Antico legame

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-Marco non sembra cambiato molto- disse Greta sorridendole dolcemente, Lilia sollevò la testa dalla tazza di te -Già- disse in un sorriso senza coinvolgere gli occhi - è rimasto lo stesso, ancora non ci credo che sia veramente tornato- Greta si sedette accanto a lei e le mise una mano sulla spalla -Però in un certo senso è stato un bene, come avresti fatto sennò con Natalie in quello stato a gestire la situazione?-Come un lampo Adele entrò nella stanza e corse dalla nonna -Ho fame, c'è la merenda?- chiese con fare insistente, Greta sorrise e le porse una ciotola con i wafer, Adele posò sul tavolo il foglio che aveva in mano e si ficcò in bocca 3 biscottiLilia incuriosita sollevò il foglio dal tavolo -Hai fatto un disegno Adele?--Si- disse lei con la bocca piena-E che cos'hai ritratto?- chiese Lilia girando il foglio, poi lo osservò e impallidí violentemente -Che...che cos'è?- chiese con la voce tremanteAdele le venne vicino e indicò le figure sul foglio -Questa sono io, questa è Natalie e questo è papà- Lilia li osservò e disse fra i denti -Sebrate molto felici - Adele sorrise e indicò di nuovo il disegno -Sì,siamo in Giappone tutti insieme!--È il tuo sogno?- chiese di nuovo Lilia -Sì, papà mi ha promesso che quando verrà richiamato io e Natalie verremo con lui-Lilia sorrise e poi le restituí il disegno -Bene, se è questo il tuo desiderio si avvererà sicuramente-Non appena finì la merenda Adele tornò a giocare con il gatto lasciando sua madre con una grossa ferita sanguinante nel cuore.


Rimasta da sola con Greta si accasció sul divano e si coprì la testa con le mani, sua madre le accarezzó la testa ma Lilia respinse la sua mano bruscamente -Vedi?- disse col volto arrossato -Vedi il motivo per cui è tornato? Vuole illudermi che mi ama ancora per poi tornarsene in Giappone con le mie figlie, mi lasciare completamente sola-Greta le prese il volto fra le mani -Illuderti che ti ama ancora? In che modo?-Lilia si strofinó il viso e sospirò -qualche giorno fa è venuto a casa per rivedere Natalie, ma prima di andarsene mi ha...baciata ecco--E tu l'hai respinto?- chiese sua madre sgranando gli occhi, Lilia scosse la testa -È stata una cosa immediata, non me ne sono quasi resa conto, ma non è questo il punto!- E senza volerlo scoppiò a piangere - le perderò tutt'e due, lo so! Lui me le vuole portare via-Greta improvvisamente la prese per le spalle e la scosse -Hey dov'è finito il tuo animo combattivo? Ritorna in te ragazza!-Lilia si alzò in piedi di scatto -A che serve ormai è troppo tardi!-Greta la guardò fisso negli occhi e poi disse -Va' da lui, affrontalo una volta per tutte!-Quelle parole erano tutto ciò di cui aveva bisogno, con una mano si asciugó le lacrime e sentí una scarica elettrica percorrergli la schiena, come una nuova forza!Abbracció sua madre come non aveva mai fatto prima e le chiese di tenere Adele fino al suo ritorno, poi chiamò Natalie per dirle di andare a casa della nonna per cena e si precipitò alla macchina con un nuovo obbiettivo nel cervelloL'orologio segnava le 8.00 di sera, si stupì che fosse così tardi: fuori il cielo di Novembre era ormai scuro, l'aria gelida e il terreno arido: si preannunciava una tranquilla serataArrivata all'hotel di Marco chiese il numero della sua stanza, poi col cuore pieno d'ansia salì nell'ascensore: la rabbia che in quel momento provava nei suoi confronti le avrebbe sicuramente fatto fare delle sciocchezze, doveva stare il più calma possibileBussó alla porta e attese, nessuna risposta.Dopo altri due battiti stava per rassegnarsi quando dall'altro lato del corridoio sentì delle voci venire verso di lei: si nascose dietro l'ascensore e attese curiosa di vedere chi fosse.In quel momento Marco spuntó da dietro l'angolo in compagnia di una cameriera biondina che non la finiva più di ridere e di lanciargli occhiate maliziose; Lilia notò che aveva un bottone della camicetta slacciato di troppo e che la sua minigonna aderente era almeno due taglie in meno-Boh ora devo andare- disse Marco in un sorriso che la sciolse in un'attimo, lei si gettò indietro la chioma bionda platino e disse in un viso smalliante -Certo, non esitare a chiamarmi se hai dei problemi, soprattutto sta notte mi raccomando...-Quella frase fu la goccia che fece traboccare il vaso, Lilia sentì l'ira salirgli alle stelle e, mettendo da parte la vergogna, sbucó da dietro l'ascensore camminando con disinvolturaAppoggiò un gomito alla parete e mise l'altra mano sul fianco -Mi dispiace questa sera sarà occupato!-I due si voltarono e Marco dilató gli occhi per la sorpresa, Lilia allora avanzò con passo sicuro e lo prese per un braccio -Ti devo parlare di una cosa urgente- poi rivolse un sorriso di scuse alla cameriera la quale era rimasta a bocca aperta Marco tirò fuori la chiave e aprì la porta confuso, Lilia lo trascinó dentro senza aggiungere altro e sbatté la porta in faccia alla ragazzina.-A quale cazzo di gioco stai giocando?- gli chiese urlando e con uno spintone lo sbatté sul letto -Ma sei impazzita per caso Lilia?-Lei allora tirò fuori il disegno che Adele aveva fatto e glielo sventoló sotto il naso -È questo quello che hai messo in testa alle mie figlie! Vuoi rovinarmi per sempre?-Lui la fissò e poi disse rialzandosi -Non le ho messo nulla in testa, gliel'ho solo proposto!--Allora proprio non vuoi capire- disse ributtandolo sul letto violentemente -Questo è il sogno di mia figlia e sei stato tu a inculcarglielo! Con le tue smancerie, con i tuoi modi dolci e affettuosi...potrai incantare loro ma me no! Credi che sia significato qualcosa per me quel bacio dell'altra volta?-Lui la fissò e poi lentamente si alzò di nuovo dal letto, disse dolcemente -Adesso calmati Lilia, stai iniziando a travisare le cose- poi le sfiorò il braccio ma lei subito fece due passi indietro -Non mi toccare! Non provare a sfiorarmi stronzo! Mi hai spezzato il cuore, mi hai abbandonata con due figlie piccole e adesso vuoi portarmi via anche loro: non te lo permetteró!- senza accorgersene stava urlando ma non poteva cedere ancora al pianto, Marco la fissò negli occhi per un lungo minuto ma lei non abbassò lo sguardo e lo tenne fisso nei suoi occhi nocciola.In quell'istante si fiondó su di lei, la prese per le spalle e la gettò sul letto, Lilia gli diede uno schiaffo e iniziò a prenderlo a calci, lui allora si sedette sulle sue gambe e le immobilizzó le braccia contro il materasso -Lilia io non ti odio- disse avvicinando le labbra alle sue, lei subito gli sputó in un'occhio e poi lo colpì con una testata.Marco allora allentó la presa e lei riuscì a liberarsi, si sollevò ribaltando la situazione -Io invece ti odio eccome, tu vuoi solo rovinarmi la vita- disse sopra di lui, poi si voltò per sollevarsi dal letto ma Marco la prese per i fianchi e la rigettó all'indietro facendola di nuovo sbattere sul lettoStrillando cercò di sollevarsi ma il suo peso la incolló sul materasso, Marco le prese le guance con una mano e la bació violentemente, quando si staccò disse senza fiato -Come devo farti capire che sono ancora pazzo di te?-Dopo un momento di confusione Lilia riprese la lotta ma ormai non aveva più forze, Marco allora le accarezzó il viso e i capelli dolcemente -So che mi respingi per rabbia, ma fingere non è mai stato il tuo forte-Quella frase la rimise in bestia, si alzò di scatto verso la porta ma prima che potesse afferrare la maniglia Marco le bloccò il braccio -Aspetta non andare via-Lei si fermò e si voltò verso di lui che la spinse contro la porta -Hai mille motivi per odiarmi, ma ti prego non lasciarmi...-Lilia non disse nulla, poi alzò gli occhi nei suoi e in quell'istante la sua maschera crollò Di scatto gli gettò le braccia al collo premendo le labbra contro le sue, Marco l'assecondó immediatamente, poi la prese per i fianchi e la spinse sul letto per l'ennesima volta Senza staccare le labbra esploró il suo corpo piano piano togliendole i vestiti, lei invece armeggió con i bottoni della sua camicia e poi gliela levó quasi strappandolaOrmai anche l'ultima barriera che li divideva era crollata insieme ai loro problemi: sentirsi di nuovo vicini, senza pensieri come da ragazzi riaccese in loro una magia che da tempo si era spenta o che non era mai esistita e la rabbia piano piano svaní insieme ai dubbi e alle paure All'alba si addormentarono insieme uno fra le braccia dell'altro come la prima volta: e quella notte tutto fu perfetto!Quando riaprí gli occhi alle 12 Lilia si rese conto subito che qualcosa non quadrava: cercò fra le coperte ma le trovò vuote e il panico la invaseSul comodino vide un'abbondante colazione e un biglietto ripiegato in otto parti dentro la tazza che subito afferrò per leggere


Amore mio, sta mattina volevo svegliarti io con la colazione a letto ma ho preferito lasciarti dormireLa stanza è prenotata ancora per tutto il giorno anche se io purtroppo sono dovuto andare via in fretta: casini sul lavoro!Non so che piega prenderanno le cose ma volevo solo dirti che in Giappone non ho relazioni con nessun'altra donna, che non ho mai avuto intenzione che Adele e Natalie partissero con me lasciandoti qui da sola e che sta notte è stata la più bella della mia vita!Sei l'unica per me, ti amo!Tuo MarcoP.s: Sara, la cameriera di ieri, passerà per controllare il radiatore che ogni tanto fa i capricci, meno male che non è venuta di notte!Non essere gelosa di lei perché non ne hai motivo


Lilia rise e poi corse ad abbuffarsi: stranamente non temeva ciò che sarebbe successo, anche se aveva lasciato per una notte intera le sue figlie da Greta non si sentiva in colpa, anche se forse le aveva fatte preoccupare un po'-Ben svegliata Lilia!- disse sua madre al telefono-Mamma...ecco...--È tutto ok?-Lilia si stupì di quella tranquillità: in fondo le aveva lasciato a dormire le sue figlie tutta la notte senza dare segni di vita, avrebbe dovuto sentirsi in ansia o preoccupata-Io...non volevo lasciarti Natalie e Adele tutta la notte...non avevo idea che le cose avrebbero preso questa piega...scusa--Vi siete riconciliati?--Penso...di Sì-Dopo un lungo silenzio Greta le rispose più raggiante che mai -Bene! Lo immaginavo che saresti rimasta tutta la notte per chiarirvi meglio i dubbi, non sai quanto sono felice per te-Lilia balbettó qualcosa di incomprensibile con le guance in fiamme ma sua madre la interruppe -Le bambine stanno bene, Natalie ha accompagnato Adele a scuola, ha detto di dirti che si farà viva nel pomeriggio--Oh...bene...ha detto altro?--mmh...mi sembra di no! Ah a proposito, è passato Marco 10 minuti fa-Il suo volto divenne di nuovo paonazzo -A sí? E...--È passato solo a salutarmi, così intanto ha portato via almeno metà della mia scorta di meringhe- Lilia aggrottó la fronte -Ma...ti ha detto qualcosa di importante?-Greta rise -Ha detto qualcosa tipo...mi piace quando Lilia è furiosa, hai fatto bene a mandarla da me- Anche lei rise e poi mise giù il telefono: tutto piano piano si stava ridimensionando!


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