1; L'inizio - ATTO PRIMO

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20 maggio; 23:10.

Saki's pov

Niente incontri sotto i portici, niente raduni alle quattro di notte nei parchi dei quartieri peggiori di Tokyo, niente passaparola loschi. Un uomo mai sentito prima mi aveva offerto la sua proposta di lavoro in una maniera del tutto diversa dalle solite: con una semplice lettera scritta a mano, firmandosi come "professor Nanami".

Siamo nel duemilasettantasette e c'è ancora gente che spedisce le lettere?
Era stata la prima cosa che avevo pensato il giorno in cui mi ero ritrovata quel foglio di carta tra le mani, arrivando alla conclusione che il mittente non sarebbe mai potuto essere un fixer o anche soltanto un uomo di strada.

La calligrafia era precisa, elegante, pulita.
Ci avevo riso per giorni su quel patetico modo di reclutare un edgerunner, divertita dal vecchio stile di quel tizio e dalla sua palese inesperienza in materia.

«Ma che cazzo lo prendo in giro a fare, che tanto alla fine gli ho detto di sì...» Mormorai tra me e me mentre gironzolavo nuda per il mio camper vecchio da rottamare.

Ma allora perché ho accettato?
Beh, semplice.
Quell'uomo si era mostrato pure strambo e inesperto, ma nella lettera mi aveva chiamata per nome e quel foglio era comunque giunto immacolato alla mia porta.
Significa che l'abilità c'è.
Non è mica facile risalire a tante informazioni se si parla di un fuorilegge, nomade soprattutto.

Avevo ricevuto quella lettera il dieci di aprile e il "professor Nanami" sopra non ci aveva scritto un granché, se non una via di Tokyo, la data e l'orario per un primo incontro e l'allettante invito: "tanti soldi da non bastare per tre vite, prendere o lasciare".

Quindi questo significa che basta così poco per convincermi?
Beh...
Sì.

Insomma... Che ho di meglio da fare?

Che cosa ho da perdere?

SAKI ISHIKAWA
Pericolo: molto alto.

Anni: ventisette.
Professione: edgerunner.
Specialità: uso di armi da fuoco corte.
Armi corte maggiormente usate: IMI Desert Eagle.
Armi lunghe maggiormente usate: M4, M16.
Armi possedute attualmente: Smith & Wesson M&P Bodyguard Crimson Trace.
Crimini commessi: omicidio doloso, tentato omicidio, lesioni dolose, violenza a pubblico ufficiale, reato di rissa, detenzione abusiva di armi, furto, sequestro di persona a scopo di estorsione, reato di tortura, reato concorrente (complice), possesso di documenti di identificazione falsi.
Omicidi: sopra gli ottocento.
Stato: ricercato.

Mi infilai una felpa di cotone leggero tanto lunga da farmi da vestito, poi le mutandine e i calzini.

«"Professor Nanami"... Ma chi si crede di essere questo...» Ridacchiai mentre ero passata a infilarmi gli anfibi, allacciandomeli frettolosamente fino al polpaccio.
Poi mi diressi fischiettando verso il mio letto e, dopo aver sollevato il materasso, presi da lì sotto l'unico revolver che mi era rimasto dopo l'ultimo incarico. Quindi cercai di aprirne il tamburo, ma sembrava essersi in qualche modo inceppato.

Tsk. Catorcio del cazzo.
Gli diedi un secco colpo di palmo e finalmente scattò fuori.
Eh? Solo tre proiettili?
Sbuffai e richiusi il tamburo con frustrazione, infilandomi l'arma nell'elastico delle mutandine.

Il giorno del fatidico incontro era arrivato e, seppure non avessi grandi aspettative su quella missione, mi sentivo stranamente su di giri.

Chissà... Sarà magari il mistero che avvolge questa situazione a caricarmi tanto...

SOMETHING TO LOSE - cyberpunk; Suguru GetoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora