0; Intro - Kento Nanami

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NOTA BENE: in tutta la storia sono presenti 1- linguaggio volgare, 2- scene esplicite di sesso, 3- scene esplicite con uso di armi, 4- scene esplicite con comparsa di sangue, 5- scene esplicite di omicidi, 6- scene esplicite con uso di droghe, 7- argomenti riguardanti temi forti (traumi infantili, patologie gravi, dipendenza e abuso di sostanze); quindi NON avvertirò la presenza di tali all'inizio di ogni capitolo, MA nel titolo segnalerò la presenza di qualcuno di questi con questo simbolo: ⑱+.

Legenda:
1- edgerunner: mercenario
2- netrunner: hacker
3- bisturi: dottore/ infermiere
4- fixer: datore di lavoro degli edgerunners
5- TCPD (Tokyo City Police Department): Polizia
6- MAX-TAC (Maximum Force Tactical Division): frazione speciale della Polizia

20 aprile; 20:45.

Kento's pov

«Quattordici? Cazzo, Kento...» Ieiri lo disse sgranando gli occhi e sporgendosi col busto verso di me, scollando le spalle dallo schienale della poltrona posta di fronte alla mia scrivania.
Si prese una pausa di riflessione e poi aggiunse:
«Sono davvero tanti...»

IEIRI SHOKO
Pericolo: molto basso.

IEIRI SHOKOPericolo: molto basso

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Anni: ventinove.
Professione: disoccupata, laureata in matematica.
Specialità: problem solving.
Armi corte maggiormente usate: nessuna.
Armi lunghe maggiormente usate: nessuna.
Armi possedute attualmente: nessuna.
Crimini commessi: nessuno.
Omicidi: nessuno.
Stato: non ricercato.

«Certo. Lo so. Ma ci servono tutti, nessuno escluso.»
Mi tolsi gli occhiali da vista dal naso e li rigirai tra le mani, notando con noia come un'impronta si ergeva stampata proprio al centro della lente sinistra.

Tsk... Li ho puliti solo dieci minuti fa...
Iniziai a massaggiarci sopra il tessuto del polsino del mio maglione di cachemire blu notte.

«Ma non te ne sei reso conto al cento per cento, forse...» Ieiri continuò con tono preoccupato.

Non si leva proprio questa impronta del cazzo, eh?

«Mh?» Mi limitai a mugolare per chiederle di spiegarsi meglio.

«Intendo... Mi sembra che tu stia prendendo sottogamba il pericolo della situazione-...»
Ma io la interruppi bruscamente, sollevando lo sguardo dal basso per portarlo con freddezza nei suoi occhi castani.

«No. Assolutamente no. Io so quello che faccio.» Dissi secco e rimettendomi gli occhiali per poterla osservare meglio in viso.

Allora la fissai per interi secondi, e notai con malinconia come il giovane volto da studentessa che ricordavo dietro ai banchi dell'università era stato rimodellato dall'età.

SOMETHING TO LOSE - cyberpunk; Suguru GetoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora