Ho rimpianto con gli amici di Omi la fugace primavera.

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Todoroki

L'atmosfera di questa domenica è strana, mi avvolge come una coperta di lana troppo stretta, lasciandomi ansante ed immerso in una pozza di sudore.

Le parole di Izuku mi rumoreggiano nel cervello, lasciandomi stordito e contrariato.

Possibile che il verdino non voglia vedere l'evidenza dei fatti?
Per quanto lui possa volere Bakugo, non puo' far funzionare la storia da solo per entrambi.

E non può nemmeno pensare di amarlo:
un sentimento nato e cresciuto a senso unico, che razza di amore è ?

Io questa sensazione di adorazione sbagliata la conosco, fin troppo bene. L'ho sperimentata sulla mia pelle, tutte le volte che ho pensato che facendo quello che gli altri mi imponevano di fare, le persone attorno a me mi avrebbero finalmente accettato e amato. 

Ma nessuno sembra che mi voglia accanto veramente,  in tutto questo enorme universo che mi circonda.

Mi dirigo verso la cucina mentre che cerco qualcosa di veloce da mangiare per pranzo.
Tra poche ore ho un'incontro con mio padre.

Sprizzo goccioline di felicità da tutti i pori ...

Ruoto gli occhi eterocromatici verso il rumore che proviene dall'uscio di casa.

A parte  Bakugo che dorme in camera sua, e la motivazione del perche' sia qui e non da Midoriya e' la ragione che mi rende irrequieto,  non dovrebbe rientrare nessuno a casa a quest'ora.

Una chioma infuocata, un viso chiazzato in piu' punti puntellato da occhi rossi e gonfi, fa capolino di fronte a me.

Kirishima mi guarda sobbalzando, scorgendomi appoggiato al muro della cucina. Mi dona subito un piccolo sorriso incerto mentre che i miei occhi scorrono sul suo volto stravolto.

- Vai sul divano, ti porto qualcosa di caldo da bere.– Dico solo.

Mi giro di spalle preparando il bollitore e cercando un' aroma che possa piacere al rosso.

Solitamente e' Bakugo l'esperto di tisane, ne beve a litri obbligando anche noi tutti, ovviamente, a seguirlo ed ultimamente e' in fissa solo con quelle che sanno di nocciola.

La scelta a questo punto mi risulta semplice, necessariamente quella.

Quando con le tazze in mano arrivo in sala, trovo Kirishima seduto sul divano con i gomiti sulle gambe e la testa bassa trattenuta tra le mani.

Ma non è più da solo :
Katsuki e' di fronte a lui, piegato sulle ginocchia senza toccare terra, con le mani sulle sue gambe.

-Vuoi dirmi cos'e' successo ? –
Sta chiedendo.

-Non sto piu' insieme a Mina- Spiattella subito Eijiro, come a voler tirare fuori in un botto solo, il dolore che sta provando.

-Ah ...- Mormora solo il biondo.
- Ti ha lasciato?- Ritenta in modo gentile.

-No, l'ho lasciata io-
Sussurra Kirishima.

Per alcuni secondi, forse minuti regna il silenzio. Poi si alza la voce confusa di Bakugo.

-Meh, e perche' cazzo stai cosi allora ?-

-Perche' l'ho fatta stare male! –
Urla alzando di scatto la testa.

-Ahh ma cosa vuoi capire! Tu ed il tuo perfetto Omega che ti ama alla follia state così bene insieme!–
Grida ancora disperato soffiandogli le parole in faccia rabbioso.

-In verita' anche  io e Midoriya abbiamo litigato stanotte-
Ammette controvoglia Katsuki, grattandosi la nuca.

Ma dai?
Adesso sì che sono veramente interessato alla conversazione.

Kiribaku- Sottomesso per AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora