Sotto la pioggia

307 19 4
                                    

Paola's POV
Non credo a cio che ho visto, entro in sala 8, l'unica vuota e mi siedo per terra.
Sono sola con le mie lacrime e tutti quei ricordi stupendi che adesso tagliano come lame.
"Dimenticalo" mi ripeto a intermittenza questa parola in testa come si fa con i ritornelli delle canzoni.
Niente, non funziona.
Stash's POV
"Oddio è tardi" mi ero addormentato in sala relax, sono le 19:30 e il maestro Pino Perris mi aspetta in sala 8 per una lezione di approfondimento.
Mi alzo di scatto e mentre sbadiglio mi avvio verso il corridoio.
Apro la porta dell'aula e invece di trovare il maestro vedo Paola seduta con le gambe piegate e la testa poggiata sopra.
"Ehy Paolè, che è successo?"
"Niente Stash perdonami me ne vado subito"
Si alza e fa per andarsene ma la prendo per un braccio e la blocco "No Poli, aspetta ad andare via" si asciuga con una mano le lacrime e cerca di sembrare felice ma so che non è così.
"Ho capito cos'hai, ho sentito Klaudia che ne parlava con Giorgio, ma non voglio pensare a questo e non voglio che tu pensi a questo.
Dai vieni" Le prendo la mano e la faccio sedere accanto a me al pianoforte, deve distrarsi e pensare solo alla musica.
"Conosci Love me like you do?" le chiedo mentre cerco lo spartito
"Si, mi piace moltissimo"
"Dai allora seguimi che la cantiamo insieme"
Ha una voce stupenda, in più è veramente bellissima.
Non ci voglio provare perché so quanto ama Mattia e essendo suo amico non voglio rubargli ciò che lui aveva già preso prima di me, ma comunque sono felice di questo bel rapporto di amicizia che si è creato tra noi.
Finito di cantare ci guardiamo negli occhi e finalmente sorride "Grazie Stash ti voglio bene"
ci abbracciamo e prima di lasciarla andare le dico "Paolè dormi bene che domani devi spaccare, ricordati che io ci sono capito?"
Lei sorride ed esce dalla porta.
Mattia's POV
Sono rimasto un po di più in sala a provare, avevo bisogno di stare da solo.
A scuola ormai non c'è più nessuno, credo.
Entro negli spogliatoi per prendere la borsa e trovo Paola che sta per uscire.
"Bionda, che bello vederti" provo ad avvicinarmi ma lei esce di corsa e io la seguo.
Fuori diluvia fortissimo ed entrambi siamo senza ombrello.
"Bionda cazzo fermati" le prendo la spalla e la faccio ruotare verso di me.
Siamo vicinissimi, i nostri bacini sono attaccati, ho una mano dietro la sua schiena e la stringo a me, senza lasciarla indietreggiare.
"Briga lasciami" mi chiede seria
"Mai più" le dico mentre sorrido
"Avevo creduto alle tue parole, avevo creduto a quella lettera"
"Quella lettera è scritta col cuore, è vera"
"Non ne sono più sicura, dopo oggi non sono sicura più di niente" mi dice mentre il suo viso si bagna tra pioggia e lacrime.
"Bionda ascoltami, ho baciato oggi Margherita per capire se provo o no qualcosa per lei"
"E?" mi chiede con una faccia preoccupata
"E no, non ho sentito assolutamente niente"
I suoi occhi si chiudono e fa un sospiro di sollievo
"Piccola sono stato un cretino, ma io voglio te"
"Non ti credo, perdonami" mi dice con una voce piena di paura e dolore
"Non posso dormire sapendo che te soffri a causa mia, voglio la tua felicità" le sussurro questa frase nell'orecchio e lei appoggi la sua testa sul mio petto.
Siamo completamente bagnati ma non mi interessa, Paola trema mi tolgo il giacchetto e glielo poggio sopra le spalle
"Bionda guardami negli occhi e dimmi che non provi più niente per me e che non credi alle mie parole"
Lei alza il suo viso verso il mio, incrociamo i nostri sguardi e con ansia aspetto una sua risposta "Non posso, è questo il problema, io ti credo ma soprattutto anche se non vorrei io ti amo ancora"
Le fisso le labbra e mi avvicino per baciarla
"No aspetta" mette il suo indice sopra la mia bocca, mi guarda senza parlare, diminuisco la distanza che c'è tra le nostre labbra, le sfioro il suo naso con il mio, sento il suo respiro sulla pelle.
Inizio a piangere, rimaniamo così per non so quanto tempo, così vicini e allo stesso tempo così lontanti.
I millimetri che mi separano dalle sue labbra mi sembrano una distanza infinita, ma soprattutto mi sembra infinito il suo dolore dentro quegli occhi stupendi.
Paola si avvicina sempre di più come quasi volesse darmi un bacio ma subito prima di toccare le nostre bocche si ferma, alla distanza minima per non farle avere il contatto.
Vorrei baciarla ma forse è meglio che sia lei a prendere l'iniziativa e poi se per caso non volesse romperei questo momento magico.
"Ti penso sempre" mi sussurra "A volte penso che ti odio che non so se ti voglio ancora, mi hai fatto troppo male. Poi ti vedo e allora vorrei venire da te e dirti che non mi interessano i tuoi errori, che io ti amo e ti perdono perché ho bisogno di te al mio fianco.
Ma se poi io ti do di nuovo il mio cuore e te mi ferisci ancora? Non reggerei un'altra volta tutto questo dolore"
Ecco, finalmente mi ha detto ciò che pensa
"Bionda io ho sbagliato ma fidati che non accadrà più, ti prego perdonami, mi ferisce il fatto di non poterti stare vicino e sapere che domani dopo la sfida non potrò essere al tuo fianco proprio, non ce la faccio" le dico mentre piango e la mia voce balbetta
Lei a quel punto si avvicina e appoggia le sue labbra sulle mie in un leggero bacio a stampo per poi staccarsi subito
"Mattia io ti voglio al mio fianco domani e per sempre"
A quel punto approfondisco il contatto che si era creato prima, cerco la sua lingua e la bacio con foga, la avvolgo tra le mie braccia e la stringo a me fortissimo.
Sempre mentre ci baciamo lei mette la sue mani sulle mie guance e mi accarezza dolcemente.
"Perdonami amore mio se ti ho ferito, non accadrà più"
"Perdonami te, perché nonostante questo bacio ho ancora bisogno di tempo e per adesso non riesco a perdonarti"
"Ti capisco e ti aspetto, sempre" Le dico dandole un altro lungo bacio per poi lasciarla andar via.

Portami in altoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora