Capitolo 9- Royal

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Due parole: SABATO SERA

Era l'ultimo sabato che avremmo trascorso a Londra, dopo saremmo partiti per Sydney, mi sarebbe mancata la Royal.

La Royal era la discoteca più famosa di Londra. Tanta musica, alcool, e un sacco di gente, perfetto per divertirsi.

Mamma e papà erano finalmente a casa, avevano deciso di prendersi una settimana per passare del tempo con me e Liam visto che non ci avrebbero più rivisto per più di tre mesi.

'Mamma, papà noi stasera usciamo. Lo sapevate, no?'

'Si cara, ce lo ha detto già Liam' Perfetto.

Quella sera decisi di mettermi un vestito blu elettrico a monospalla, dalla vita in su era attillato mentre la gonna era leggermente larga. Dietro aveva uno spacco che partiva dalle spalle e arrivava a metà schiena. Ai piedi delle All Stars bianche.

I ragazzi, compresa Darcy, sarebbero venuti a prenderci alle 22:30, erano le 22:15 e ancora dovevo truccarmi e piastrarmi i capelli.

Corsi velocemente in bagno e accesi la piastra, mentre aspettavo che si scaldasse tracciai una linea di eye-liner sull'occhio destro poi passai all'altro e grazie a Dio non sbagliai, poi misi un filo di rossetto rosso sulle labbra. Nel frattempo la piastra si era scaldata così cominciai a piastrarmi i capelli leggremente mossi.

Non riuscì neanche ad uscire dalla stanza che sentì suonare il campanello. Che tempismo!

Quando scesi le scale i ragazzi stavano discutendo animatamente su un'argomento a me sconosciuto, ma poi li vidi girarsi verso di me e ammutolirsi, troppo occupati a guardarmi.

'Forza, andiamo' dissi

Non mi piaceva essere al centro dell'attenzione, per niente. Finì di scendere le scale, abbracciai Darcy e prisi a braccetto Louis, poi ci incamminammo tutti fuori.

La Royal era più affollata del solito, appena entrai la puzza di alcool e fumo invase le mie narici. Stasera non dovevo pensare a niente, solo a divertirmi. Andai dal barman e ordinai una vodka alla pesca.

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Era da circa mezz'ora che ballavo e i miei piedi cominciavano a far male, così decisi di andare al bancone e ordinare un'altro shottino. Lo reggievo bene l'alcool, quindi me lo potevo permettere.

Con il mio bicchiere andai a sedermi su uno dei puff accanto alla pista.

'Hey, tutta sola dolcezza?'

'Non mi dire, sei uno di quei coglioni che se ne fanno una alla sera? No perchè se è così puoi anche sparire'

'Hey hey hey, calma, voglio solo conosc-'

Non lo feci finire, gli versai addosso il mio drink e me ne andai.

In passato ebbi esperienza con quelli come lui e niente andò troppo bene. Infatti dovetti pagare le conseguenze e le pagarono anche la mia pelle e il animo, distrutto da un fantoccio troppo preso dall'infilare le mani nelle mutande di quelche puttana per accorgersi dell'amore della ragazza che gli stava accanto.

Decisi di andare a prendere un po' d'aria non curante delle urla del ragazzo dietro di me

Arrivata fuori mi diressi verso il muretto a pochi metri da me, ma non feci intempo a raggiungerlo che qualcosa, o meglio qualcuno, mi scaraventò contro il muro della discoteca. Era il tizio di prima.

'Lasciami, all'istante.'

'Sennò che mi fai dolcezza?'

'Oh, sono sicura che non vorresti scoprirlo'

Non mi dette retta e cominciò a toccarmi dappertutto, io intanto cominciai a dimenarmi sotto di lui.

'Ferma bambola, voglio solo divertirmi' Poi, improvvisamente, qualcosa colpì la mia guancia tanto forte da farmi girare la faccia dall'altra parte. Le lacrime cominciarono a scendere mentre il ragazzo riprese a toccarmi. Perchè non reagì? Non lo so neanche io, ero paralizzata.

Cominciai ad urlare quando una delle sue sporche mani cominciò a salire lungo la mia coscia.

Intorno a noi c'erano alcune persone, presumo fossero ubriache dal momento che non fecero niente.

Tirai un'urlo straziante quando raggiunse l'elastico dei miei slip, poi il corpo del ragazzo cadde a terra.

Io, ancora appoggiata al muro, mi accasciai a terra tenendo le le ginocchia strette al petto.

Io ero così, tanto dura, ma anche tanto fragile, troppo.

Qualcuno mi prese in braccio a mo' di sposa e potei riconoscere il volto del mio salvatore: Zayn.

Si, per la prima volta potei dire di essere sollevata nel vederlo.

Eravamo diretti al parcheggio e nell'aria c'era solo il rumore dei miei singhiozzi e il suono ovattato della musica che proveniva dalla discoteca.

'Shh va tutto bene. Hey Cher, ci sono io ora, va tutto bene' Cercò di rassicurarmi lui.

Quando raggiungemmo la macchina mi mise nel sedile del passeggiero, salì lui e poi partimmo.

'Ora ti porto a casa ok?'

'No ti prego se mi vedessero i miei genitori non mi farebbero venire a Sydney con voi'

'Ok allora ti porto da me'

Durante il tragitto scosse di brividi pervasero tutto il mio corpo, ma non per il freddo.

Arrivammo a casa sua, si offrì di portarmi in braccio, ma rifiutai.

Era una delle tante villette tipicamente inglesi. Il silenzio regnava dentro la casa, quindi dovetti dedurre che abitava da solo.

'La camera degli ospiti è da questa parte, vieni ti accompagno'

Mi accompagnò dentro una stanza dipinta di azzurro, con un letto dalle lenzuola candide e una scrivania accanto

'Oh ehm...il bagno è di là, la prima porta a destra' disse prima di chiudere la porta, ma feci in tempo a chiedergli un ultima cosa prima che la porta bianca venisse chiusa.

'Ehm Zayn...mi servirebbe qualcosa con cui dormire...'

Mi imbarazzava la situazione. Insomma eravamo come cane e gatto soltanto un'ora prima.

''Ora vado a prenderti qualcosa'

Tornò poco dopo con una maglia dell' Adidas abbastanza grande per me.

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Erano le 2:00 del mattino, fuori c'era un temporale ed io ne ho paura. Si, ho paura dei temporali.

Insomma, tutto quello sbattere della pioggia sui vetri e tutto il fruscio degli alberi mi inquietava.

Provai così a cercare la stanza di Zayn, ma dovetti aprire due o tre porte per trovarla.

'Zayn..' Sussurrai

'Zayn, hey. Dormi?'

'Ora non più, che hai?' Disse con voce assonnata.

''Ehm...p-posso dormire con te? Ho paura del temporale'

Non disse niente, si limitò solo a scostare il leggero piumone e a farmi spazio.

Mi fecci piccola piccola, in modo da non disturbarlo, ma poco dopo sentì un bracci tirarmi verso di se e abbracciarmi.

'Grazie Zayn' La mia voce uscì in un sussurro, ma so bene che lui mi sentì perchè strinse di più la presa su di me.

LALALALALALALALALALA

Questo capitolo è dolcioso e poi penso che sia quello che, almeno fin'ora, mi piace di più.

Spero che piaccia a voi tanto quanto piaccia a me.

CIAUUU

CRAZY, STUPID, YOU AND ME || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora