Kiribaku- Sottomesso per Amore

Mondo di sofferenza: eppure i ciliegi sono in fiore.

Kirishima

Questa sera Mina mi ha gentilmente accompagnato a cena da mia madre. La vedo molto poco, abitiamo ad un oretta di distanza ma, il vero problema e' che la sua vita e' frenetica molto piu' della mia.

Ammiro tantissimo questa donna, pur essendo un' Omega ha una forza di carattere impressionante.

Quello che manca a me.

Non si e' scomposta nemmeno quando gli ho raccontato cos'avevo combinato.

Appena mi scorge, corre incontro alla mia alta figura abbracciandomi forte e guardandomi subito il segno sul collo.

Scuote la testa mentre si presenta a Mina e ci guida all'interno della casa.

Abbiamo un'abitazione decisamente grande e ben tenuta, ma non e' niente in confronto a quelle imponenti e lussuose di Bakugo e di Todoroki. Loro sono ricchi sfondati.

Aggrotto la fronte sgridandomi mentalmente, non devo pensare al biondo!

La serata trascorre in modo piacevole, mia madre e' un'ottima cuoca e intrattenitrice, e Ashido sembra essere a suo agio.

Al momento dei saluti, mi sento tirare in disparte.

-E' carina la ragazza. -Mi dice mia madre osservando la mia reazione.

-Ma ? -Aggiungo, conoscendola fin troppo bene.

-Ma non ti piace- Termina lei.

Arguta come sempre.

-Mamma, sono innamorato di Bakugo. Mi deve passare, non posso cliccare l'interruttore e spegnere i miei sentimenti verso di lui. Magari fosse cosi' facile.- Borbotto io contrariato.

-E' stato lui a farti questo?- Alza il mento verso il segno sul collo. La sua voce dolce e' diventata tagliente in un'attimo.

-Non e' colpa sua- Ribatto subito difendendolo. - Avrei dovuto chiederglielo. Sono stato impulsivo e stupido.-

Abbasso gli occhi prima che possa accorgersi che si sono riempiti di lacrime.

- Mamma, penso di averlo perso definitivamente.-

Mia madre mi alza delicatamente il mento e con il palmo della mano mi tocca la guancia. Mi ci appoggio, sentendomi amato e protetto.

- Tesoro mio, se e' vero amore vedrai che si sistemera' -

Le guardo un secondo il collo e lei, conscia di dove si sono posizionati i miei occhi, lascia il mio mento per appoggiare la mano sulla lettera R. Come a nasconderla.

-Lo sai che per me e' andata diversamente, non devi pensare che sarà la stessa cosa.

E se proprio la situazione si dovesse mettere male, ti svelero' un segreto. - La guardo confuso.

-Anzi te lo dico adesso. Da soli non si sta poi cosi' male. - Alza un secondo entrambe le sopracciglia e arriccia il naso. Trovo la sua espressione comica e mi scappa una risata prima di scoppiare a farlo entrambi. Ci avviciniamo alla porta dove Mina ci attende.

-Grazie per stare vicino a mio figlio, sopratutto in questo momento cosi' difficile per lui-

-Ti andrebbe di fermarti a casa mia stanotte ?- La domanda di Mina mi coglie impreparato.

Siamo praticamente arrivati, scorgo di fronte a me i contorni della sua abitazione.

Le mie guance diventano subito dello stesso colore dei miei capelli.

-Oppure se preferisci posso venire io da te- Aggiunge svelta notando il mio imbarazzo.