I Cinque Tesori dell'Occulto

47 3 4
                                    


Il cielo d'argento osservò dalla tribuna d'onore la meravigliosa città di Venezia.

L'aria secca e tesa già aveva istruito i Collezionisti e gli Antichisti sui pericoli imminenti dei poteri dei Cinque Tesori dell'Occulto.

Ignara dello scadere della pace, la gente camminava frenetica, si perdeva lungo le strette e colorate calli di Venezia, ammirava i possenti palazzi d'epoca e immortalava dietro costosi obiettivi una città che ancora sapeva come far parlare di sé.

I sensi di Namjoon non erano mai stati così vivi: dopo il Celadon di Goryeo, aveva provato diverse esperienze sensoriali in presenza di particolari manufatti e in special modo sentiva ancora un brivido di terrore lungo la schiena al solo pensiero della porta della Cripta.

Accanto ad Annalena quegli stessi sensi erano attivi e capaci di fargli accapponare la pelle.

Sulla sua schiena, infatti, vi era lo sfregio con cui era stata punita per aver tentato di modificare le premonizioni di sventura descritte dalla benedizione di Hecate.

Oltre a lei, vi erano anche i Cinque Tesori dell'Occulto, ora in mano agli Anti Collezionisti e a suo nonno, a renderlo nervoso e i problemi erano aumentati così come il pericolo.

«D'accordo: siamo giunti a Venezia, che cosa facciamo?» scrollò le spalle il Rettore.

Il lungo cappotto beige si aprì di poco rivelando un dolcevita nero e in apparenza leggero, nonostante l'aria non fosse abbastanza calda; i pantaloni sembravano essere stati cucini sulla pelle del ragazzo perché mostrano senza alcuna vergogna le lunghe gambe toniche. Lentamente le dita sottili si apprestarono a indagare nella tasca interna della giacca alla ricerca del Loomis-phone.

"No, mio nonno è un nemico del Museo. Questo non mi servirà adesso..."

«Rintracciamo gli Antichisti di Venezia.» fu la risposta di Seokjin al suo fianco.

Come sempre, il ragazzo era stata la sua scelta migliore sia come partner durante il lavoro che come compagno.

«So io dove trovarli.»

«Annalena-ssi...» mormorò Namjoon.

Anche nei suoi occhi vi era la stessa preoccupazione e gli stessi pensieri; il Rettore e la Rettrice della Domus Mirabilium parevano più simili di quanto non ammettessero.

I due ragazzi ancora tentavano di lottare disperatamente per cercare di salvare le persone a loro tanto amate sebbene ci fossero dei momenti in cui la fiducia smarriva la strada.

«Sto bene. Seguitemi.» 

Annalena scosse la folta chioma castana.

Il gruppo non perse tempo, si mosse nel cuore di Venezia e qualche volta era stato capace di catturare l'interesse delle persone: la loro presenza, infatti, era così forte che poteva attrarre facilmente chiunque.

Dopo una lunga camminata, ecco che la scuola degli Antichisti si palesò in tutto lo splendore di un antico palazzo in stile veneziano: grandi vetrate lucide, mura corrose dall'acqua salmastra del canaletto ed eleganti balaustre di marmo.

Nessun curioso era in grado di poter vedere al suo interno né un altro collaboratore del mondo del Museo, ma Annalena Vianello per la prima volta acconsentì ai giovani Collezionisti di entrare all'interno della Bibliothèque d'Époque.

La loro meraviglia si estese all'interno: la ricchezza di quella scuola era data dalla sua eleganza, dai numerosi quadri e dalle statue che a ogni angolo arricchivano i corridoi e le sale più importanti.

Museo 6 (BTS fanfic)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora