PAULO'S POV
Uscii dal campo di allenamento, e corsi a farmi una doccia. Era stato molto duro, e in quel momento l'unica cosa che volevo era tornare a casa, per riposarmi un po'.
Mi lavai, asciugai e cambiai. Quando uscii dallo spogliatoio, trovai Antun, il mio manager. Osservai il suo sguardo, e notai che era indecifrabile, privo di emozioni.
"A cosa devo la visita?", chiesi, sperando che fosse una cosa breve, risolvibile in due parole.
"Devo parlarti... fuori da qui", rispose.
Alzai gli occhi al cielo: non sarebbe stata una cosa breve.
Uscimmo dalla sede della Roma, e salimmo nella mia auto. "Che succede?", gli chiesi, questa volta con una nota di preoccupazione.
"Paulo... il Real Madrid ha un'offerta per te"
"COSA!?", esclamai, euforico, per poi rendermi conto che non sarebbe stato così facile. Sofia e Rosa si erano trasferite a Roma per me, lì avevano costruito una vita. Sofia aveva aperto il suo studio di architettura, mentre Rosa andava a scuola lì, e ormai si era legata alle giovanili femminili della Roma.
"Mi hanno chiamato ieri", confermò.
"Entro quando dobbiamo rispondere?", chiesi.
"Il prima possibile, Paulo. Si parla di livelli altissimi, e certo avranno la fila di calciatori che vogliono giocare lì. Hanno scelto te, ma non faticheranno a rimpiazzarti."
"Dammi del tempo per pensarci"
"Paulo, ti do un consiglio spensierato. Stiamo parlando di una cifra da capogiro... sarebbe folle rifiutare"
"Non ci sono solo i soldi in questo mondo, lo sai?"
Antun rise, senza rispondere. Il suo tono era canzonatorio, e non mi piaceva.
"Scendi", gli ordinai. "quando avrò deciso, te lo dirò. Non mi mettere pressione"
Fece come avevo chiesto e si richiuse alla portiera alle spalle, senza nemmeno salutare.
Tanta era la mia voglia di tornare a casa prima di vedere Antun, quanta era il desiderio di scappare in quel momento. Avevo paura di parlare a Sofia di questo, anche se sapevo che prima o poi avrei dovuto farlo.
Proseguii in macchina per un po', e giunsi al mare, quello stesso mare dove avevo fatto sesso con Sofia, tanti anni prima.
Mi sedetti sulla sabbia, e guardai che onde che si infrangevano sul bagnasciuga.
Giocare al livello di una squadra come il Real Madrid era il sogno di tutti i calciatori. Real era sinonimo di Champions, di soldi, di gloria eterna. Il Real era la vetta, e ora avevo un modo per raggiungerla.
Probabilmente qualche anno prima avrei accettato senza pensarci due volte, ma le cose erano cambiate. Sofia aveva appena costruito una base per realizzare i propri sogni, Rosa aveva creato le prime amicizie, e stava iniziando a capire cosa significasse giocare per dei colori, e affidare la propria vita ad essi. Certo, era ancora piccolina, ma dimostrava una determinazione che non avevo mai visto, nemmeno in me stesso, alla sua età.
Trasferirsi a Madrid per loro avrebbe significato ricominciare da zero, solo per me. Volevo veramente fargli questo?
Se ne avessi parlato con Sofia, lei sarebbe andata subito a preparare le valigie, perchè lei mi amava, e avrebbe fatto di tutto per restarmi accanto e rendermi felice. Per me aveva già fatto tanti sacrifici... forse era ora che iniziassi a farne qualcuno anche io...
Non sapevo che fare.
Mi alzai e salii in macchina. Per quanto mi sforzassi di trovare una soluzione da solo, sapevo che senza conoscere la sua opinione, non avrei mai fatto nulla.
Quando parcheggiai nel garage di casa mia, trassi un profondo respiro. Ne avevamo superate tante insieme... era giusto che questa decisione fosse presa di comune accordo.
Quando entrai, la trovai intenta a leggere, seduta sul divano. Di Rosa, invece, nessuna traccia. Mi sedetti accanto a Sofia, e la baciai.
"Va tutto bene?", chiese, "sembri strano"
"Oggi è venuto da me Antun", ammisi.
Sofia richiuse subito il libro, e lo posò sul tavolino di fronte a lei. "dimmi tutto", disse.
"Ho ricevuto un'offerta dal Real Madrid"
Vidi il suo sguardo vacillare, mentre sul suo volto compariva un sorriso smagliante. "E' fantastico, Paulo. E' l'occasione di una vita!".
Per quanto tentasse di sorridere, però, il suo sguardo non poteva mentire. La conoscevo bene, e quello era uno sguardo che diceva: "e adesso che cazzo faccio?"
Era la stessa domanda che mi stavo ponendo io.
"Sofi... voi avete costruito una vita qui. Non posso portarvi a Madrid con me, e non posso nemmeno partire lasciandovi qui."
"Paulo... se vuoi accettare la proposta del Real, devi farlo, o te ne pentirai. Io posso aprire uno studio là... ci metterò un po', ma ce la farò. Rosa è ancora piccolina, e non avrà difficoltà a farsi dei nuovi amici. Per quanto riguarda la sua carriera di calciatrice, partire dalle giovanili del Real è un ottimo trampolino per il futuro. Qualsiasi cosa tu decida di fare, saremo con te"
Le accarezzai il volto, e la baciai. "Grazie", sussurrai. "Ho bisogno di restare un po' da solo, per pensare"
Sofia mi baciò, e mi lasciò solo. Mi alzai, e mi diressi in giardino. Stava arrivando un temporale: il cielo era scuro, e i lampi tagliavano il buio, mentre i tuoni rompevano il silenzio. Sofia amava questi momenti, e da quando la conoscevo, avevo iniziato ad amarli anche io.
Estrassi il telefono dalla tasca, e chiamai Antun.
"Paulo! Allora, hai deciso?"
"Non posso accettare, mi dispiace"
"COSA!? DIMMI CHE E' UNO SCHERZO", gridò.
"Non c'è bisogno di urlare. No, non è uno scherzo"
"Ma lo sai a quanti soldi stai dicendo addio?"
"Te l'ho già detto: c'è altro, oltre ai soldi"
"E cosa, per esempio? Quella tua... come si chiama? Silvia?"
"Sofia. Si chiama Sofia. E comunque sì, resto per lei, per Rosa, e per la Roma. Sofia e Rosa sono la mia famiglia, e hanno già fatto abbastanza sacrifici per me. La Roma, invece, mi ha accolto in uno dei momenti peggiori della mia vita, e mi ha fatto sentire a casa. Voglio fare la storia di questa squadra, ricambiandola di tutto ciò che mi ha dato"
"Non ti capisco", disse, e riattaccò.
Proprio in quel momento, Sofia fece capolino dalla porta d'ingresso. Mi guardò con discrezione, per paura di disturbarmi.
Corsi verso di lei, e la abbracciai.
"Grazie di esistere", sussurrai.
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La rosa nera II Paulo Dybala
RomanceArrivare a 19 anni senza aver mai baciato nessuno... folle, no? Chi l'avrebbe mai immaginato, che proprio nella notte in cui avevi deciso di lasciarti andare, ti saresti trovata con una figlia da Paulo Dybala. Figlia di cui lui, ovviamente, è ignaro...