadra, però, è il fatto che secondo Christian prima lo era, dopo no, e il cambiamento è stato dato da Kate. Dunque prima di lei Christian non avrebbe dovuto baciare nessuna ragazza, se si segue la sua logica.
Ma allora chi è il bugiardo, Christian o Jonathan? Kate si domanda quale dei due preferirebbe, ma non sa darsi una risposta. Jonathan è sempre stato e sarà sempre l'amore della sua vita, nonostante tutto, nonostante il tempo, i litigi, le risate alle spalle, le prese in giro, il periodo di odio; nulla potrà mai cambiare il sentimento che nutrono l'uno per l'altra. Tuttavia, anche Christian riveste un ruolo fondamentale nella vita di Kate: è il suo migliore amico, nonché l'unico che può considerare tale -non avendone altri-. Forse, se dovesse scegliere chi salvare se entrambi stessero per cadere in un burrone, istintivamente soccorrerebbe Jonathan; lo ama, non potrebbe mai lasciarlo andare. Pensandoci, però, forse si butterebbe lei e salverebbe entrambi. È così difficile.
<<Dì qualcosa, ti prego>> la supplica Christian, ancora seduto accanto a lei sul suo letto. Kate riflette su cosa dire, dato che ci vorrebbe un mese per porre tutte le domande che ha, e alla fine, fatta una cernita e scelte le più importanti, guarda il suo amico e prende fiato.
<<Non capisco. Non capisco più niente.>>
Il volto di Christian muta in un'espressione strana, indescrivibile ed indecifrabile, come se fosse confuso a sua volta, ma anche vagamente divertito e spaventato. Un mix di emozioni in un solo viso, insomma. Kate lo osserva a lungo, attendendo una risposta che, però, non arriva.
Allora riprende lei: <<Chris, devi spiegarmi. Io non so cosa dire... avrei un miliardo di domande, ma non so se sarebbero adatte adesso>>
Il ragazzo alza le spalle.
<<Provaci>>
Kate scuote la testa con fare determinato.
<<No, voglio che prima mi spieghi in modo chiaro tutto quanto. E dimmi la verità, per piacere>>
Christian guarda il pavimento, come perso, sospirando rumorosamente. Esita per qualche istante, dopodiché sembra essersi fatto coraggio per parlare -"finalmente", pensa Kate-.
<<Beh, speravo che tu avessi già compreso il senso delle mie parole, ma a quanto pare ti ho solo messa in difficoltà.>>
Kate annuisce per confermargli ciò che ha appena detto, e lui abbassa nuovamente lo sguardo, abbattuto. Dio, se solo non le facesse così tenerezza ogni volta; sembra sempre tanto debole, tanto indifeso.
Ma la ragazza sa che lui potrebbe furbamente utilizzare questo suo aspetto per dirle un sacco di balle, perciò cercherà di non farsi incantare più da quegli occhi da angioletto triste.
<<Spiega>> insiste in tono di pretesa.
<<D'accordo,>> si rassegna Christian <<ti spiegherò in breve, molto in breve cosa significa il fatto che non so più se sono gay.>>
Kate annuisce, pronta a sentire la verità, per una volta. Supplica dentro di lei che stia per arrivare, perché vuole saperla assolutamente.
<<Sono innamorato di te, credo. Ecco perché non capisco più se siano soltanto i ragazzi a piacermi.>>
Il cuore di Kate accelera il suo battito ad un punto tale per cui Kate inizia a tremare.
<<Dì qualcosa>>
Ma la ragazza non sa cosa dire; è sconcertata. Cosa si dice in questi casi, quando un sentimento non è ricambiato? Ma soprattutto... è vero che prima di lei ha baciato una ragazza o no?
Esitante, glielo domanda.
Christian sgrana gli occhi.
<<Chi te l'ha detto?>>
<<Non posso dirtelo>> dice Kate, intenzionata a proteggere il suo Jonathan.
<<No, non ho mai... Dio, non l'ho mai fatto, no!>> esclama Christian, in preda al panico.
<<D'accordo, ehm... il problema è che non so se crederti o meno>>
<<Te l'ha detto Jonathan, vero? Dimmelo!>>
<<Chris, calmati, non è tanto grave! Era solo una curiosità...>>
<<Balle>>
<<Per cos'altro pensi che voglia saperlo, scusa?>>
<<Per ridere di me alle mie spalle come hanno sempre fatto tutti! Insieme al tuo amato Jonathan.>>
Kate spalanca le palpebre, incredula; Christian è davvero infuriato. O forse è soltanto molto ferito e impaurito?
<<No, non lo farei mai...>> cerca di convincerlo in tono rassicurante, ma il suo sguardo le dice che il ragazzo si trova sempre di più nel panico.
<<Oh, mio Dio... adesso che tu e Jonathan lo sapete, la voce si spargerà per tutta la scuola. Dillo che eravate d'accordo, dillo! Sapranno tutti che sono gay, poi che ho baciato una ragazza -che tra l'altro non è affatto vero- e infine che corro dietro a te! Dillo che avete pianificato tutto, che sapevate come sarebbe andata a finire!>>
<<Chris, accidenti, che stai blaterando? Mi conosci, sai che non farei mai una cosa del genere né a te né a nessun altro. Dopo quello che ho subìto...>>
<<Non usare il tuo passato come scusa! La tua vita ora è dannatamente perfetta, perciò perché non vendicarsi del mondo intero?>>
Kate non si sarebbe mai aspettata che Christian si rivelasse così malatamente paranoico; sembra quasi fuori di testa e la cosa comincia a spaventarla.
E a ferirla. Dopo tutto ciò che si sono detti, le cose che hanno scoperto di avere in comune e che li hanno legati così tanto l'uno all'altra, dopo quello che hanno passato insieme nel tempo trascorso ad aiutarsi a vicenda, a tranquillizzarsi, a soccorrersi, a starsi sempre accanto, lui è convinto che lei sia in grado di tradirlo così, esattamente com'è stata tradita lei in passato. E' vero, questo fa parte del passato, non del presente -per fortuna-, ma ciò non cambia il fatto che lei sa benissimo cosa si prova quando si viene derisi e traditi numerose volte dalle persone che si amano, perciò non si permetterebbe mai di fare una cosa simile, specialmente al suo migliore amico.
Al suo migliore amico innamorato di lei.
Scuote la testa, rassegnata; vorrebbe mettergli una mano sulla spalla e confortarlo come ha sempre fatto, ma adesso il pensiero di toccarlo le provoca un certo timore. Il ragazzo è ancora agitato, e Kate non sa come potrebbe reagire. E' talmente pieno di sorprese che, per quanto la riguarda, in questo istante potrebbe anche avere un attacco isterico e picchiarla, diventare violento, urlare più di quanto non abbia già fatto.
E lei non sarebbe in grado di difendersi da questo; meglio essere maltrattata da Will che da Christian.
<<E' questa la concezione che hai di me?>> gli chiede Kate, delusa e ferita. Christian percepisce queste due sensazioni e, per un momento, pare calmarsi. Sospira.
<<Vorrei non averla, è ovvio... ma non ci riesco, almeno non adesso>>
La ragazza lo guarda nelle palle degli occhi, in disperata ricerca di qualcosa; un segnale di affetto, qualsiasi cosa che le ricordi il Christian che due secondi fa le ha detto che era innamorato di lei. Il Christian vero, quello che prima di urlare non avrebbe mai dubitato di lei.
E' cambiato da così a così in meno di un minuto.
Kate pensa che forse, dopotutto, la pazza della situazione non è lei.
<<Ascolta, mi dimenticherò di tutto ciò che mi hai detto>> dice, alzandosi dal letto e iniziando a fare avanti e indietro per la stanza.
<<In che senso?>>
<<Farò finta di non aver mai saputo di quel misterioso bacio, vero o meno che sia, del fatto che hai messo in dubbio la tua omosessualità e, soprattutto, fingerò di non sapere che sei innamorato di me.>>
Christian ha un piccolo sussulto, come se l'ultima cosa detta l'avesse colto alla sprovvista.
<<E perché dovresti fingere di dimenticare tutto quanto?>>
<<Perché così sarai sicuro che tutti i tuoi segreti resteranno tali e non verranno rivelati all'intera scuola.>>
Christian abbassa gli occhi, e Kate spera che si senta pentito.
<<Senti, mi dispiace di aver gridato così poco fa. Non credevo davvero che fossi capace di tradirmi in quel modo, ma ero arrabbiato per la cosa che ti ha detto Jonathan>>
<<Del bacio?>>
Christian annuisce, finalmente calmo e razionale.
Il solito Christian.
<<E' una balla colossale, credimi.>>
<<Ti credo. Non ho mai dato per scontato che quello che mi ha detto Jonathan fosse vero>>
<<Menomale>>
Kate riflette a lungo.
<<Ma... quindi... tu hai il dubbio di essere omosessuale soltanto per me?>>
Christian alza i suoi occhi di ghiaccio e li posa su di lei, serio e anche piuttosto malinconico.
<<Sì>>
<<Dio, Chris... cosa devo dirti riguardo a questo?>>
<<Non avevi detto che te ne saresti dimenticata?>>
<<Non ci riesco>>
<<E quindi che vuoi fare?>>
<<Non lo so, parlarne forse>>
<<D'accordo, parliamone allora.>>
Kate ne è felice; non avrebbe mai detto che Christian, ora come ora, sarebbe stato disposto ad affrontare un argomento così delicato. E' evidente che, quando le ha chiesto scusa per aver dubitato di lei, era sincero.
"Ben venga, almeno quello.", pensa la ragazza, sollevata. Si risiede sul letto accanto a Christian e gli sorride dolcemente.
<<Se fai quel sorriso, però, come posso non baciarti adesso?>>
Kate resta muta, per un attimo immobile e senza respirare; davvero la bacerebbe?
Per un periodo, quel periodo nero durante il quale Jonathan fingeva di odiarla insieme a Will e lei stava male da morire, forse le è capitato di desiderare Christian al suo posto. Pensava che sarebbe stato capace di darle ciò che Jonathan non aveva più per lei, di provare qualcosa di più, di non tradirla mai; non che ne fosse innamorata, solo... attratta. Infatuata.
Ma ora è tutto passato, perché da tempo è tornato Jonathan, l'indiscusso ed eterno amore della sua vita.
Kate non sa dire se tutto ciò sia giusto o sbagliato, ma sa che ferirebbe Christian, se solo glielo dicesse.
<<Christian...>> sussurra, sperando che il ragazzo non fraintenda quel richiamo come un bisogno di essere baciata.
<<Kate>> sussurra lui di rimando, avvicinandosi a lei.
"Accidenti, no!" esclama mentalmente Kate, non sapendo come reagire. Cosa deve fare, cosa deve fare? Deve allontanarlo ora, prima che sia troppo tardi.
I loro visi sono a pochi centimetri l'uno dall'altro, ormai. Christian ha la bocca socchiusa e le palpebre abbassate, e continua ad avvicinarsi a lei.
Ancora mezzo centimetro, e le loro labbra si sfioreranno.

L'inganno dell'apparenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora