Capitolo venti

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mi volto e vedo Suor Sofia, la preside

Nicol: emm salve preside

sorrido nervosamente

Alessio: ehm io vado.. di la!

lo vedo andar via correndo

Suor Sofia: signorina Nicol Zappalà, ho sentito bene?
Nicol: mi dispiace, mi sono lasciata prendere dalla voglia di ritornare a casa e quindi per essere espulsa da questa scuola volevo baciare Piero infrangendo la regola
Suor Sofia: ok, in questo caso dovrei darti una severa punizione
Nicol: mi scusi se la interrompo ma non può chiudere un occhio? almeno per questa volta.. la prego Suor Sofia
Suor Sofia: mhh..
Nicol: la prego
Suor Sofia: e va bene
Nicol: grazie, grazie mille!
Suor Sofia: vieni con me

arriviamo davanti a Piero, non capisco cos'ha in mente Suor Sofia ma credo che voglia parlare anche con lui

Suor Sofia: ciao Piero
Piero: salve Suor Sofia
Suor Sofia: allora Nicol, adesso che sei qui difronte a lui vorrei che gli raccontassi quello che ho sentito

ecco, sapevo che tramava qualcosa..

Nicol: e perché dovrei? io non ho voglia di parlare con lui
Suor Sofia: preferisci parlarne con lui o avere una punizione?

la guardo senza rispondergli ma qualche secondo dopo ci volta le spalle e si allontana lasciandoci da soli

Piero: cosa devi dirmi?

sospiro e mi faccio coraggio, anche se so che ci rimarrà molto male

Nicol: vedi Piero, prima che arrivasse Silvia stavo per dirti che..
X: Nicooool? Nicol!!
Nicol: uffaaaaaaa
Piero: Ignà potresti andare via un attimo? scusami ma Nicol deve dirmi una cosa e ogni volta non riesce a finire la frase perché c'è qualcuno che la interrompe
Ignazio: anche io volevo dirgli una cosa, o meglio.. fare una cosa

nella frazione di un secondo me lo ritrovo vicino alle labbra, capisco la sua intenzione e prima che fa mosse sbagliate mi scanso

Nicol: ehi ma che fai! ti è dato di volta il cervello per caso?
Ignazio: ma, io credevo di piacerti
Nicol: piacermi tu? no aspetta, ma cosa vi prende a tutti? prima Alessio, poi tu..
Piero: Alessio voleva baciarti?
Nicol: non ma si è dichiarato
Ignazio: io credevo che.. bhe si insomma, nel dormitorio siamo vicini di letto e prima di addormentarti ho notato che mi guardi sempre e ogni volta che dico qualcosa ti faccio sempre ridere
Nicol: scherzi? mi sa che ci vedi male e comunque rido perché sei un ragazzo molto simpatico con la battuta sempre pronta
Ignazio: ok, ho sbagliato scusa! è che tu mi piaci, mi piaci moltissimo, non riesco a resistere ai tuoi occhi, al tuo sorriso, al tuo profumo..

si avvicina nuovamente ma indietreggio

Nicol: ok ok ho capito ma sappi che dovrai toglierti me dalla testa perché non ho intenzione di mettermi con te e ora se non ti dispiace vorrei parlare con Piero
Ignazio: ma si, parla pure con il tuo Piero, tanto ormai lo sa mezza scuola che anche lui è cotto di te!

continua nel prossimo capitolo

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