Non provava altro per lui, se non desiderio sessuale? Almeno su quello non c'erano dubbi, nonostante il pensiero non lo facesse sentire molto meglio, al momento. Jimin poteva fingere di non aver sentito il brivido che aveva percorso il suo stesso corpo, ma lui l'aveva percepito eccome. I suoi sensi si stavano già offuscando al pensiero di perdersi dentro di lui.
Ma dannazione, non era il momento per questo! Era stato un errore toccarlo e parlargli in quel modo, come se volesse blandirlo con le lusinghe e usare la loro intesa sessuale per persuaderlo a dargli ascolto. Lui voleva di più. Se ne rese conto in quel momento, osservando il suo profilo elegante ed altero, lo sguardo brillante d'indignazione fisso davanti a sé, rivolto al lago, e le labbra rosee serrate. Non voleva solo il suo corpo e il suo cuore, ma anche la sua mente.
"Jimin, non ho nessuna intenzione di giustificarmi. Ho deciso di essere sincero e raccontarti come sono andate le cose e, tanto per la cronaca, rifarei tutto ciò che ho fatto. Perché è stato nel tentativo di proteggerti. Come dicevo, all'inizio sono stato spinto da motivi poco nobili, tra cui non nascondo ci fosse anche una nota di possessività per ciò che reputavo in un certo modo essere già mio. Eppure, fin dal primo momento sapevo che, qualunque cosa avessi scoperto, non ti avrei lasciato andare. Ti desideravo troppo. In seguito ho capito che l'unica cosa che mi premeva davvero era che tu fossi al sicuro da quell'uomo. E che avrei trovato il modo di farti uscire da quella pericolosa situazione."
Jimin ora lo osservava attentamente, incerto se credergli oppure no. Del resto gli aveva appena confidato che lo aveva fatto per proteggerlo e perché lo desiderava. Certo avrebbe voluto che gli dicesse anche che l'aveva fatto per affetto, non per senso di possesso o desiderio fisico, ma sapeva che era chiedere troppo. Richiuse nel suo cuore la debole speranza che vi si era affacciata sentendolo parlare con tanta passione.
Poiché sapeva che si trattava solo di questo: passione, non amore.
Yoongi vide la diffidenza scemare lentamente dal viso di Jimin e decise di proseguire.
"Ora che ti ho chiarito le motivazioni che mi hanno spinto a questo, voglio che tu sappia cosa ho scoperto tramite Mr. Proctor, l'investigatore."
"D'accordo, ti ascolto."
"So tutto di Miss Kyong Sol."
Jimin sbiancò in viso, mentre la vista gli si offuscava rapidamente e sempre più puntini neri iniziavano a restringergli il campo visivo. Si rese conto del fatto che stava per perdere i sensi. Respirò profondamente per impedirselo.
Per la Dea, Jimin era sul punto di svenire! Dannato idiota! Avrebbe dovuto arrivarci per gradi. Yoongi gli prese il viso tra le mani parlandogli con voce ferma "Minie tesoro mio, respira profondamente. Va tutto bene. Resta calmo, d'accordo? Non svenire, resta con me, va tutto bene." si alzò e corse rapidamente in riva al lago, sfilò il fazzoletto da collo e lo immerse nelle acque gelide del lago. Jimin lo vide confusamente avvicinarglisi con qualcosa tra le mani, mentre tentava di riprendersi dal mancamento. Strinse i denti. Accidenti, ora sì che gli avrebbe impedito di fare alcunché. Si era dimostrato debole, una specie di ragazzino ipersensibile facile agli svenimenti. Non gli avrebbe mai concesso di cercare giustizia per Kyong. Serrò gli occhi con forza per impedirsi di vedere lo sguardo di compassione che era certo gli avrebbe rivolto il marito.
Dopo pochi istanti sentì che gli passava qualcosa di fresco e umido sulle gote e sul collo, per poi passare a rinfrescargli i polsi. Sollevò lentamente le palpebre e si ritrovò ad una manciata di centimetri dagli occhi straordinariamente caldi del suo Alpha.
Gli stava inginocchiato di fronte e non c'era traccia di compassione nel suo sguardo, ma solo preoccupazione, attraverso cui si faceva rapidamente strada il sollievo. Prese delicatamente il suo volto fra le mani "Minie tesoro mio, perdonami. Non avrei dovuto essere così brusco."
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The song of the Nightingale - Il canto dell'usignolo
FanfictionOMEGAVERSE YOONMIN * Park Jimin nasconde un segreto che rischia di rovinare la sua reputazione, il buon nome della sua famiglia e di trascinare a fondo coloro i quali gli stanno affianco. Ma non è disposto a rinunciare a quel che mette in pericolo...