17; Pace

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26 maggio; 20:30.

Saki's pov

Ritornati alla base, Mahito si era presentato alle Zen'in, a Gojo e a Fushiguro Junior; Nanami invece ci aveva fatto una bella lavata di testa, infastidito dagli imprevisti sopraggiunti e soprattutto dalla comparsa improvvisa di Mahito a Tokyo.

Quel giorno eravamo tutti seduti a guardare la televisione, a stomaco pieno e dopo aver passato tutta la giornata assieme.
Più passava il tempo e più apprezzavamo lo stare in compagnia.

«Siamo all'ingresso principale del carcere Tokyo Kochisho. Qui le indagini continuano a proseguire...»
La voce di una donna spiegava la situazione che tanto aveva dato scandalo, impugnando un microfono e facendosi riprendere dal cameraman davanti al portone blindato da dove eravamo scappati la sera prima.
«Sono stati registrati otto feriti, dieci gravi e ventisette morti. La strage sembra esser stata causata da quattro uomini armati, scappati poi con altri e due su una Honda Civic Type R gialla e nera.»

«Non la troveranno mai, tanto.» Ridacchiò Itadori.

«Che ci trovi da ridere? Siamo ricercati.» Si inserì Mahito.

«Lo eravamo anche prima della missione, in ogni caso.» Dissi io a tono basso e continuando a tenere gli occhi fissi sullo schermo da venti pollici e tutto ingiallito.

«Parla per te. Lo Stato non sa nemmeno che esisto.» Mi rispose lui.

«La TCPD ha preferito non mettere in pericolo la città all'aprire uno scontro a fuoco con i criminali, ma ci assicura che sono state già avviate le indagini per seguire le loro tracce, partendo dalla ricerca del veicolo.»

Io scoppiai a ridere.
«Sì, dicono sempre così... E intanto siamo tutti a gironzolare liberi da anni...»
Feci ridere anche il resto dei ragazzi.

«Dal momento in cui il detenuto numero settantotto, Ryomen Sukuna, all'appello non è stato ritrovato nella sua cella, si pensa che tutto sia stato organizzato proprio con l'obbiettivo di farlo evadere.»

Tutti iniziammo a battere le mani e a ridercela alla grande.

«Ah! Ryomen! Ti abbiamo scoperto!»
Gojo lo indicò.

«Tsk... Tanto prima o poi verrete tutti a conoscenza dei vostri nomi, lo so già...» Sbuffò Sukuna.
Anzi... Ryomen.

«"Ryomen Sukuna è stato coinvolto in molteplici crimini internazionali, quindi riportarlo in carcere sarà ciò a cui mireremo principalmente", lo afferma la TCPD.»

Il soggetto di quel discorso si mise rumorosamente a ridere.
«Ma dai...»

«Inoltre, le Forze dell'Ordine di tutto il Giappone hanno concordato nel divulgare le foto dei volti degli unici criminali che alcuni droni della città sono riusciti a catturare. Chiunque ne denunci l'avvistamento sarà ricompensato generosamente.»

«Come se potesse cambiarci qualcosa...» Risi io.

Poi sullo schermo comparvero in sequenza prima il volto di Fushiguro e poi, a mio grosso malincuore, quello di Geto.

Merda...

Dalla sera in cui avevamo "litigato" io e Geto non ci eravamo più neanche parlati, perché lui mi aveva sempre evitato e non era mai uscito dalla sua camera neanche per mangiare. Non era nemmeno sceso assieme a noi per guardare il telegiornale.

Avevo sofferto tutto il giorno per quel brusco distacco tra me e lui, avevo vissuto ogni ora resistendo all'impulso di andare in camera sua, solo per non farlo sentire oppresso dal mio stargli addosso, come aveva detto lui.

SOMETHING TO LOSE - cyberpunk; Suguru GetoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora