-perché cazzo mi stai evitando?-Natalie lo strattonó per un braccio, Luca si fermò davanti a lei senza riuscire a guardarla in faccia, poi si liberò dalla sua stretta e la sorpassó proseguendo per la sua strada.Natalie si girò e gli urlò contro -hai paura di dirmi cos'è successo ad Alice?- lui si fermò dinuovo e si voltò verso di lei.Prima all'entrata, poi nei corridoi e infine nel cortile...l'aveva incrociata parecchie volte nel corso della mattinata, ma ancora non era riuscito a guardarla negli occhi. Da quando Alice l'aveva lasciato ormai faceva sempre lo stesso sogno: era in mezzo alla folla in un giorno di festa e la scorgeva bella e sorridente mentre attraversava la strada col suo mocciosetto fra le braccia, accompagnata da un'altro-Che cosa vuoi?- chiese Luca più freddo del ghiaccio, Natalie si avvicinò e gli disse dolcemente -Ti prego dimmi che cosa è successo ad Alice!-Lui si accese una sigaretta e iniziò a boccheggiare con aria incurante -perché lo vuoi sapere?--per capire--ma io non so nulla--non è vero! Sennò non mi avresti ignorato oggi--io e Alice non abbiamo più nulla da dirci: ci siamo lasciati-Natalie lo fissò incredula -davvero non ti importa più nulla di lei?-Lui buttò la sigaretta, poi sospirò forte guardandola cadere e spegnersi per terra ma non rispose, Natalie aspettó senza scomporsi, alla fine lui sbuffó e risorse -per me nulla era serio fra noi, lei mi piaceva più come cagnolino che come ragazza. Da un anno mi era sempre stata fedele ma non mi ero mai chiesto perché lo facesse, infondo io la tradivo sempre. Ma quando quel pomeriggio mi ha detto che mi amava e che aspettava un bambino io non sono riuscito ad accettarlo e le ho fatto scegliere: ero sicuro che avrebbe scelto me al moccioso.Invece lei ha scelto di non abortire e mi ha lasciato...da quel giorno non faccio altro che pensare a lei, col suo bambino, insieme ad un'altro mentre è felice: io non potrei mai essere un buon padre, e non potrei mai renderla veramente felice, non ne sono capace-Natalie ascoltava tutte quelle informazioni e le assimilava come pastiglie, alla fine sbiancó e riuscì solo a dire in preda alla rabbia -ma come hai potuto...- Luca si girò e aggrottó le sopracciglia, lei allora gli diede uno schiaffo forte sulla guancia e urlò -COME HAI POTUTO DIRLE UNA COSA DEL GENERE? HAI IDEA DI COME POSSA ESSERSI SENTITA? PER TE I SENTIMENTI DEGLI ALTRI SONO SOLO DEI GIOCHINI?-per un minuto intero quelle parole gli rimbombarono nella testa fino a lacerargli la mente, lui però non reagì e si fissò i piedi: Natalie aveva ragione si era comportato da vero stronzo con Alice, tuttavia non voleva ammetterlo a se stesso.-Io ho fatto solo ciò che ritenevo giusto--e ti sembra giusto abbandonare una ragazza dopo averla messa incinta?-La rabbia era talmente feroce che quasi non riusciva a controllarsi: per lei era inconcepibile una cosa di questo genere, non poteva essere vero!-per me non era un giocattolo- disse per cercare di difendersi, senza staccare gli occhi dalla strada -Alice per me era davvero importante, e me ne sono reso conto solo ora che mi ha lasciato, ma ho avuto paura: io non ho mai conosciuto mio padre e non ho idea di come possa essere crescere un bambino a 16 anni-Natalie si calmó e si avvicinò un po' a lui per evitare che gli altri la sentissero -e per questo tu non provi neanche a combattere? se ami davvero Alice dovresti rinunciare a un po' del tuo io per lei e accettare questo bambino che infondo è anche tuo-In quel momento suonò la campana e il loro discorso dovette terminare lì ma Luca non era ancora convinto delle sue parole: si sentiva confuso, più confuso di prima.Forse era un bene che Alice l'avesse lasciato così non avrebbe più sofferto e sarebbe finalmente stata felice con qualcun'altro.Quel pensiero gli bruciò la pelle e Luca fu costretto a tagliare l'ora per fumarsi un'altra sigaretta e calmarsi da tutti quei pensieri oscuri.All'uscita da scuola Christian era in piedi appoggiato alla moto dall'altro lato della strada: quando Natalie lo avvistó fra la folla lo chiamò a gran voce, lui scostó gli occhi dal quaderno che aveva in mano e sfoderó un sorriso raggiante e bellissimo: un vero segno di felicità
Per un attimo Natalie ne rimase abbagliata: per la prima volta si era resa conto di quanto fosse simile a Ester, come se si fosse finalmente accorta che quell'angelo che era addormentato vicino alla sua bellissima amica era anche vicino a quel ragazzo così chiuso,misteriososo, impassibile ma insolitamente...carino.La casa di Alice era un po' in periferia e il viaggio durò circa un quarto d'ora: l'autunno rendeva l'aria più fredda e tagliente a quella velocità in moto e Natalie ricordò quella sera ancora estiva in cui Zero l'aveva accompagnata a casa dopo essere andati a vedere dove lavorava: le venne da piangere.Dopo la sera in cui era scappata da lui non aveva avuto più sue notizie, come se il mattino dopo si fosse svegliato e avesse completamente dimenticato di averla incontrata e di averla quasi stuprata, ma era meglio così preferiva non rivederlo più, quella notte in discoteca aveva avuto seriamente paura e per questo non voleva più rivederlo:ormai doveva completamente dimenticarsi di lui.
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Prima e dopo l'amore
عاطفيةNatalie e Christian: lei bella ma non sa di esserlo, lui un ragazzo chiuso e introverso che vuole salvare il mondo La storia di Vite infinite che non muoiono mai, perché in fondo dopo tutte le difficoltà rimaniamo sempre noi, sia prima che dopo l'a...