Capitolo 22

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Jimin decise di allontanarsi da solo, con la scusa di prendere qualcosa da mangiare. Fece scivolare la mano dall'incavo del braccio di Yoongi, solo per sentirsi afferrare per il gomito con decisione. Si volse e incontrò lo sguardo serio del marito. "Dove vai?" gli chiese in tono autoritario, benché dalla voce trasparisse una nota tesa e preoccupata.

Il minore si limitò a posare una mano sul dorso della sua e a sussurrare "Lo sai." dopodiché si sciolse dalla sua presa e si allontanò tra la folla. Yoongi serrò la mascella, mentre sentiva la tensione crescere in lui come un'onda implacabile.

Si riscosse sentendo la mano di Jungkook che gli si posava sulla spalla "Separiamoci. Riusciremo a seguire i suoi spostamenti meglio se saremo disposti nei punti strategici della sala. E cerca di rilassarti, sembri in procinto di aggredire qualcuno e in questo modo il nostro uomo si terrà ben alla larga da tuo marito. Ricorda di pazientare, siamo qui per porre fine a questa storia." gli sussurrò. Yoongi lo fissò negli occhi per un lungo istante, dopo aver distolto a fatica lo sguardo da Jimin. Dopodiché si limitò ad un breve cenno del capo.

A quel punto Kook rivolse la sua attenzione a Taehyung e gli porse il braccio in un gesto galante "Mr. Kim, vorreste essere tanto gentile da accompagnarmi al tavolo dei rinfreschi? Desidero scambiare due parole con voi."

Il giovane Omega lo osservò con un'espressione stupita in volto. Per la prima volta non gli aveva parlato con il solito tono strafottente o derisorio e Taehyung si ritrovò ad arrossire lievemente, mentre si rendeva appieno conto di quanto fosse pericoloso quell'uomo per qualunque Omega. Fintanto che si comportava da libertino arrogante era facile, almeno per lui, schivare il suo fascino nascondendosi dietro una maschera di distacco, ma davanti alla ferma gentilezza e al devastante sorriso affascinante quanto dolce che sfoderava in quel momento si accorse di essere del tutto impreparato. Infilò la mano inguantata nell'incavo del braccio muscoloso del Marchese, dopo aver fatto un lieve cenno col capo, incapace per un momento di spiccicar verbo.

Namjoon pensò invece fosse meglio rimanere in quell'angolo del salone da ballo per meglio osservare la situazione, così si mise con le spalle al muro e iniziò a conversare con il delizioso, quanto affascinante, Kim Seokjin. Non era esattamente il suo tipo di Omega ideale, gli erano sempre piaciuti più giovani e minuti, per quanto fosse assolutamente il più bell'uomo su cui avesse mai posato lo sguardo. Eppure doveva ammettere che era la sorta di luce innocente che vedeva in lui ad attrarlo terribilmente e risvegliare allo stesso tempo il suo istinto di protezione.

***

La serata scorreva rapidamente via e Jimin iniziava a temere che il misterioso ricattatore non si sarebbe fatto vedere. Aveva ballato con tutti coloro i quali si erano avvicinati a chiedergli di danzare, ma evidentemente nessuno di loro era l'uomo che lo stava minacciando. Si guardò intorno alla ricerca di Yoongi ma, per quanto cercasse, non trovò traccia del marito. Un vago senso di inquietudine si insinuò strisciante dentro di lui, poi notò Jungkook e Taehyung che danzavano in pista, mentre il minore dei due continuava a lanciargli occhiate rassicuranti. Vide anche Namjoon dove lo aveva lasciato poco fa intento a sbirciare di sottecchi nella sua direzione mentre chiacchierava con Jin.

Si rilassò nuovamente.

A quel punto aveva bisogno di una pausa, così si avvicinò al buffet per prendere qualcosa di rinfrescante da bere.

All'improvviso la bella donna di mezza età dai capelli castano scuro che gli stava accanto si appoggiò con aria malferma al tavolo coperto da una tovaglia riccamente ornata, facendone increspare il pizzo. Jimin si volse a guardarla meglio e si accorse che la donna pareva pallida e che le labbra erano esangui. "Oh, ma voi non vi sentite bene, Madame. Venite, sedete."

"No, no mio caro. Vi ringrazio, ho solo bisogno di respirare un po' d'aria. Sareste tanto gentile da...?"

"Ma certo, venite, appoggiatevi a me. Andiamo in terrazza per qualche minuto, così prenderete una bella boccata d'aria fresca. Qui dentro fa un caldo insopportabile." Jimin continuò a parlare per distrarre la donna mentre la accompagnava di fuori.

The song of the Nightingale - Il canto dell'usignoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora