Capitolo quattordici

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inizio a urlare fortissimo ma improvvisamente mi vedo affianco l'altro rapinatore che con un qualcosa mi colpisce sulla testa. Dopo aver preso conoscenza mi ritrovo da sola quindi avendo via libera scappo riuscendo a trovare la strada di casa. Appena apro la porta vedo mia madre in lacrime che viene verso di me e mi abbraccia

Mamma: Nicol, finalmenteeee!! stai bene? ti hanno fatta male?

domanda con aria preoccupata mentre mi accarezza il capo

Nicol: Matteo, dov'è Matteo?
Mamma: è andato a cercarti, era preoccupato per te! anche io lo ero, infatti quando è venuto a dirmi che ti avevano rapita mi sono sentita morire
Nicol: ma allora non è morto!
Mamma: morto? no, Matteo sta benissimo
Nicol: quella puttana!
Mamma: cosa?
Nicol: quella che mi aveva rapita mi aveva detto di averlo ucciso
Mamma: ma chi è questa persona? perché ce l'ha con te?

in quel momento mi viene in mente la frase di quella bastarda:"non raccontare a nessuno di quello che ti ho appena detto sennó la tua morte sarà anticipata"

Nicol: n non lo so
Mamma: tesoro mio, vedrai che nella nuova scuola ti troverai bene e starai al sicuro per un po
Nicol: si, non vedo l'ora di partire mamma!
Mamma: chiamo Matteo per dirgli che sei qui e poi ti accompagnamo nella scuola

finalmente dopo qualche minuto mi trovo tra le braccia di mio fratello che mi raccomanda di stare tranquilla. Dopo aver preso la valigia con tutto il necessario, saliamo in macchina avviandoci verso la scuola

Nicol: mamma ma la scuola è lontana da qui vero?
Mamma: è a Roma tesoro ma stai tranquilla, li sarai al sicuro

Mezz'ora dopo..

Matteo: a che pensi?
Nicol: è triste lasciarvi, non mi abituerò molto facilmente alla vostra assenza
Matteo: anche per noi sarà così ma tranquilla, sei mesi passano subito
Nicol: da una parte voglio rimanerci per sempre ma dall'altra no
Matteo: credo di aver capito il motivo per cui vuoi trattenerti a lungo in quella scuola..
Nicol: Teo prima ho passato il momento più orribile della mia vita, non posso crederci di essere stata ricattata per colpa di quello stupido bacio con Gianluca

improvvisamente la mamma frena di botto facendo spaventare me e Matteo

Nicol e Matteo: cos'è successo?
Mamma: Nicol, ho sentito bene??

o cavolo, mio dio Nicol, perché non ti cuci quella boccaccia!! e ora che mi invento?

continua nel prossimo capitolo

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