Non lasciar passare neanche un giorno senza scrivere una riga.
(Plinio il Vecchio)
<Chi sono?>
<Non ne abbiamo idea.>
Hyunjin ignorò lo scambio di frasi tra Eodum e Soomin, andando lui stesso ad attaccare il duo che stava lottando con i corvi. Non voleva arrivare troppo tardi alla locanda rischiando di rendere le fatiche di quei giorni vane. Ormai si sentiva abbastanza sicuro delle sue capacità quindi era abbastanza convinto di poter combattere contro quei due sconosciuti, specialmente con l'aiuto dei corvi di Eodum.
Ingaggiò battaglia con un uomo di circa quarant'anni, una barba ben curata sul mento aguzzo, i capelli totalmente raccolti dentro il gat che portava sul capo.
L'uomo aveva una tecnica di spada lievemente peggiore della sua, probabilmente non era abituato a combattere, quindi fu facile per il corvino avere la meglio per poi bloccargli le braccia dietro la schiena e puntargli la sua lama alla gola.
<Questa spada...> mormorò l'uomo, sgranando gli occhi alla vista di quell'elsa maestosa.
"Forse dovrei iniziare a coprirla con un panno o qualcosa del genere, o il mio travestimento sarà totalmente inutile." pensò Hyunjin, mantenendo un'espressione composta per non far trasparire le sue emozioni. Erano molte le persone che conoscevano il suo Hwandudaedo?
<Vedo che hai capito chi sono.> si limitò a rispondere, con un leggero sorriso sghembo sul volto, vizio che aveva probabilmente iniziato ad acquisire da Eodum.
L'uomo, avendo la conferma dei suoi dubbi, fece qualcosa che Hyunjin non si sarebbe mai aspettato.
Sospirò sollevato, per poi scoppiare a ridere.
<Sei stato davvero bravo a travestirti, Byeol.>
Il nominato si piegò in due ricevendo una gomitata nello stomaco, non riuscendo a trattenere un verso di dolore. Hyunbok era rimasto in disparte ad osservare la scena, mentre Eodum sguainava il suo pugnale per usarlo contro l'altro ragazzo di circa trent'anni che accompagnava l'uomo.
<Come hai osato puntare il tuo Hwandudaedo contro la mia gola, eh? Dove sono le buone maniere?> lo rimproverò l'uomo, prendendogli un polso. Hyunjin tentò di divincolarsi, poi sentire una scarica di energia inondare le sue vene facendo svanire totalmente il lieve dolore dovuto alla gomitata e la stanchezza del viaggio. Conosceva quella sensazione fin troppo bene.
<Hyung...?>
<Seungmin, ho trovato il nostro amichetto.> esclamò lo sconosciuto, rimuovendo l'anello in madreperla che portava al dito.
Tutto, dalla sua statura al suo volto, cambiò radicalmente.
<Potevi andarci più piano con me, sono un medico non uno spadaccino come te.> si lamentò Minho, ruotando le spalle per scioglierle dalla tensione dovuta al combattimento di poco prima.
Eodum posò il suo pugnale con un movimento elegante della sua mano, portando dietro l'orecchio una lunga ciocca bionda caduta davanti al suo volto e inchinandosi rispettosamente.
<Perdonate questa ragazza per la scortesia, non avevo compreso di trovarmi davanti ai primogeniti più famosi di tutta Jaesan.> disse educatamente, la sua voce melodiosa come quella di un'usignolo.
Seungmin rimosse l'anello, ricambiando poi il saluto.
<Nessuna scortesia, sapere di non essere stati riconosciuti è un complimento, signorina...?>
<Park.> rispose senza un minimo accenno di esitazione Eodum, con un sorriso cordiale sul volto. Hyunjin notò con la coda dell'occhio Hyunbok scattare con lo sguardo verso il biondo, lo stupore che guizzava nei suoi occhi era facilmente visibile.
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『𝔼𝕠𝕕𝕦𝕞』
FantasyHyunjin è uno scrittore che sogna di pubblicare il suo primo libro, ma non sa che, durante la sua breve vacanza a Daegu, qualcosa di inaspettato cambierà totalmente il suo rapporto con la scrittura e la sua storia, portandolo a rischiare la sua vita...