Capitolo 32- end of the line

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Hey! Eccomi qui, dopo un saaacco di tempo. Scrivo questo mini spazio autrice per dirvi un paio di cose:

-Questo capitolo movimenta un po' le cose.

-Il tempo di narrazione varia ed il narratore sarà esterno, non più uno dei ragazzi (Solo per questo capitolo però)

-Leggete lo spazio autrice in fondo, vi prego.

Ah, vi consiglio di leggere questo capitolo ascoltando 'Sirens' di Cher Lloyd ;)

BUONA LETTURA :)

Le cose tra Zayn e Cher non sembravano andare bene, era una settimana che litigavano in continuazione. Litigavano per cose futili, come su chi dovesse andare prima in bagno o su chi dovesse apparecchiare la tavola.

Quella sera, dopo l'ennesima litigata, il ragazzo decise di uscire. "Per schiarirmi le idee" disse alla sua ragazza.

E mentre Zayn era fuori, Cher piangeva silenziosamente in quella che, ormai, era diventata la loro stanza. Sola, com'era abituata a sentirsi da una settimana a quella parte.

Si sentiva male solo al pensiero di una possibile rottura con il suo fidanzato.

Non voleva soffrire di nuovo.

Si ritrovò a pensare a come sarebbe stata la sua vita se non avesse incontato i ragazzi, se non avvese incontrato Zayn e se non si fosse trasferita dalla soleggiata Sydney alla piovosa Londra. Probabilmente avrebbe continuato a raccogliere i suoi pezzi da sola, senza dare fastidio e pesare a nessuno. Avrebbe fatto finta che nulla fosse successo, come aveva sempre fatto. Avrebbe continuato ad uscire con i suoi migliori amici, nulla le avrebbe impedito di sorridere.

Erano le 3:45 di mattina, e di Zayn ancora neanche l'ombra. Cher non era riuscita a chiudere occhio, era ansiosa, nervosa, arrabbiata e preoccupata. Tutto insieme.

Quando la porta si aprì, il cuore della ragazza perse un battito.

Le si presentava davanti un ragazzo ubriaco e strafatto, che non stava in piedi. Quello non era il suo Zayn, non sapeva neanche lei chi era quello.

'Dove sei stato?' chiese calma la ragazza.

'Non sono fatti tuoi'

Barcollando, Zayn si avvicinò al letto, ma Cher lo fermò.

'Zayn, ti ho chiesto dove sei stato. Rispondimi.' disse, questa volta alzando il tono di voce e scandendo bene ogni parola.

Lui non rispose, si limitò a spintonarla a terra con non curanza.

La ragazza si alzò, furiosa e non curante delle lacrime represse che gli solcavano il viso. Andò verso il ragazzo e lo fece girare bruscamente verso di lei. Poi gli diede un ceffone in pieno viso.

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.

***

Zayn si alzò da terra, tirò lo sciacquone e si pulì la bocca dai residui di vomito. Si diresse in camera sua, doveva svegliare la sua ragazza.

Era chiaramente ignaro di tutto l'accaduto della notte precedente.

Trovò Cher in un angolo buio della stanza, con le ginocchia al petto e la testa fra le braccia. A forza di piangere, si addormentò circa dieci minuti prima del suo arrivo.

Il moro scosse leggermente la ragazza, che alzò il capo solo qualche secondo dopo.

Il viso stanco di Cher era solcato da profonde occhiaie. Il livido sull'occhio destro stava cominciando a diventare violaceo, e rigoli di sangue lo contornavano.

CRAZY, STUPID, YOU AND ME || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora