Prendete dei personaggi, fategli affrontare un viaggio pieno di pericoli, scoprirete di che pasta sono fatti.
(Joss Whedon)
Il sole del mattino era ben visibile tra le nuvole bianche che si muovevano con lentezza accompagnate dal vento che scombinava i capelli e le vesti dei due ragazzi. Una farfalla dello stesso colore dei raggi di luce svolazzava attorno a loro, evocata da Hyunjin in quel momento di nervosismo, come per avere compagnia in quel viaggio con l'altro.
<Andiamo, se vuoi proprio seguirmi devi seguire i miei ritmi.> disse con tono nervoso Hyunjin, dirigendosi subito verso il suo cavallo.
Avevano lasciato la locanda uscendo dalla finestra, per evitare di incontrare compagni del ragazzo che avevano abbandonato nella stanza. Non potevano certo portare un cadavere con loro e perdere tempo a seppellirlo, oppure non avrebbero mai raggiunto in due giorni la base dei ribelli.
Il corvino stava salendo sulla groppa del suo destriero quando qualcosa gli afferrò il braccio facendolo tornare a terra. Si voltò verso Eodum con sguardo che passava dal confuso all'irritato, mentre lo stava trascinando via senza un motivo apparente.
<Secondo te come ha fatto quel tizio a capire che fossi un nemico? Quei cavalli li avete solo voi delle tre famiglie! Anche se non ti ha mai visto in faccia ti ha riconosciuto senza problemi. Andremo con il mio, è più sicuro.> spiegò velocemente, addentrandosi nella foresta lì vicino.
Un cavallo dal manto nero come la pece, dalla lunga e folta criniera, intrecciata egregiamente, era legato dalle redini ad un tronco. La bestia alla vista del padrone nitrì sbattendo gli zoccoli sul terreno e scuotendo il capo.
Hyunjin sgranò gli occhi davanti a quell'animale così possente ed elegante, ma allo stesso tempo irrequieto per poi lasciarsi scappare una breve risata. La farfalla al suo fianco sembrò brillare insieme alle sue emozioni, giocherellando tra le sue ciocche scure allegramente per poi poggiarsi curiosa sul muso del cavallo. Quest'ultimo nitrì infastidito da quella strana presenza, facendo spaventare la piccola creatura che si nascose nuovamente nei capelli del suo proprietario.
Eodum si fermò, stupito da quell'espressione da parte dell'altro, il quale si ricompose subito tornando alla sua maschera di serietà.
<Perché hai riso? Cos'ha che non va la mia Carotina? E poi che cos'è quella?> domandò indicando la farfalla.
Hyunjin sollevò le sopracciglia stupito sentendo il nome dell'animale, quindi prese un respiro profondo chiudendo gli occhi per riprendere il controllo della sua espressione.
<Chi mai chiamerebbe un cavallo così imponente "Carotina"? E poi non ti dirò nulla di lei, fa parte dei miei poteri. Tu vuoi forse parlarmi dei tuoi?>
<Assolutamente libero di non parlare delle tue abilità!> rispose subito. < Comunque non è così strano come nome... Fa tanto la dura, ma è una tenerona.>
L'animale, dopo aver sentito il suo nome pronunciato dal corvino, cercò di avvicinarsi ai due nitrendo allegramente. Sembrava essere tornata nuovamente amichevole.
"Bipolare come il tuo padrone, eh?"<Lo vedi? Già le piaci! Secondo me vi assomigliate, credo proprio che questo viaggio sarà davvero interessante.>
Il proprietario liberò il suo destriero per poi salire agilmente sulla sua groppa ed accarezzare il suo pelo scuro.
<Vuoi una mano?> disse, offrendo la mano all'altro che la evitò con uno schiaffetto.
<So come si monta a cavallo, ti ricordo che non è la prima volta che ci salgo.> rispose acido Hyunjin, preparandosi a salire sull'animale.
STAI LEGGENDO
『𝔼𝕠𝕕𝕦𝕞』
Viễn tưởngHyunjin è uno scrittore che sogna di pubblicare il suo primo libro, ma non sa che, durante la sua breve vacanza a Daegu, qualcosa di inaspettato cambierà totalmente il suo rapporto con la scrittura e la sua storia, portandolo a rischiare la sua vita...