Capitolo 8

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Era passata l'una di notte quando Yoongi decise che per quella sera, evidentemente, il suo futuro marito non intendeva fare sortite scandalose, dunque batté il bastone da passeggio contro il tetto della carrozza e diede ordine al suo cocchiere di recarsi a Min Hall. Aveva passato il resto del pomeriggio, dopo il lungo incontro con i legali, e la prima parte della serata ad esporre il suo problema a Mr. Proctor, un Alpha ex agente investigativo della Polizia Distrettuale di Seoul ormai in pensione, ma estremamente capace e assolutamente discreto, con un giro ancora piuttosto esteso di conoscenze nel settore, cui aveva spesso affidato incarichi molto delicati. Voleva quante più informazioni possibili sullo sfuggente e caparbio Mr. Park e la sua famiglia per arrivare in fondo a quella storia e anche su Lord Choi, Marchese Ulsan. Doveva capire il legame che univa in qualche modo quei due.

Inoltre prima di incontrare l'investigatore aveva anche dovuto procurarsi la licenza di matrimonio. Tuttavia una volta apprestatosi a procurarsene una regolare, aveva optato invece per una licenza speciale, che consentiva di accorciare i tempi del fidanzamento. Non sapeva bene nemmeno lui il perché ma aveva come il presentimento di doversi sbrigare a porre sotto la sua tutela il futuro Duca Consorte.

Forse aveva esagerato pensò stancamente mentre si rilassava sul sedile della carrozza. Chiuse un attimo gli occhi, per risvegliarsi bruscamente nel sentire arrestarsi i cavalli. Era arrivato a casa. Per la Dea, era così stanco dopo la giornata fitta di impegni, che voleva solo stendersi nel suo letto.

Ma evidentemente il destino aveva altri piani per lui quella sera. Appena nell'atrio dell'imponente dimora fu sorpreso di trovarvi il Conte Ayles.

"Nam mi fa sempre piacere ricevere la visita di un amico, ma data l'ora mi scuserai se non sono in vena di... -Tuttavia qualcosa nella postura tesa e nello sguardo fermo dell'altro lo mise in allerta. Namjoon non si era nemmeno tolto soprabito, guanti e cappello- Che cosa succede?"

"Ti aspetto da più di un'ora, devi venire assolutamente con me. -Lanciò un rapido sguardo all'assonnato valletto che attendeva disposizioni accanto alla porta e aggiunse- Ti spiegherò per strada, non qui."

Yoongi non esitò a seguire l'amico che, una volta in carrozza, lo informò senza preamboli che Mr. Park era da Madame Frances calato nel suo solito travestimento. Lui e Kook avevano concordato di separarsi: Nam sarebbe venuto ad avvisarlo, mentre il minore avrebbe osservato da una certa distanza il ragazzo travestito senza farsi notare, ma vegliandone l'incolumità.

Dannazione! Min serrò i denti imbufalito senza dire una parola. Quel piccolo e cocciuto irresponsabile lo aveva fregato per bene. Come accidenti alla miseria era riuscito ad allontanarsi da Hallasan House senza che lui lo vedesse? Più ci pensava e più si diceva che era impossibile, avrebbe dovuto obbligatoriamente passare per il retro dell'abitazione ma non l'aveva fatto. Doveva aver avuto qualche complice che l'aveva aiutato. Digrignò i denti. Stavolta non l'avrebbe passata liscia.

Namjoon osservava pensieroso il suo amico, il quale guardava fuori dal finestrino della vettura senza degnarlo più di uno sguardo, evidentemente assorto in fosche riflessioni, con la mascella contratta e i pugni stretti in una morsa.

Aveva un aspetto insolitamente minaccioso. A dire il vero non era insolito che apparisse minaccioso, lo era piuttosto il fatto che lo sembrasse in maniera tanto fisica. Solitamente era più un'aura di potere e distacco che faceva sentire minacciati coloro i quali si trovavano nell'orbita del maggiore, ma non gli era mai successo di sentire la sua aura Alpha e il suo odore di Lupo così persistenti o i suoi feromoni tanto fuori controllo. A lui naturalmente non facevano effetto in quanto Alpha, ma se ci fosse stato qualche Omega o persino Beta nei paraggi, sarebbe stato male per l'opprimente odore.

Non l'aveva mai visto così furibondo, specie non a causa di un Omega, maschio o femmina che fosse. Yoongi di solito li considerava come un gradevole contorno e, nonostante non gradisse eccessive esternazioni di sentimentalismi, tollerava molti eccentrici Omega di loro conoscenza, a partire dalla sua stessa zia e le sue amiche, senza mai perdere le staffe. Era un brav'uomo, un uomo giusto ma piuttosto freddo e distaccato, che affrontava le difficoltà e gli imprevisti con lucida determinazione, tanto nel privato quanto negli affari. Non si lasciava andare a scatti d'ira incontrollata, né era avvezzo a mostrare i suoi sentimenti o le sue intenzioni. Mai.

The song of the Nightingale - Il canto dell'usignoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora