Si chinò lentamente verso Jimin, ma il minore si divincolò arrabbiato e iniziò a tempestargli il petto di pugni "No! Non ve lo permetto! Avete passato tutta la serata con la vostra amante, e ora pensate di poter venire qui a fare i vostri comodi! Tornate dalla vostra Contessa! Lasciatemi in pace una buona volta!"
Yoongi gli afferrò con rabbia entrambi i polsi e glieli immobilizzò ai lati del viso contro la parete alle sue spalle, poi scese di nuovo verso di lui. Non fu un bacio dolce, ma duro ed esigente. Esigeva la sua resa, mordicchiandogli le labbra, stuzzicandole con la lingua, premendo le proprie con forza sulle sue. Ma Jimin non voleva arrendersi, non poteva lasciare che lo sopraffacesse con il suo stesso desiderio, così serrò le labbra e volse la testa dall'altra parte.
A quel punto Yoongi si rese vagamente conto del fatto che stava realmente perdendo il controllo dei suoi istinti, gli immobilizzò i polsi con una sola mano sopra la testa, poi gli afferrò il viso con l'altra mano e scese nuovamente sulle sue labbra, mentre con una gamba si insinuava tra quelle dell'Omega, spingendo verso l'alto con la coscia e premendosi contro di lui con la propria virilità. Lasciò il viso soffice e scese a bloccargli il fianco per meglio fargli sentire la sua eccitazione. L'odore che sprigionava era talmente forte che il più giovane lo percepì violentemente nonostante i bloccanti assunti anche quella sera prima di uscire da casa.
Jimin si sentì spaventato.
Non perché temesse che l'avrebbe preso con la forza, quanto piuttosto perché capì in quel preciso istante che avrebbe ceduto a qualunque desiderio di Yoongi.
E non perché poteva facilmente sopraffarlo, ma perché lo voleva anche lui. Desiderava cedere al suo tocco caldo e sentire le sue labbra contro le proprie. Desiderava provare nuovamente il calore che gli aveva già fatto sperimentare. Ma capì che avrebbe voluto anche la dolcezza e passione del loro primo bacio, e non la rabbia punitiva con cui lo stava toccando in quel momento.
Una lacrima gli solcò il viso mentre socchiudeva le labbra, consentendogli di approfondire il bacio. A quel punto però l'Alpha si immobilizzò di colpo. Staccò il viso dal suo e lo guardò sconcertato.
Yoongi gelò sul posto. Che diamine gli era preso per fare una cosa del genere a Jimin?
Subito dopo due colpi secchi alla porta furono seguiti dal rapido ingresso di Lord Kim "Ehi hyung, tua zia mi manda a dirti che..."
Per un attimo la stanza sembrò congelata nel tempo, solo il rumore dell'orologio che ticchettava risuonava nella stanza. Poi Namjoon attraversò la stanza in tre grandi falcate "Yoongi, lascialo andare." il tono era innaturalmente pacato, ma l'Alpha appena arrivato sembrava sul punto di scattare.
Con grande sorpresa di Jimin, Yoongi lo lasciò e fece un paio di passi indietro.
"Mettetevi dietro di me, Mr. Park." gli disse gentile ma fermo il Conte, senza distogliere lo sguardo dal suo amico.
"Non... non è successo nulla di grave, vi assicuro." tentò di mediare Jimin, sentendosi arrossire violentemente.
"Mr. Park, dietro di me." ribadì lui in un tono che non ammetteva repliche. Gli obbedì.
Lo sguardo di Yoongi andava diventando sempre più fosco con una vena che gli pulsava violentemente nella tempia, il corpo teso pareva sul punto di scattare e Jimin non voleva rischiare di causare una lite tra i due Alpha. Del resto non era solo colpa del brutto carattere del suo fidanzato se era successo tutto ciò, era anche a causa delle sue azioni sconsiderate. Ma i due non sembravano più ascoltarlo.
"Mr. Park, quando ve la sentirete e vi sarete rassettato, raggiungete vostro padre il Visconte nel salone principale. E restategli a fianco per il resto della serata." nuovamente il tono del Conte di Ayles era gentile, ma deciso.
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The song of the Nightingale - Il canto dell'usignolo
FanfictionOMEGAVERSE YOONMIN * Park Jimin nasconde un segreto che rischia di rovinare la sua reputazione, il buon nome della sua famiglia e di trascinare a fondo coloro i quali gli stanno affianco. Ma non è disposto a rinunciare a quel che mette in pericolo...