Jimin si ritrasse dal suo bacio e iniziò a slacciargli i primi bottoni della giacca e della camicia per poter passare i palmi sul torace sodo, pallido e scolpito, sulla pelle calda del suo uomo.
Gli sorrise con aria maliziosa nel vederne l'espressione stupita dipinta in volto mentre si sistemava a cavalcioni del suo grembo, dopo aver slacciato la patta dei propri pantaloni.
"Minie -sussurrò con voce roca- che stai facendo? Questa valle è molto più esposta della radura dove ti ho portato a fare l'amore la mattina dopo le... le nozze." Cielo! Faticava a parlare e ragionare.
"Non ti muovere, marito. Voglio farti impazzire e non mi importa di chi ci potrebbe vedere. Voglio sentirti mio e farti sentire che sono tuo."
Si abbassò lentamente a leccare la mandibola cesellata, sentendo sotto la lingua la pelle irruvidita dalla barba sottocute, per poi scendere con delicati e rapidi guizzi verso la giugulare e la fossetta alla base del collo. Il respiro di Yoongi si fece ansante mentre Jimin scendeva a mordicchiargli un capezzolo duro e piatto per poi leccare lentamente l'areola scura, inebriato dal suo odore agrumato con quella nota pungente che trovava terribilmente eccitante.
Intanto con le mani scese a slacciare e scostare tutti gli indumenti che gli coprivano il torace e l'addome scolpito, fino alla cintola. Lo sospinse gentilmente all'indietro e l'Alpha si appoggiò sui gomiti in attesa di sentire ancora su di sé il tocco di Jimin. Lo stava eccitando a dismisura con solo i suoi occhi allungati accesi da uno sguardo ammiccante e il suo tocco delicato ma al contempo deciso. Un'ondata di puro desiderio gli attraversò tutte le membra fino a raggiungere la sua asta già tesa e pronta, rendendola ancora più dura, nel vedere il minore slacciargli con gesti lenti e controllati la patta dei pantaloni.
Jimin si leccò lievemente il labbro superiore e poi mordicchiò quello inferiore, mentre gli passava lentamente le mani minute sulle spalle e sul torace, per poi pizzicargli i capezzoli, facendogli stringere i denti nel tentativo di resistere alla tentazione di afferrarlo e farlo suo subito.
Il minore continuò a passare le mani lungo l'addome contratto fino a raggiungere la patta dei pantaloni precedentemente slacciata. A quel punto scostò i lembi e liberò finalmente la sua notevole erezione.
Ma se l'Alpha pensava che Jimin avesse finito, sbagliava.
L'Omega si passò lentamente le mani tra i corti capelli biondi con le labbra carnose lucide socchiuse, reclinando la testa all'indietro nel gesto ed esponendo così alla vista del marito il collo arcuato e muscoloso.
Iniziò poi a slacciarsi lentamente la giacca da equitazione, il panciotto e la camiciola sottile fintanto che non mostrò parte dei pettorali sodi e bianchi e del ventre piatto leggermente segnato dagli addominali definiti. Poi spostò piano gli indumenti fino a lasciare scoperte le spalle, i bottoncini scuri già gonfi e più giù fino alla cintola. Si passò una mano tra i pettorali fissandolo negli occhi poi si carezzò lentamente uno dei larghi capezzoli eretti, arrossendo leggermente senza tuttavia distogliere lo sguardo.
Per la Dea, era una visione! Il vento gli scompigliava le ciocche di capelli biondo cenere intorno al viso angelico, facendo risaltare la mascella scolpita e le labbra più soffici che avesse mai assaporato in tutta la sua vita. Lo sguardo incupito e brillante contrastava col pallore della sua pelle e col rossore diffuso sulle gote e subito sopra i pettorali candidi, con gli svettanti capezzoli rosati eretti e duri. Non avrebbe resistito a lungo.
Jimin scivolò da un lato e si sfilò i pantaloni, poi tornò a dedicarsi al corpo di suo marito, iniziando a carezzargli il membro in tutta la sua lunghezza, fino alla punta gonfia e bagnata. Lo strinse tra le dita, muovendo la mano su e giù con movimenti lenti e controllati, poi si mise nuovamente a cavalcioni e iniziò a sfregare la sua calda entrata umida avanti e indietro lungo la sua virilità, in una lenta e dolce tortura. Yoongi emise un rauco gemito nel sentire il tocco fermo su di sé e il suo piccolo ingresso bollente che gli si sfregava contro. Poi Jimin si passò la mano libera su un pettorale, iniziando ad accarezzarlo lentamente e a stringere delicatamente il capezzolo inturgidito, senza distogliere lo sguardo da lui.
STAI LEGGENDO
The song of the Nightingale - Il canto dell'usignolo
FanfictionOMEGAVERSE YOONMIN * Park Jimin nasconde un segreto che rischia di rovinare la sua reputazione, il buon nome della sua famiglia e di trascinare a fondo coloro i quali gli stanno affianco. Ma non è disposto a rinunciare a quel che mette in pericolo...