Capitolo ventuno

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Ignazio: ma si, parla pure con il tuo Piero, tanto ormai lo sa mezza scuola che anche lui è cotto di te!

si volta e va via, guardo Piero e la sua faccia è molto rossa, fissa un punto vuoto come se fosse in pausa, lo chiamo e subito dopo il suo sguardo cade nel mio

Nicol: ahah Piero ma lo hai sentito Ignazio? mi sa che ha la febbre è assurdo quello che ha detto
Piero: ahahah infatti, te non mi piaci, c'è si aspetta.. s sei bellissima, hai degli occhi meravigliosi, uno sguardo bellissimo, un sorriso che fa invidia all'universo, un naso perfetto, i lineamenti perfetti e delle curve molto sexy, i tuoi capelli sono morbidi e setosi, hai una bocca bellissima e il tuo profumo è dolce come il tuo carattere..

lo guardo con occhi sbarrati

Piero: m ma sei solo un'amica e basta

mi sorride ma io rimango a guardarlo intensamente, le sue parole mi hanno sorpresa più che altro

Nicol: Piero mi hai detto delle cose bellissime giuro..
Piero: è la verità, ehm si ma non farti strane idee perchè sei solo un'amica e io intendo ri rim..
Nicol: ahah tranquillo respira!

gli accarezzo il viso e gli sorrido per tenerlo a suo agio

Piero: sono imbarazzato scusami
Nicol: si era capito ma con me devi stare tranquillo
Piero: mi sono allargato troppo, forse adesso penserai che quello che ha detto Ignazio è vero ma non è così, tu per me sei un'amica
Nicol: anche per me lo sei, ma ora tranquillo, non è successo niente

lo abbraccio, sento il suo corpo tremare e non appena mi stacco mi accorgo che il colore del suo viso è improvvisamente diventato l'opposto

Nicol: cos'hai?
Piero: t tutto bene tranquilla
Nicol: ma sei pallido..
Piero: no, sto bene
Nicol: niente affatto, tu sei pallido! vieni con me

lo prendo per mano e lo porto in dormitorio

Nicol: siediti e aspettami un attimo qui

esco dalla stanza e corro alle macchinette a prendere una bottiglietta di acqua naturale, dopo di che faccio ritorno in dormitorio, cerco una bustina di zucchero dentro la mia valigia e gliela porgo insieme alla bottiglietta

Nicol: ecco tieni, bevi e manda giù un po di zucchero.. ti farà bene!
Piero: grazie

vado a buttare la bustina dello zucchero nel cestino, dopo mi metto seduta accanto a lui

Nicol: va meglio?
Piero: sei un amore piccola mia, ora mi sento meglio
Nicol: l'ho sempre detto che devi mangiare di più a pranzo!! per fortuna che ho sempre qualche bustina di zucchero a portata di mano
Piero: sei un ottima infermiera
Nicol: ahah grazie

*PIERO*

è un angelo sceso dal cielo, peccato che non ha capito che sono stato male a causa sua! ogni volta che la guardo non capisco piu niente e non posso negare le parole di Ignazio

*NICOL*

Nicol: adesso sdraiati e riposati un po.. tanto tra mezz'ora si cena e se non finisci tutto quello che c'è nel piatto ti imbocco come i bambini eh
Piero: oddio no
Nicol: allora devi mangiare tutto

*PIERO*

come posso mangiare se non riesco nemmeno a tenere le posate in mano da quanto mi sudano le mani, averla accanto è un problema e anche se desidero mangiare, il mio stomaco si chiude solo al pensiero che lei è solamente un'amica

*NICOL*

Piero: ok ma non andartene, stai qui, sdraiati accanto a me
Nicol: aspetta, fammi togliere la maglia che sto crepando di caldo!
Piero: ha hai ragione, credo che la temperatura dei caloriferi sia troppo alta
Nicol: vero?

lascio la maglia appoggiata sul fondo del letto, rimango con la gonna della divisa scolastica e sopra in reggiseno, nel frattempo anche Piero si toglie la maglia e rimane con il pantalone della divisa scolastica

Piero: cazzo Nicol ma che taglia porti?

mi avvicino a lui e gli tiro uno schiaffetto sulla guancia

Nicol: ehi zozzone tieni gli ormoni a posto
Piero: ahahah

mi sdraio accanto a lui e mi accorgo che il suo sguardo è altrove

Nicol: alloraaaa!
Piero: scusa
Nicol: perdonato, e ora riposiamo un po..

chiudo gli occhi, sento toccarmi quindi sobbalzo dallo spavento

Piero: scusa, volevo solo accarezzarti il braccio
Nicol: ahhh

lo guardo negli occhi e con un gesto spontaneo incomincio a fargli i grattini sul collo, non lo so ma è rilassante
Piero: mhh
Nicol: ti piacciono?
Piero: da morire

sento la sua mano accarezzarmi la schiena provocandomi un brivido su tutto il corpo

Piero: posso?

annuisco e chiudo gli occhi

Piero: comunque cosa stavi dicendo prima che arrivasse Ignazio?

apro gli occhi e smetto di fargli i grattini. Cavolo, proprio adesso che era tutto così perfetto doveva rovinare il momento con quella stupida domanda?

Nicol: volevo farmi espellere da questa scuola
Piero: cosa? ma tu sei matta!!! e poi come avresti fatto per farti espellere sentiamo?
Nicol: volevo..
Piero: volevi?
Nicol: non ti arrabbiare ti prego
Piero: non mi arrabbio ma finisci la frase perfavore
Nicol: volevo darti un bacio davanti a Suor Selvaggia

smette di accarezzarmi la schiena, ecco lo sapevo che si arrabbiava

Piero: ah..

improvvisamente la porta si apre, mi alzo dal letto afferrando la maglietta cercando di metterla nel verso giusto

continua nel prossimo capitolo

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora