Capitolo 30. Epilogo

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Siamo arrivati alla fine, e ci terrei davvero che lèggiate lo spazio autrice, una volta finito il capitolo.
Buona lettura bellezze!



Pov Jas

Non mi lamento del mio trascorso, non rinnego nessuna delle scelte che io abbia fatto in passato, perché mi hanno portato a vivere esperienze che mai nella vita avrei pensato di riuscire ad affrontare.

Sono pienamente consapevole che nonostante io abbia rinnegato tanti momenti della mia vita, li rivivrei tutti, uno ad uno, perché nonostante tutto sono stati momenti miei.

Forse non posso dire di aver vissuto una vita tutta rosa e fiori, perché se lo facessi direi una grandissima stronzata. Però posso dire di aver vissuto a pieno ogni istante che Dio mi ha donato, ho vissuto ogni sensazione come fosse l'ultima.

Mi sono laureata in tempo, e con il massimo dei voti, in una materia che non avrei mai pensato di riuscire a studiare.

Ho realizzato un master qui a Roma, che mi ha portata a fare tirocinio in uno degli studi più importanti della città. Per poi aprirne uno tutto mio, che è andato avanti per anni, e che ho lasciato a chi, dopo di me, ha deciso di intraprendere il mio stesso percorso.

Ho avuto due splendidi bambine. 

Ludovica la maggiore, che ho deciso di chiamare come colei che per me è stata la luce infondo al tunnel.

Kate la minore, come la meravigliosa donna che ha messo al mondo il padre, e lo zio delle mie bambine.

Ma forse dovrei fare un passo indietro...

Io e Dylan alla fine ce l'abbiamo fatta.
Siamo rimasti insieme finché il tempo ce lo ha permesso, abbiamo viaggiato tanto, per tutto il mondo e riso ancora di più.

Siamo stati a Parigi molteplici volte, in Marocco a fare visita ai miei parenti, a Barcellona. Abbiamo trascorso il natale a New York, ed un capodanno in Australia.

Abbiamo affrontato ogni problema e difficoltà con una maturità che nessuno dei due pensava di avere, ed abbiamo costruito qualcosa di magnifico: la nostra famiglia.

Dylan mi ha chiesto di sposarlo il 22 agosto del 2033, dopo dieci anni di relazione, nella cucina di casa di mia madre, lo stesso luogo in cui anni prima gli dissi che lo amavo per la prima volta.

<<voglio che in questa giornata, negli anni a venire, tu non ricordi solamente qualcosa di doloroso, ma anche qualcosa di così bello da farti scoppiare il cuore>>

Aveva detto questo, quando gli avevo chiesto il perché avesse deciso di farmi la proposta proprio durante quella giornata.

In tutti questi anni sono passata molte volte al cimitero, me ne stavo lì ore e ore semplicemente a parlare con lei, e sono sicura lei abbia sentito ogni singola parola che le ho dedicato.

Anita e Denise sono state sempre al mio fianco, facendomi da damigelle, e reggendomi lo strascico del vestito quando dovevo muovermi da una parte all'altra del ristorante dove abbiamo fatto il ricevimento.

Non mi hanno mai abbandonata, nemmeno per un istante. Ci sono state nei momenti belli ma ancora di più negli istanti in cui credevo che il mondo stesse per crollarmi addosso.

Dopo tutto lo avevamo promesso, per sempre saremo state a vicenda il nostro paese delle meraviglie.

<<per sempre Mine, lo ricordi?>>

Luca è stato il mio testimone, bello e solare come sempre. Mi ha fatto piangere tutte le lacrime che avevo in corpo con il suo discorso sdolcinato, per cui l'ho preso in giro per anni.

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