La campana del tempio tace, ma il suono continua ad uscire dai fiori.

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Midoriya

Il cuore mi e' stato sradicato dal petto.

Sfilato, squarciato...sbranato.

Mi tocco, con il palmo aperto della mano destra, il costato aspettandomi di trovarmelo aperto, lacerato, ancora con la pelle a brandelli ed il sangue che scende, copioso.

Quasi mi sorprendo nel notare la superficie ventrale della mano pulita e comprendere che invece non è cosi, è seriamente tutto a posto, in ordine come sempre.

Come mai, allora,il dolore che percepisco e' cosi' profondo, radicato, indescrivibile.

Mi tocco i capelli, strattonandomeli agitato, in un gesto di stizza. Sono riuscito a farmi ingabbiare e intrappolare in una situazione assurda, quasi paradossale, fino a farmi incasinare tutti pensieri e le convinzioni che mi hanno accompagnato, come un punto fermo, oramai da tutta una vita.

Lascio cadere le ciocche bistrattate: quando e' stato il momento esatto in cui ho abbandonato  le mie difese e ho permesso ad un ragazzo, ad un Alpha oltretutto, di fare quello che voleva con la mia mente.
Con me.

Merda!

Anche imprecare mentalmente mi innervosisce, non e' nella mia natura farlo come non lo è neppure piangere come sto facendo disperatamente da una settimana a questa parte.

Persino queste incongruenze del mio naturale essere coincidono con la paura di essere cambiato troppo, modellandomi totalmente a lui.

Katsuki Bakugo.

Sono sette interminabili giorni che mangio a fatica, dormo poche ore e stento ad andare a scuola e a fare i miei articoli.

Cosa diamine mi sta succedendo?

Il campanello suona e io mi riscuoto, soffiando pesantemente e preparandomi a tutto quello che potrebbe succedere.

Gli ho chiesto di raggiungermi a casa mia,  il prima possibile, appena sveglio.

Questa storia deve essere chiarita una volta per tutte e io non ho piu' nessuna intenzione di fare la parte del cretino.

Appena apro l'uscio, l'immagine del ragazzo di fronte a me mi mette in crisi, destabilizzando le mie ragioni e abbattendo in un solo colpo la rabbia esplosiva che stavo provando fino a pochi secondi fa.

Debole, sono solo un debole.

Faccio spazio per farlo passare, senza accennare nemmeno ad un saluto, come del resto ha fatto nella stessa identica maniera lui. Evitiamo entrambi convenevoli inutili.

Mi osserva, lasciando vagare il suo sguardo sulle mie spesse occhiaie, sui miei occhi cerchiati di rosso e sulle labbra tumide dai morsi che mi sono dato tutta notte per evitare di urlare dal dolore.

Ancora, e ancora. 

-Sei distrutto... -Mormora Bakugo a voce bassa, non mollando il contatto visivo neppure per un attimo.

-Tu invece sembra che abbia dormito molto bene – Ribatto con piu' risentimento di quello che dovrei dimostrare.

Vorrei sembrare indifferente, lontano. Odio fargli capire che disperazione sorda si e' impossessata di me e mi sta scavando dentro, ad ogni suo respiro emanato.

Sbuffa.

-Senti, fammi queste domande, così ti togli subito i dubbi. Non indugiamo oltre. -

Alzo un sopracciglio. Sembra quasi che sia lui, adesso, la vittima.

-Sei talmente egocentrico da pensare di poter fare tu l'offeso? Pensi di potertelo permettere, di venire qui con quell'espressione superiore, dopo che mi hai mentito e ti sei pure scopato Kirishima, stando ancora insieme a me ?-

Kiribaku- Sottomesso per AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora