ℂ𝕙𝕒𝕡𝕥𝕖𝕣 𝟠

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Quando scrive un romanzo, uno scrittore deve creare persone viventi; persone non personaggi. Un personaggio è una caricatura.
(Ernest Hemingway)

<Quindi, mi stai dicendo che Eodum ha aiutato un bambino a sopravvivere allo stesso incendio che ha appiccato e ti ha preso il fermaglio come "pegno" lasciando il suo mantello, il tutto senza farti assolutamente nulla?> ricapitolò Chan appoggiandosi al muro della camera di Hyunjin, il quale era seduto ai piedi del materasso mentre sistemava il carbone nel braciere per la notte con un pezzo di legno.

<Esattamente.> confermò osservando la fiamma danzare come aveva fatto quasi un'ora prima. Dopo la scomparsa di Eodum, Chan gli aveva riferito che l'incendio era stato spento, che fortunatamente non c'erano morti e che i feriti erano dai Lee, motivo per il quale Jeongin non avrebbe dormito nella stanza accanto alla sua per quella notte.

<Hai creato un antagonista pazzo, Hyunjin.>

<Folle.> lo corresse il corvino senza rifletterci troppo.

<Che?>

Il maggiore lo fissava con un sopracciglio alzato, confuso da quella puntualizzazione, mentre Hyunjin decise che il braciere era perfetto ed era inutile continuare a spostare il carbone.

<Ho detto che Eodum è folle.>

<Scusa, sono il guardiano della scrittura. Sono sicuro che pazzo e folle sono sinonimi.>

<Folle suona meglio.> spiegò brevemente il ragazzo lasciandosi cadere indietro sul materassino poggiato a terra, troppo scomodo rispetto al suo morbido letto nella sua casa a Seul.

Chan decise di non continuare a chiedere su quell'argomento capendo che fosse inutile.

<Come ti sembrato il tuo primo giorno da protagonista?>

<Mh... Pieno di alti e bassi, ma interessante. Onestamente sembra uno di quei sogni assurdi di cui poi ti dimentichi dopo dieci secondi dal tuo risveglio.>
<Direi che è un buon inizio, molti dopo il primo giorno mi hanno implorato in ginocchio di rimuovere il legame. Si vede che sei ancora giovane, Hyunjin.>

Il nominato si poggiò sui gomiti per guardare l'altro senza doversi nuovamente mettere a sedere.

<Che intendi?>

<Hai ancora quella curiosità e immaginazione che frenano le tue paure. Vedevo i tuoi occhi brillare oggi, non pensavi di avere un incendio di fronte a te ma che eri Byeol, il protagonista della tua storia, e che i tuoi poteri erano qualcosa di assurdo, dico bene? Anche quando ti ho trovato dopo l'incontro con Eodum eri tutto fuorché spaventato. Questo è lo spirito giusto, sono felice di aver trovato te e la tua idea.>

Hyunjin sorrise alla frase del castano, il quale ricambiò con sguardo sincero.

<Mi stai iniziando a piacere, sai?>

<Aww! Che carino che sei!> esclamò Chan con un tono leggermente derisorio ma il sorriso ancora stampato sul volto.

<Scherzavo, nonnino. Sei più insopportabile di mille sassolini nelle scarpe.> mormorò Hyunjin assumendo un espressione apatica e sentendo il maggiore scoppiare a ridere.

Appena si sdraiò nuovamente, sentì i passi dell'altro avvicinarsi alla porta della stanza.

<Buona notte, signorino Hwang. Le ricordo l'allenamento di domani mattina all'alba.>

<ASPETTA, COSA?! ALLENAMENTO?! ALBA?!>

<Sogni d'oro, mio caro Byeol!>

Il maggiore chiuse la porta scorrevole della stanza lasciandolo da solo con la consapevolezza che mancavano circa quattro ore al suo risveglio.

『𝔼𝕠𝕕𝕦𝕞』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora