Yoongi non capiva come mai Park Jimin lo affascinasse sempre più. Quella sera aveva i morbidi capelli tirati all'indietro ai lati del viso, lasciando così scoperto il lungo ed elegante collo da cigno. L'acconciatura donava al suo viso. Per contro indossava un bell'abito color panna che però non faceva risaltare né le sue forme né i suoi colori. Era troppo pallido per indossare un colore simile, inoltre non si armonizzava con i suoi capelli. Sembrava quasi celare i suoi pregi volutamente, tra l'altro quella sera percepiva ancor meno il suo profumo. Il ragazzo era dotato di una bellezza discreta, non come i soliti Omega che lo attraevano, ma era comunque affascinato da lui ed era inutile negarlo, pensò quasi con stizza.
Del resto non era un ragazzino inesperto, e sapeva che anche il minore era attratto da lui. Aveva visto come lo osservava, la bocca leggermente socchiusa e gli occhi incupiti. Aveva deglutito più volte ed era leggermente arrossito nell'osservargli la bocca. Chissà quali pensieri licenziosi, almeno per l'inesperto ragazzo, gli avevano attraversato la mente, si domandò con un sorrisetto soddisfatto mentre raggiungeva il salone principale pronto ad incominciare la sfida. Quella sera avrebbe scoperto i segreti di Park Jimin.
Il biondo si guardò intorno ammirato, il salone pieno di ospiti era arredato riccamente e con grande sfarzo, senza tuttavia risultare pacchiano. Dai soffitti pendevano enormi lampadari di cristallo che diffondevano una luce calda tutt'attorno, le alte finestre erano incorniciate da lunghe tende morbidamente drappeggiate e un'orchestra su un piccolo palco suonava per gli ospiti del Duca e della Marchesa, mentre moltissimi camerieri si aggiravano discretamente in mezzo alla folla destreggiandosi abilmente con vassoi colmi di raffinati calici.
La sala era gremita di persone altolocate e all'improvviso Jimin si rese conto del grave rischio che stava correndo. Aveva pensato con stizza al ricevimento, concentrato più che altro sul fatto che avrebbe interferito con i suoi piani per la serata e che era stata una forzatura bella e buona da parte del padre, ma non aveva pensato neppure per un istante ai rischi enormi che correva.
Potevano esserci decine di ospiti che frequentavano la sala di Madame LeBlanche.
Accidenti! Fino ad allora era stato ben attento a partecipare solo a piccoli ricevimenti di poco conto per evitare sorprese, invece quella sera era in una posizione davvero difficile. Certo, non era semplice riconoscerlo, ma c'era sempre una remota possibilità. Si avvicinò istintivamente di più al padre.
"Sei nervoso, figliolo?"
Gli rivolse un debole sorriso "No, solo un po' sopraffatto. È davvero molto sfarzoso, padre." mentì a voce bassa.
"Oh, ma non devi. -lo rassicurò Lord Dongmin con un colpetto sulla spalla tesa- So che non partecipi da tanto ad un ricevimento e di sicuro a nessuno di così grandioso, ma vedrai che sarà una piacevole serata. Su, ora ti accompagno a prendere una limonata e poi da Lady Hee, in modo da farti introdurre ad altri piacevoli invitati."
Poco dopo osservò il padre allontanarsi e con un sospiro cercò di rilassarsi al fianco della padrona di casa, mentre gli presentava alcune delle sue amiche e amici. Compito non semplice poiché si sentiva osservato continuamente, ma forse dopotutto era solo una sensazione causata dal suo segreto e dal suo timore di essere riconosciuto.
Yoongi osservava pensieroso Mr. Park da quando era arrivato, in attesa di attuare il suo piano.
Il modo in cui intendeva farlo però era oltremodo sconsiderato da parte sua e rischioso per la reputazione di Jimin.
Si bloccò accigliato nel bel mezzo della sala.
Da quando aveva iniziato a pensare a lui come semplicemente a Jimin? Dannazione!
Trovarsi solo con lui e parlargli faccia a faccia gli era parsa l'unica soluzione possibile, ma doveva essere cauto. Il solo fatto che avesse iniziato a pensare a lui in termini così "intimi" era già abbastanza preoccupante, senza rischiare di dover riparare ad una reputazione infangata. Non dopo il netto rifiuto ricevuto. Aveva intenzione di estorcergli la verità, in un modo o nell'altro, capire le sue motivazioni e a quel punto avrebbe deciso come procedere per farlo uscire, volente o nolente, da quella incresciosa e pericolosa situazione.
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The song of the Nightingale - Il canto dell'usignolo
FanfictionOMEGAVERSE YOONMIN * Park Jimin nasconde un segreto che rischia di rovinare la sua reputazione, il buon nome della sua famiglia e di trascinare a fondo coloro i quali gli stanno affianco. Ma non è disposto a rinunciare a quel che mette in pericolo...