Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.
(Italo Calvino)
<Byeol, ora!>
Hyunjin prese un respiro profondo.
Una corda di pura luce si materializzò fra le sue dita per poi puntare al criminale che stava combattendo contro Changbin con un affilato coltello, come un serpente che si lancia sulla preda con agilità e precisione. La corda di luce si strinse attorno alle braccia e il busto del suo avversario immobilizzandolo.
L'amico prese un respiro profondo per riprendersi dalla battaglia appena avvenuta, poi diede un colpo di bastone ben assestato alla nuca dell'uomo, che cadde a terra privo di sensi.
Il maggiore fece roteare la sua arma con abilità per poi riporla dietro la sua schiena, assicurata alla sua cintura.
<Direi che abbiamo finito il nostro compito! Lo porti tu?> domandò il ragazzo sollevando un angolo delle labbra e fissando il compagno.
<Non ti sembra di star abusando troppo di me?> ribatté Hyunjin ammirando la farfalla di luce che aveva evocato durante la conversazione. Il fatto di aver scoperto di avere un'abilità affine a quella di Eodum lo affascinava, anche se le sue farfalle avevano qualche differenza. Erano costituite da pura energia e ancora non aveva ben capito la loro funzione sfortunatamente.
Era passato più di un mese da quel pomeriggio in biblioteca. Aveva letto più volte il libretto, ma la parte di Mon Taeyong, colui che aveva posseduto i suoi stessi poteri, non era stata conclusa per cause sconosciute. Al contrario della relazione tra lui e Eodum, i loro predecessori erano descritti come amici di una vita. Erano cresciuti uno al fianco dell'altro appartenendo a due famiglie illustri del tempo diventando praticamente fratelli. Era grato del fatto che i due avessero un rapporto tanto bello da spingerli a scrivere insieme quel libro di cui Hyunjin ormai sapeva ogni pagina a memoria. Oltre all'armatura di luce, durante la notte poteva usufruire delle farfalle di energia. Inoltre, di giorno poteva usare il serpente del sole, cioè la corda che aveva usato per legare il suo nemico poco prima, la prigione di raggi, che consisteva in una stanza immateriale di energia a cui poteva accedere solo lui stesso in cui poteva intrappolare i criminali senza avere paura che essi scappassero, anche se la usava principalmente come deposito per portare con sé tutto quello che poteva risultargli utile, e la maschera di luce, che aveva lo stesso funzionamento di quella di Eodum. Non che avesse un'abilità in meno rispetto all'altro, ma Minhyun e Taeyong erano probabilmente morti prima di poterla scrivere. In quel mese aveva provato tutte le sue tecniche e tentato di comprendere quale fosse quella nascosta, ma non era riuscito a scoprirlo.
<Non ti costa niente metterlo nel tuo sgabuzzino delle stelle!>
<Si chiama prigione di raggi.> lo corresse Hyunjin, facendo svanire la farfalla chiudendo delicatamente la mano e osservando le particelle di luce volare nel vento autunnale per poi svanire del tutto.
<Quello che hai detto tu.>
<Comunque no, non mi va.>
Changbin sbuffò rumorosamente portandosi indietro i capelli con uno scatto della mano. Il ragazzo sembrava un tutt'uno con il prato in cui si trovavano in quel momento, visto il colore delle sue vesti.
<Allora al nostro ritorno dirò a mio padre che non hai fatto assolutamente nulla! Credo che la punizione sia di venti frustate... forse trenta? Non ricordo...> disse l'altro nascondendo la sua minaccia dietro un'espressione pensierosa.
<No, no! Non ti preoccupare, hyung! Lo porto io con me, non c'è problema.> si affrettò a dire Hyunjin correndo subito a toccare il criminale per poi chiudere gli occhi.
STAI LEGGENDO
『𝔼𝕠𝕕𝕦𝕞』
FantasiaHyunjin è uno scrittore che sogna di pubblicare il suo primo libro, ma non sa che, durante la sua breve vacanza a Daegu, qualcosa di inaspettato cambierà totalmente il suo rapporto con la scrittura e la sua storia, portandolo a rischiare la sua vita...