Saki's pov
[...]
Mi alzai anch'io e lo seguii con passo veloce.
Tsk. Gli faccio cambiare idea io...
Voglio farci squadra come si deve.«Geto!» Lo chiamai ad alta voce.
Lui però continuò a procedere, dandomi le spalle e magari anche ignorandomi di proposito.
«Ehi, Geto!» Insistetti ancora, afferrandolo per una manica della felpa non appena lo ebbi raggiunto.
Il ragazzo si voltò finalmente verso di me.
«Mh?»Il suo sguardo era come al solito un po' cupo e le sue labbra serrate, il ciuffetto di capelli che teneva libero dallo chignon gli svolazzava sulla fronte a causa del dolce vento di primo pomeriggio e le sue mani erano infilate timidamente nelle tasche dei pantaloni.
«Non ignorarmi, dai... Sono il tuo coppio* da adesso!» Gli sorrisi saltellando e avvinghiandomi al suo bicipite a mo' di braccetto.
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*Coppio: in gergo militare, un compagno col compito di prendersi cura del soldato affidatogli, che gli copre le spalle e che garantisce così la sua incolumità.
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«Già.»
Guardò dalla parte opposta.Sembrava un po' nervoso, o preoccupato, o forse soltanto stanco.
Quell'assenza di entusiasmo nel rispondermi mi fece domandare se non fosse proprio il fatto di dover collaborare con me a renderlo tanto scostante.«Che c'è? Non sei felice? Guarda che sono fortissima in azione!» Tentai di strappargli un sorriso e scossi il suo braccio sotto la mia presa, indagando sul mio dubbio.
Ogni volta che lo toccavo lui sembrava solamente imbarazzato, come se non sapesse come comportarsi di conseguenza.
«Sì, sì... Mi fa piacere...» Mormorò con insicurezza mentre guardava ancora oltre la staccionata, seguendo con lo sguardo qualche rondine che sbucava dai rami dell'albero sotto il quale era diretto prima.
Mh... Credo proprio di averci preso.
Non gli va molto a genio il dover lavorare con me, mi sa.«C'è un ma, vero?» Tentai di rubargli qualche informazione su cosa pensasse.
Geto era davvero un tipo difficile: non era affatto semplice leggergli i pensieri e immaginare che stesse provando. La sua perenne espressione seccata mascherava perfettamente tutto, creando per me intriganti taboo e voglia di scavare a fondo nella sua mente.
«A-ah... Un ma c'è, in effetti.»
Ma dai... Ci ho preso!«Quindi... "Sì, sì, ti fa piacere, ma..."?» Ripetei la frase che mi aveva dato prima in risposta per riuscire a farlo continuare.
«Ma... Tu sei...»
«Sono?» Avevo voglia di strappargli le parole dalla bocca.
«Sei... Un po' troppo diversa da me, tutto qui.» Lo disse di getto e riportando gli occhi nei miei solo per un istante, prima di sentirsi di nuovo troppo a disagio per reggere ulteriormente il contatto visivo.
In seguito alla sua risposta mi crebbe nel petto un enorme senso di tenerezza, perché notai come la differenza tra i nostri caratteri lo metteva evidentemente in soggezione e lo faceva così preoccupare.
«A-ah. Ma è proprio quello il bello.» Ridacchiai io.
«Secondo me non funzioneremo moltissimo come coppia.» Mi rispose lui con tono abbattuto.
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SOMETHING TO LOSE - cyberpunk; Suguru Geto
Fanfic[CYBERPUNK AU] «Non lo deve sapere nessuno e non dovrà succedere di nuovo, mh?» Geto infilò il caricatore nel calcio della sua arma e la fece scarrellare per inserirne il colpo in canna. «Lo so. È la regola numero tre, no? Niente relazioni interpers...