Pov JasE cosi mi ritrovo un'altra volta seduta su queste sedie scomode, all'aeroporto di Fiumicino, per scappare dai miei problemi.
Mi ritrovo esattamente dove ero cinque anni fa e per lo stesso motivo.
Mi sembra di avere un dejavu. Io seduta con le gambe sopra la mia valigia, mio padre accanto a me intento a parlare con qualche suo dipendente, e mia madre in piedi che cammina ansiosa avanti e dietro.
<<sei sicura Jas?>> mi domanda lei per l'ennesima volta.
<<basta chiedermelo mamma ti prego>> le rispondo io già abbastanza turbata di mio.
L'unica variante è che ieri sera ho salutato tutti i miei amici, tutti tranne uno.
Ho detto addio ad Anita e Denise, che mi hanno stretta forte piangendo assieme a me, e promettendomi di venirmi a trovare.
Ho detto addio a Carlotta e Fabrizio, che hanno cercato di non piangere e mi hanno augurato ogni bene possibile ed immaginabile.
Ho detto addio a Michael, che in questi mesi era diventato come un fratello per me.
Ho detto addio al mio faro, Luca, che è scoppiato a piangere pregandomi di non andarmene di nuovo.
Ho salutato tutti tranne Dylan, e non perché non volessi, ma perché sarebbe stato, per quanto suoni assurdo, l'addio più doloroso da dare.
Semplicemente perché ci siamo vissuti troppo poco, ed io non voglio che sia ora del nostro addio.
Inoltre ho pregato tutti di non presentarsi qui, perché altrimenti non ce l'avrei fatta ad andarmene, ed ho anche chiesto di non dire nulla a Dyl, o perlomeno di farlo solo dopo che il mio aereo fosse partito.
È che non so spiegarlo a parole quello che sento, ma in pochi mesi mi sono affezionata così tanto a quel ragazzo che me lo sento nelle ossa.
Ho cercato di farlo per mesi, di mentire a me stessa, di spegnere le mie emozioni e tutte quelle sensazioni che provavo ogni volta che ero con lui.
Ma purtroppo non puoi mentire a te stessa, non puoi nascondergli ciò che vuoi, ed io sento di volere Dylan con ogni fibra del mio corpo.
E mi sono sforzata così tanto per farlo sembrare solo sesso, mentre i nostri corpi si intrecciavano tra loro, ho tentato di dire a me stessa che eravamo solo due sconosciuti.
Il nostro difetto però è sempre stato baciarci. Perché baciarsi mentre si fa sesso lo tramuta automaticamente in amore, e baciarsi mentre si fa l'amore è come farlo due volte.
Che poi per ironia della sorte se qualcuno mi chiedesse cosa mi piace di Dylan, non saprei dire una cosa specifica che adoro di lui.
Mi piacciono i suoi occhi, che dentro ci vedo il mare calmo che non ho mai potuto guardare nei miei.
Mi piacciono i suoi capelli, ed il modo perfetto in cui mi si attorcigliano sulle dita quando ci gioco.
Mi piacciono i suoi tatuaggi, ognuno con una storia diversa ma che non ho avuto il tempo di scoprire.
Mi piaccio io quando sono con lui.
E forse si, credo sia questo quello che più mi piace di lui.
Se mi chiedessero cosa mi piace di Dylan, risponderei senza dubbio che mi piaccio io, che quando sono con lui torno ad essere la vecchia Jas. Quella spettinata, autentica, e felice.
E ci penso ora mentre aspetto il volo che nuovamente mi porterà dall'altra parte del mondo, non so neanch'io il perché.
So solo che questo luogo mi sa di addio, ed io mi rendo conto solo ora di quanto abbia ignorato i miei sentimenti.
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Wonderland
Storie d'amoreJasmine è una ragazza appena maggiorenne quando perde la sua migliore amica Ludovica e devastata decide di trasferirsi in Marocco, paese originario di suo padre. È una ragazza tenace, solare e testarda. Amante dei tatuaggi e del brivido che si pro...