Capitolo diciassette

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improvvisamente tutti la guardano sconvolti ma qualcuno interviene per difenderla

Alessio: non è possibile, Silvia non è maligna!
Nicol: credete a quello che vi pare ma vi assicuro che questo sguardo l'ho già visto!!
Valeria: stai esagerando, Silvia è una brava ragazza, non farebbe mai male a una mosca, e poi noi non possiamo uscire da qui senza il consenso di Suor Selvaggia e della direttrice, vero ragazzi?

tutti acconsentono le parole di Valeria ma a me questa storia non mi convince affatto, Silvia è perfida! anche il suo sguardo lo conferma

Ignazio: ora usciamo, sennó chi la sente a quella

andiamo a cenare, cerco di distrarmi facendo amicizia con i miei compagni di stanza ma il pensiero di stamani mi da il tormento.. come posso fare finta di niente, quella ragazza prova odio nei miei confronti e devo assolutamente scoprire se è fidanzata con Gianluca. Passano tre mesi, a scuola mi trovo bene ma la mancanza della mia famiglia si fa sentire ogni giorno sempre di più; chissà cosa fa mio fratello, mia mamma.. ma vabbè, non voglio pensarci, prima che mi viene una crisi di pianto

X: ehi
Nicol: ehi Piero!
Piero: che ci fai qui sul letto tutta sola..
fammi pensare, stai pensando al tuo ragazzo e alla tua famiglia?
Nicol: senti Piero io ti devo dire una cosa
Piero: si anche io devo dirti una cosa
Nicol: dimmi
Piero: no, dimmi prima tu

Nell'arco di questi tre mesi ho legato molto con Piero, con lui sono riuscita a sentirmi a mio agio, mi sono confidata, ho affrontato momenti bui, sempre per la mancanza della mia famiglia e lui mi è sempre stato accanto, in ogni momento.. è molto dolce, simpatico, timido e sensibile; non merita un'amica come me

Nicol: io ti voglio bene

lo abbraccio, sento il suo profumo, è così buono..

Piero: anche io ti voglio bene piccola

adoro quando mi chiama piccola, mi fa sentire importante ma non me lo merito tutto questo affetto perché sono una bugiarda

Nicol: Piero io ti ho mentito, ti ho detto due bugie! sono amareggiata, non mi riconosco più!
Piero: quali bugie mi hai raccontato?
Nicol: ti prego di non arrabbiarti
Piero: dai dimmi, non mi arrabbio tranquilla
Nicol: me lo prometti?
Piero: lo giuro sull'a.. ehm sull'anima mia
Nicol: io non sono fidanzata, quel Guido è il ragazzo che mi ha fatto perdere la testa, siamo stati insieme tre anni e dopo che ci siamo lasciati non è stato difficile accettare la situazione.. ho confidato tutto a mio fratello e lui mi è stato molto accanto, forse gli assomigli caratterialmente ma non meriti la mia amicizia.. ti ho mentito! sono stata una falsa mentre tu mi hai sempre dimostrato affetto
Piero: ma tran..

lo interrompo

Nicol: ma questo non è il peggio
Piero: perché, c'è dell'altro?
Nicol: dopo essermi lasciata con Guido, mio fratello mi ha trascinata ad una festa in maschera e li ho incontrato Gianluca, un ragazzo che mi ha colpita molto per il suo aspetto fisico.. ho cercato di "usarlo" per dimenticarmi di Guido, lo so, è una cosa orribile quella che ho fatto ma mi è servito da lezione, perché ho scoperto che è fidanzato e la sua ragazza mi ha minacciata di morte, mi ha detto di non dire niente a nessuno ma ormai i miei lo sanno, e ora anche tu lo sai.. Piero, ti ricordi quando ho detto che Silvia é quella ragazza che mi ha rapita?
Piero: si, mi ricordo ma te hai detto di esserti sbagliata, che eri solo tormentata dal quel brutto momento vissuto
Nicol: ho mentito, vi ho mentito, è lei, mi ricatta ancora, mi ha chiesto di dirvi a tutti voi di essermi sbagliata sull'identità della rapinatrice
Piero: c cosa? non è possibile, Silvia non è cattiva
Nicol: invece si, lo è, più di quanto pensi
Piero: ma come ha fatto ad uscire da qui!
Nicol: avrà trovato una scusa

non mi risponde, fissa un punto vuoto, forse sta pensando, non voglio interromperlo perchè potrebbe ricordarsi qualcosa, qualche strano movimento..

Piero: ma si.. quella mattina mentre stavamo andando a colazione si è presentato un tizio, diceva di essere suo fratello e forse è uscita con lui perché a colazione non c'era
Nicol: allora l'altra persona con cui ha agito era suo fratello!
Piero: sembra tutto un sogno, non ci credo!
Nicol: vabbè, non pensiamoci, però ti chiedo una cosa
Piero: dimmi
Nicol: promettimi che tutto ciò che ti ho raccontato non esca da questa stanza
Piero: promesso
Nicol: grazie Piero..

rimango a guardarlo ma dopo mi ricordo che anche lui doveva dirmi qualcosa

Nicol: e tu cosa dovevi dirmi?
Piero: i i io?
Nicol: si, tu
Piero: ahh si ecco.. ehm io dovevo dirti che.. ah no, niente di che

che strano comportamento, mi sa che anche lui mi sta mentendo ma devo scoprire cos'ha da dirmi

continua nel prossimo capitolo

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora