La prima uscita dall'ospedale fu un vero e proprio miracolo, Arianna riuscì a convincere i medici che un giorno a contatto con la realtà l'avrebbe aiutata più di ogni altra cura, quindi dopo mille raccomandazioni acconsentirono a concederle un giorno per rivedere casaEster era al colmo della gioia, per giorni si era allenata a camminare sempre più a lungo e il solo pensiero che finalmente avrebbe indossato di nuovo le sue amate dottor Martins impellicciate non le sembrava veroUscita dall'ospedale rimase immobile, respiró a pieni polmoni l'aria pura della neve e per poco non perse l'equilibrio dall'emozione, non era ancora abitanta al freddo di Dicembre così Arianna la venne a prendere in macchina Entrando nel soggiorno di casa quegli odori così familiari la stordirono e il cuore iniziò a battere forte: la cera per i pavimenti, il detersivo alla ciliegia, il legno intagliato...In quel momento un'innata timidezza le bloccò i pensieri, come se quell'odore di casa non le appartenesse più; così per un tempo indefinito restò impalata sulla porta a contemplare quel mondo: come un'estraneaArianna le fece cenno di avvicinarsi e finalmente mosse i piedi dallo zerbino ed avanzó verso la sua stanza cercando di non pensare alla vergogna: infondo era stupido! erano passati più di quattro mesi ma quella restava sempre la sua casaEster si portò una mano alla bocca ma non pianse, con cautela entrò nella sua camera e chiuse la porta: tutto era perfettamente ordinato, le bambole lustrate sul letto, il pavimento pulito, non un filo di polvere sulle mensole...Aprì la finestra per far entrare la luce, poi guardò nei cassetti e tutto era al suo posto, esattamente come l'aveva lasciato: i vestiti piegati e impilati per bene, la bianchieria pulita disposta a file di tre, gli abiti coperti da un sottile velo di plastica appesi all'armadio... sua madre aveva lasciato tutto perfettamente a posto per lei!Gli occhi le si inumidirono ma cercò di resistere: si lasciò cadere sul letto così com'era e iniziò a fissare il soffitto color rosa confetto: in quel momento si rese conto che Arianna avrebbe aspettato anche anni...ma sicuramente non l'avrebbe mai dimenticata in quell'ospedale, perché contava ancora qualcosa per la sua famiglia!-Ester È pronto vieni a mangiare!-Che bellezza risentirla, quella voce insopportabile che mesi prima la disturbava durante i compiti, ora invece era la musica più bella del mondo: il richiamo di sua madre-Christian non viene? Perché non è in casa?- chiese sedendosi a tavola, Arianna non rispose, si incupí per un'attimo -Si sta allenando intensamente, ormai ha ripreso nuoto agonistico e in più fra tre giorni partirà per la nuova missione...quindi deve essere in forma perfetta-Ester sentì una leggera ansia invaderle il cuore, guardó sua madre e chiese -Ma...potrebbe non tornare più?- Arianna scoló la pasta, la condí e riempì il piatto della figlia, si voltò e disse guardandola negli -Certo che tornerà!-Ester rimase a fissare il suo piatto senza sfiorarlo, poi alzò gli occhi e vide sua madre sedersi di fronte a lei, così azzardó con un filo di voce -Papà però non è tornato- Arianna posò la forchetta, levó il tovagliolo e la fissò con sguardo di dolce fuoco -Per te cosa ha significato veramente il sacrificio di tuo padre?-Ester si accilió: che senso aveva una domanda del genere? In effetti non ci aveva mai pensato-Mio marito- continuò Arianna -È stato un'eroe e si è sacrificato per il suo paese, e di conseguenza anche per la sua famiglia. La mafia l'ha ucciso e questo è orribile ma io sono contenta di non averlo ostacolato, se tornassi indietro farei lo stesso, anche se mi è costato un caro prezzo-Ester percepí ciò che voleva intendere ma sua madre la anticipò -Christian lo sa, lo ha sempre saputo e per questo non vuole essere da meno di lui. Credi che non lo sappia io quanto stia soffrendo? È stato ad un passo dalla morte nella scorsa missione, e non ci sono garanzie che sopravviva a questa, ma io lo ammiro e lo sosterrò per sempre: voglio che sia fiero del suo operato, come lo era suo padre-Ester si mise a piangere allora Arianna la prese fra le braccia: non voleva essere brusca con lei, non voleva risponderle male -Però è così ingiusto...- disse la figlia fra le lacrime -Non l'ho visto per quattro mesi e ora...non voglio perderlo!--Sshh- sua madre la bació sulla guancia e poi sospirò contro la sua fronte -In fondo è anche una sua scelta e noi dobbiamo rispettarla-Fu allora che Ester si rese conto veramente di ciò che stava passando Natalie, così tirò su col naso ma non rispose: in quel momento non riusciva a pensare a nulla, era troppo confusaPassato il pranzo si offrì di lavare i piatti, come premio Arianna le risollevó il morale -Ti va se oggi pomeriggio ti accompagno a danza?-Lei sgranó gli occhi e lasciò cadere i guanti per terra, si fiondó su sua madre e l'abbracció più forte che mai: era incredibile, avrebbe ripreso la sua passione! Quasi non ci credeva
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Prima e dopo l'amore
RomanceNatalie e Christian: lei bella ma non sa di esserlo, lui un ragazzo chiuso e introverso che vuole salvare il mondo La storia di Vite infinite che non muoiono mai, perché in fondo dopo tutte le difficoltà rimaniamo sempre noi, sia prima che dopo l'a...