Leggete lo spazio autrice per favore, è importante.
Godetevi il capitolo :)
Ok, penso di aver preso tutto.
Sono andata a fare la spesa per me e Calum, oggi toccava a me.
Sento vibrare il telefonino, il problema è che ho tutte e due le mani occupate dalle borse della spesa. Non smettendo di camminare, faccio qualche acrobazia per prendere il telefono e finalmente apro il messaggio.
Non faccio in tempo a leggere però, che vengo investita da una montagna umana e finisco col culo a terra.
'Ma che sei scema?' ma chi è 'sto cafone?
'Ehy, intanto calmati. Non sono io che ho investito una povera ragazza'
''Piccì, non ero io quello al cellulare'
'Sto cafone' dico rialzandomi di fretta.
'Apetta! Visto che ti ho urtato, povera ragazza, lascia almeno che ti offra la colazione'
Beh in effetti avrei un po' di fame...
Lo guardo da capo a piedi, poi, con tono di sufficenza, decido di rispondergli 'Beh, suppongo sia il minimo' sorrido.
Mi porta in un locale poco conosciuto; le pareti sono caratterizzate da qualche murales, in contrasto con il bianco del pavimento. Alcuni tavoli sono sparsi qua e la, sembra essere un posto tranquillo.
Il ragazzo, di cui ancora non so il nome, mi conduce al bancone, dove poi saluta quello che deduco dia un suo amico. É un buffo cameriere con due baffi con la pinta all'insù, altrettanto buffi.
'Un caffè per me e un cappuccino per...' non finisce la frase.
'Com'è che ti chiami?' mi sussurra all'orecchio, facendomi ridacchiare.
'Cher, mi chiamo Cher'
'Ok, e un cappuccino a Cher. Ah, e due cornetti al cioccolato'
Ci avviamo ad uno dei tavoli liberi, affianco alla grande vetrata che da sulla strada.
Posso sapere il tuo nome, ora?' chiedo curiosa.
'Mattia' dice calmo.
'Owh, Italia! Ecco perché quello strano accento' esclamo, facendolo ridere.
Nel frattempo, il buffo cameriere ci porta l'ordine, per poi sparire nuovamente.
Parliamo del più e del meno; mi ha detto che viene da Roma, la sua passione è il rap, e mi ha insegnato qualche parola in italiano. Devo dire che sono una vera frana, almeno per ora. Parlando e parlando, si è fatta una certa ora ed io devo tornare a casa. Non prima però, di essermi scambiata il numero con Mattia.
Lo saluto con un bacio sulla guancia e mi dirigo fuori dal locale, dove, con mia sosrpresa, trovo Zayn appoggiato alla sua macchina. Mi guardo intorno per sicurezza, poi mi fiondo da lui.
'Amore, che ci fai qui?' chiedo avvicinandomi, ma lui sale direttamente in macchina ed io lo seguo.
'Da quanto te la fai con quello?' mi chiede duro, impassibile. Intanto la macchina ha già preso a camminare.
'Cosa...cosa stai dicendo, Zayn?' dico spiazzata, ma che problemi ha?
'Avanti, ti ho visto al locale con...quello' dice, tenendo stratto tra le mani il volante.
La cosa sta degenerando, me lo sento.
'"Quello" ha un nome, e mi ha urtato accidentalmente per strada, così ha voluto scusarsi offrendomi la colazione. Ed è stato piuttosto gentile. Fine della storia, Zayn.'
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CRAZY, STUPID, YOU AND ME || Zayn Malik
Fanfiction"Non si smette di amare una persona da un giorno all'altro" La storia di due ragazzi dal carattere estremamente difficile, trovati a dover scontrarsi quasi per bisogno. Può l'odio trasformarsi in amore?