20:25.
Saki's pov
Quando finii di scendere le scale con dietro Geto, davanti mi ritrovai Ryomen e Mahito anche loro in completo elegante.
«Porca Troia, ragazzi...» Risi io, guardandoli da capo a piedi sorridere e tenersi le mani intrecciate fra loro davanti alla vita.
Ryomen indossava un completo bianco, essendo di importanza maggiore; Mahito invece aveva lo stesso di Geto.
Era evidente che per loro due quella non fosse la prima serata del genere: erano a loro agio nel loro vestiti e sembravano pure contenti di riaverli addosso.Non appena li raggiunsi Ryomen mi porse la mano e, quando io gli protesi la mia, lui me la prese con delicatezza immane e mi lasciò sul dorso un cauto bacio.
«Signorina...»«Che gentiluomo.» Ridacchiai io, lasciando che Mahito facesse lo stesso.
Geto mi lanciò un'occhiata un po' insoddisfatta e poi guardò altrove, probabilmente per non lasciar parlare il suo sguardo davanti a tutti.
«Beh? Siamo pronti, allora?» Sorrisi poi, indicando la porta.
Tutti annuirono e quindi si iniziarono a dirigere verso l'uscita, lasciando me e Geto dietro.
«Sono geloso.» Mi disse lui a tono basso e quasi impercettibile.
Io risi sommessamente.
«Del baciamano?»«Mh.»
«È solo una gentilezza, Geto... Sta' tranquillo.» Gli sorrisi.
Quando arrivammo all'auto Geto si sedette al posto dell'autista e io e i due ragazzi restanti nei sedili posteriori.
«Dove vado?» Chiese il mio ragazzo.
«Ginza, a mezz'ora di strada da qui. Arriva lì e poi ti guiderò io.» Gli rispose Mahito.
Io mi riempii di gioia non appena sentii nominare quel quartiere, ovvero il più ricco del Giappone.
Non vedevo l'ora di mettere piedi lì, di entrare a quell'evento e, soprattutto, di fare tutto ciò assieme a Geto.21:00.
Arrivati a Ginza, Geto ci aprì la portiera e ci fece scendere tutti in fila, assicurandosi di darmi la sua mano come appoggio per aiutarmi a scendere, vista la mia evidente difficoltà a causa dei tacchi parecchio alti.
«La signorina chi la accompagna?» Chiese poi Ryomen.
Allora Mahito indicò Geto, sorridendo e guardandoci con uno strano fare.
«Vuoi essere tu l'accompagnatore?»Lui si lasciò spiazzare da quella domanda e fece spallucce.
«È indifferente.»«Sì, mi accompagna Geto. Così tu puoi rimanere ben incollato a Ryomen.» Risposi io a Mahito e affiancandomi a Geto.
Allora i due ragazzi si posizionarono davanti a noi e iniziarono a farci strada per Ginza.
Era davvero bellissima, piena di luci gialle e di alti grattacieli lussuosi, di negozi di marchi importanti e di gente incravattata e indaffarata che la attraversava.
Io afferrai il braccio di Geto e lo misi sotto al mio.
«Si accompagna così una signora.» Lo corressi.Lui mi guardò un po' a disagio e sorrise timidamente.
«Scusa... Non lo sapevo...»E io, visto che i due altri ci stavano dando le spalle, ne approfittai per strizzargli l'occhio, facendolo arrossire come un peperone.
Poi giungemmo in fretta al portone in vetro di un immenso palazzo che sembrava essere fatto di cristallo, dove due file di uomini in abito elegante erano posizionati sulla passerella per arrivarci, sia dal lato destro che dal lato sinistro. Poi ce n'erano un altro paio direttamente sotto l'ingresso, davanti a noi.
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SOMETHING TO LOSE - cyberpunk; Suguru Geto
Fanfiction[CYBERPUNK AU] «Non lo deve sapere nessuno e non dovrà succedere di nuovo, mh?» Geto infilò il caricatore nel calcio della sua arma e la fece scarrellare per inserirne il colpo in canna. «Lo so. È la regola numero tre, no? Niente relazioni interpers...