Se mi addormento con la penna in mano, non levarmela. Forse scrivo nei miei sogni.
(Terri Guillemets)
Certo, quel respiro sarebbe stato il suo ultimo, ma il suo cuore non aveva smesso di battere per una penna stilografica nel petto. Hyunjin non ne era l'assassino.
Un pugnale d'argento che brillava sotto la luce dell'alba aveva ancora delle gocce di sangue sull'elsa piena di ghirigori quando il suo proprietario lo estrasse dal cadavere della sua vittima, facendo bloccare Hyunjin con la sua arma ancora tra le dita e l' avversario deceduto sotto di sé.
Qualcuno aveva aperto nuovamente la finestra riempiendo la stanza di luci ed ombre degli alberi che erano a pochi metri dalla locanda.
L'assassino era entrato con passo felpato, sicuro ed elegante. Hyunjin non osò girarsi non riuscendo a comprendere cosa stesse accadendo.
Percepì le vesti dell'altro muoversi vicino a sé, poi una mano si poggiò sulla sua spalla lievemente tremante per il terrore di non poter gestire quella nuova variabile.
Il respiro della persona chinata dietro di sé gli solleticò l'orecchio.
<Che piacere vederti qui, stellina. Spero che quell'essere deplorevole non ti abbia ferito, l'ho ovviamente punito per aver osato sfiorarti. Solo io ho il diritto di ucciderti, Hwang, ricordalo bene.>
Quella voce. Era impossibile.
Il suo corpo era ricoperto da uno strato di sudore freddo, i suoi occhi sgranati, il cuore in gola.
Il ragazzo prese una ciocca corvina che era ricaduta davanti al suo volto, spostandola dietro il suo orecchio. Il contatto tra le dita dell'altro contro la propria pelle lo fece sussultare visibilmente.
<Devi respirare, oppure morirai senza fiato.>
Solo in quel momento Hyunjin si accorse di aver trattenuto il respiro per tutto quel tempo, terrorizzato dalla persona alle sue spalle. Deglutì a vuoto avendo la bocca completamente secca per il panico, per poi sussurrare l'unica parola che riuscì a uscire dalle sue labbra.
<Eodum.>
<Ti ho detto che il mio nome in realtà è Yongbok, te lo sei già dimenticato?>
Hyunjin percepì l'altro voltarsi verso la scimitarra volata nell'angolo della stanza.
Una risata risuonò vicino l'orecchio di Hyunjin che era rimasto immobile, non osando nemmeno colpire Eodum dopo che quest'ultimo era riuscito ad uccidere l'uomo accanto a sé lanciando un pugnale dalla finestra senza farsi notare.
<Aspetta un momento.> disse il biondo prendendo un profondo respiro e appoggiandosi alla sua spalla con il mento. <Eri convinto che quell'essere spregevole fosse il sottoscritto?>
Eodum sospirò per poi scuotere la testa.
<Sono davvero deluso da te, stellina. Credevo che mi avresti riconosciuto anche tra una miriade di gente, e invece mi hai scambiato per lui.>
Hyunjin vide le mani dell'altro entrare nel suo campo visivo, posarsi sulle sue braccia e abbassarle lentamente. Era rimasto immobile da quando l'aggressore era morto.
Il corvino fissò quelle dita ancora avvolte alle proprie braccia, quasi come se vedesse la scena da esterno.
<Che ti succede? Di solito cercheresti di uccidermi anche solo sentendo la mia voce, e ora ti fai addirittura abbracciare. A cosa devo tutta questa gentilezza nei miei confronti?>
Hyunjin riuscì a sbloccarsi dalla paralisi per la paura solo in quel momento.
L'unione dell'arrivo di Eodum e la prima morte che aveva visto di persona erano stati troppo per lui, ma non poteva abbassare la guardia in quel momento se non voleva trovarsi con un pugnale nel petto come il cadavere davanti ai suoi occhi. Era pur sempre lo stesso ragazzo che aveva conosciuto un mese prima, non poteva farsi prendere dal panico.
Doveva comportarsi come aveva sempre fatto o essere più prudente e tastare un po' il terreno per capire le intenzioni dell'altro?
<Perché sei qui?>
<Ho saputo che in questi giorni qualcuno ha osato combattere con te, non potevo stare con le mani in mano quando il mio Hwang preferito rischiava di essere ucciso da altri. Sto aspettando il momento giusto per combattere come si deve con te.> sussurrò Eodum. <Inoltre, direi che sono stato via per troppo tempo. Vedo che sei migliorato molto in mia assenza.> strinse leggermente l'abbraccio <Mi sei mancato sai?> Concluse sospirando con una nota di felicità.
In quel momento sembrava che i due avessero un rapporto intimo e che si volessero un bene infinito, ma in realtà Hyunjin stava raggiungendo il suo limite di pazienza iniziando a considerare l'idea di ignorare totalmente la sua idea razionale di non fare nessuna mossa per capire meglio la situazione.
<Hai detto che puoi uccidermi solo tu: allora perché non lo fai? Non mi rispondere con lo stesso "mi piace la tua espressione di paura" dell'altra volta. Non me la bevo.>
Sentì Eodum sussultare. Si pentì immediatamente di non aver frenato la lingua chiedendo all'altro una domanda del genere. Sarebbe morto come la persona davanti a sé?
<Non hai totalmente ragione. Mi piace davvero il tuo volto terrorizzato, come mi piace quando sei determinato, quando i tuoi occhi ardono di rabbia mentre cerchi di uccidermi, quando fai quella tua smorfia irritata. Mi piacciono tutte le tue sfaccettature.> rispose l'altro con semplicità.
Hyunjin non sapeva che dire: quell'ultima frase sembrava più sdolcinata di quanto doveva essere, tanto da metterlo a disagio.
<Molto divertente come battuta. Non ho il cervello di una gallina, è ovvio che tu stia mentendo.> affermò, posando definitivamente la penna nella sua cintura. Lo avrebbe ucciso un'altra volta.
<Forse ti ho ingannato qualche volta, ma non ti ho mai mentito, Hwang.> ammisse l'altro con tono dolce ma allo stesso tempo deciso. Cosa era successo in quel mese da cambiare così radicalmente l'atteggiamento di Eodum nei suoi confronti?
La frase, nonostante Hyunjin fosse sicuro che non era altro che una bugia con i fiocchi, lo aveva stupito a tal punto da fargli mancare un battito. In quell'istante si accorse che poteva percepire un altro cuore palpitare leggermente più veloce del suo. Il petto di Eodum era contro la sua schiena... Erano ancora abbracciati?!
<Sì, sì. Come vuoi. Che fine ha fatto il mio arcinemico che tenta sempre di uccidermi?>
Tentò di allontanarsi dall'altro e voltarsi verso di lui, ma la presa contro le sue braccia si rafforzò, bloccandolo totalmente.
<Forse si è fatto una vacanza, forse no.> rispose vagamente con tono giocoso. <Al momento serve una tregua se voglio ucciderti in modo plateale quando sarai al massimo della tua forza come ho intenzione di fare, non sai quanta gente vuole vederti morto. Però, se proprio insisti, cambierò i miei piani. Anticipiamo il tutto e non ci sono problemi, come preferisci.>
La tranquillità con cui Eodum parlava gli fece quasi dimenticare del fatto che stesse parlando della sua morte, dettaglio che gli fece accapponare la pelle.
<Sai cosa? Mi piace questa idea della tregua. La amo!> si affrettò a rispondere Hyunjin, con una breve risatina nervosa.<Così va meglio, mia cara stellina. Quindi siamo amici ora?> chiese il biondo entusiasta sciogliendo finalmente l'abbraccio e aspettando che Hyunjin si voltasse verso di lui per porgergli una mano.
Il corvino sospirò, roteando gli occhi. Era come un coniglio che si allea con il lupo per scappare dalla volpe: non aveva un briciolo di senso. Stava semplicemente rimandando la sua morte, ma se era la via migliore in quel momento, allora si sarebbe fatto bastare una manciata di giorni di vita in più.
<Come vuoi.> disse, per poi stringere la mano di Eodum il quale gli regalò un sorriso raggiante che si rifletteva nei suoi occhi scuri. Aveva usato lo stesso corpo dell'ultima volta. Capelli biondi, lineamenti gentili, occhi color cioccolato, lentiggini sulle gote e pelle chiara come la giada.
<Direi che è ora di partire. Credo proprio che siamo diretti verso lo stesso lungo.>
~CC~
Ed eccoci qui: nuovo anno, nuovo capitolo! ;)
Come vi sta andando questo 2024? Vi manca già il 2023?
Non vedo l'ora di passare un altro anno con voi <3
Buona giornata/serata a tutt*! ^_^
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『𝔼𝕠𝕕𝕦𝕞』
FantasyHyunjin è uno scrittore che sogna di pubblicare il suo primo libro, ma non sa che, durante la sua breve vacanza a Daegu, qualcosa di inaspettato cambierà totalmente il suo rapporto con la scrittura e la sua storia, portandolo a rischiare la sua vita...