27 maggio; 08:00.
Saki's pov
Nanami, Ryomen e Mahito fecero ingresso nel garage della villetta contemporaneamente, osservandoci tutti già seduti ai banchi.
«Oh. Ma che bravi... Pensavo che non l'aveste letto il biglietto.» Sorrise Nanami, riferendosi al foglio di carta che la sera prima aveva attaccato al frigo e dove ci aveva scritto sopra di farci trovare tutti in aula per le otto.
«Wow... Sembrano degli specie di alunni...» Ridacchiò poi Ryomen, squadrandoci con superiorità.
In effetti, nonostante lui fosse un nostro normalissimo compagno di squadra, era evidente come avesse molto più potere di noi.
Nanami riprese parola.
«Bene. Torniamo a noi.»
E ci fissò tutti quanti come per accertarsi che non ci fosse alcun assente, proprio come a scuola.
«Visto che l'ultima operazione è andata circa a buon fine... Possiamo procedere col piano.»
Iniziò a girare fra i banchi con passo lento, sorridendo soddisfatto mentre tutti noi gli avevamo applaudito urlando e mostrandogli così la nostra stima.Era davvero una gran bella sensazione sapere che alla fine ce l'avevamo fatta, che in un modo o nell'altro eravamo tornati alla base col culo ancora intero, che avevamo funzionato come squadra aldilà degli imprevisti.
Il provare a collaborare, il metterci in campo e correre i veri rischi del mestiere assieme, il difenderci l'un l'altro e lo spalleggiarci per un obbiettivo comune: ciò stava facendo diventare sempre più saldo il legame presente tra noi, era evidente.«Il prossimo step sarebbe partire a Osaka per riunirvi al resto della squadra e per spiegarvi il furto, come vi ho detto. Ma prima...»
Nanami si fermò accanto a Ryomen, avendo terminato il giro fra i banchi.
«Prima useremo Sukuna.»«Oh... Rifornimento di armi, eh?» Sorrisi io, capendo al volo e lanciando un'occhiata giocosa a Geto che sta volta avevo fatto sedere accanto a me visto che la discussione avvenuta la sera prima a Shibuya mi aveva legata ancora di più a lui.
Nanami mi indicò.
«Esatto. Rifornimento di armi, munizioni, protezioni, divise... Rifornimento di tutto. Altrimenti come vogliamo renderci professionali?»Io mi sentii felicissima, guardando Ryomen come se fosse una specie di negozio di giocattoli ambulante.
«Sta sera si terrà un evento gala organizzato dalle più alte famiglie criminali del Giappone, alla quale parteciperanno anche alcune provenienti dall'America, dalla Russia, dalla Cina e da alcune zone dell'Europa, ovvero da i Paesi più rinomati per la produzione delle armi migliori presenti sul mercato.» Aggiunse il professore, iniziando a spiegare.
«E visto che Sukuna si rifornisce da un paio di famiglie che saranno lì presenti, dovrà partecipare a quel gala per poter accordarsi con uno dei capi per lo scambio delle merci.»Mentre Nanami parlava, io mi accorsi di come anche quella si sarebbe trasformata in una specie di missione.
«Però... Abbiamo un problema da fronteggiare. Il fatto che abbiate rotto il basso profilo dell'operazione ha reso ricercato Sukuna prima di quanto io avessi previsto, e perciò adesso è presente il rischio che qualcuno possa tendergli trappole o addirittura venderlo alla TCPD. Quindi...»
Nanami lanciò un'occhiata a Ryomen.
«Sukuna avrà bisogno di essere scortato durante il tragitto per il gala e, soprattutto, durante il momento di affari nel gala stesso.»Io allora alzai la mano.
«Prego, Ishikawa.»
«No, nulla... Mi sto solo proponendo per partecipare all'operazione.» Risi allora.
Non mi attirava tanto l'idea di scortare Ryomen, ma mi attirava invece quella di partecipare a un evento di tale spessore ed eleganza. Sarebbe stata la mia prima operazione del genere e non potevo che voler prenderne parte.
STAI LEGGENDO
SOMETHING TO LOSE - cyberpunk; Suguru Geto
Fanfiction[CYBERPUNK AU] «Non lo deve sapere nessuno e non dovrà succedere di nuovo, mh?» Geto infilò il caricatore nel calcio della sua arma e la fece scarrellare per inserirne il colpo in canna. «Lo so. È la regola numero tre, no? Niente relazioni interpers...