Capitolo 26. Promesso.

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Pov Jas

Dopo aver passato la notte con Dylan, sono tornata a casa, ed ho trovato Tommaso seduto sulla panchina di casa mia.

Per questo ora mi trovo avanti la macchinetta del caffè, a preparagliene uno. Voglio davvero sapere cosa voglia dirmi, la curiosità mi ammazza.

<<lungo o corto?>> gli domando mentre sistemo il bicchierino.

<<corto senza zucchero>> mi risponde teso lui.

È strano per me vederlo così.

Non ho mai visto Tommaso nervoso, o teso, o arrabbiato a dire il vero.

Gli passo il caffè e mi siedo al tavolo, difronte a lui, aspettando che apra bocca.

Lui finisce di bere il suo caffè, e butta il bicchiere nel cestino.

Tommaso è uno dei ragazzi più educati che io abbia mai conosciuto, dico sul serio. Ogni volta che veniva qui si offriva di lavare i piatti, di apparecchiare. Quando vedeva i miei genitori li salutava con un cordiale "buonasera" o "salve", non l'ho mai sentito dirgli un semplicissimo ciao.

<<non volevo creare scompiglio, mi dispiace Jas davvero>> inizia a dire guardandomi negli occhi <<è che non credevo tu fossi impegnata, altrimenti non ti avrei mai baciata avanti a tutti credimi>>

Si sente dal suo tono di voce che è mortificato.

<<Thommy, non è colpa tua. Non ci sentiamo da anni non avresti mai potuto saperlo, ed è tutto risolto non preoccuparti>> gli sorrido sinceramente.

<<tu lo ami?>> mi domanda.

Io lo amo?

Non ho mai creduto nell'amore.

Però si, lo amo, ma non come fanno tutti.

Io lo amo in silenzio, gli grido che lo odio solo per sentirmi dire che lui non potrebbe mai farlo. Sono complicata e so fargli credere in cose che non esistono, ma lui riesce a far esistere cose a cui io non credo.

Sa darmi sempre ciò di cui ho bisogno, ed e incredibile come sia riuscito a farmi credere anche a questo, all'amore.

<<si, decisamente>> rispondo abbassando lo sguardo.

Mi sento in colpa, perché ora che mi guarda vedo un velo di tristezza nel suo sguardo, e mi dispiace davvero.

<<mi sarebbe piaciuto essere quello di cui ti innamoravi alla fine della storia, mi dispiace solo non essermene accorto prima di ciò che provavo>> esclama alzandosi e mettendosi avanti a me.

Mi accarezza la guancia <<vorrei tanto, con tutto il cuore, amarti come meriteresti, come si amano i personaggi di cui tanto ami leggere nei libri>> sospira <<come Rigel ama Nica, come Achille ama Patroclo, come Peter ama Wendy, come Atlas ama Lily. Ma questi sono amori corrisposti>> si allontana leggermente da me <<ti amo e lo farò sempre Jas, ma solo di nascosto, da lontano, leggendo la mia favola preferita senza farne parte. Come Adeline ama Rigel, come Briseide ama Patroclo, come Trilli ama Peter, come Ryle ama Lily>>

<<sarebbe stava la favola perfetta lo sai? Tanti anni fa, io ti avrei amato alla follia e tu avresti ricambiato>> rispondo io con un filo di voce.

<<si è vero, ma non sarebbe stata la nostra>>

Io prendo uno slancio e lo abbraccio forte, e mentre mi stringe sento che questo sia il nostro ultimo addio, quello definitivo.

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