Ava

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<< non mi istigare. Sai che posso fare molto di più>> dice lui.
Sto dicendo che non sto godendo per non far alterare il suo ego. In realtà con Dennis non godo per niente. L'ultima volta che ho avuto un orgasmo è stato proprio 3 anni fa con Carl.
Esce da dentro di me e mi prende per i fianchi e mi posiziona sopra di lui.
<< ora ti faccio vedere io se godi o no>> dice lui.
Inizia a strusciare il suo pene sopra la mia vagina stimolando il mio clitoride.
<< quanto mi sei mancata>> dice lui entrando dentro di me e venendomi più volte.
<< ora stai godendo?>> dice guardandomi negli occhi
<< Cazzo... tantissimo... Dennis non mi ha mai fatto godere Carl>> dico
<< lo sapevo>> dice lui compiaciuto.
Dopo aver finito di fare l'amore ci addormentiamo insieme.

Il giorno dopo
<<buongiorno>> dice Carl guardandomi in faccia
<< buongiorno>> dico
<< devo andare a casa>> dico
<< Ryan sta ancora dormendo>> dice Carl
<< non importa. Lo prendo in braccio e vado>> dico
<< perché stai facendo così? Ti sei pentita per stanotte??> dice lui.
<< non mi sono pentita. Ma non possiamo stare insieme>> dico
<< non voglio stare insieme a te. Ti stai facendo i film mentali Ava. Ti dico solo che il bambino sta dormendo>> dice lui.
<< aspetterò solo che mio figlio si svegli e poi vado via>> dico vestendomi velocemente.
<< ti vuoi calmare?>> dice lui prendendomi dal braccio.
<< no non mi calmo. Stiamo rifacendo lo stesso sbaglio di 3 anni fa>> dico.
<< quindi aver concepito Ryan per te è uno sbaglio?>> dice
<< non ho mai detto questo. Ryan è la cosa più bella che mi hai donato. Ma tu lo odi. Non puoi vedere nostro figlio. Tuo figlio. Come puoi essere così?>> dico piangendo.
<< se l'avessi odiato, ieri l'avrei lasciato da solo a Central Park, non lo avrei fatto mangiare e non sarebbe a casa mia>> dice lui.
<< il bambino ha bisogno di un padre , ha bisogno che tu lo ami>> dico.
<< non posso Ava. Non ho mai avuto un modello di padre da seguire. Con i miei figli ho sbagliato, sai bene che non sono stato presente>> dice.
<< lo so benissimo. Ma puoi cambiare, puoi farlo per i tuoi figli. Loro ti vogliono bene>> dico.
So bene i problemi paterni che ha avuto, ma questo non toglie il fatto che lui può cambiare, deve farlo per i propri figli.
<< non posso cambiare. Sono così da anni>> dice lui.
<< vorrei riuscire a stare con te. Ad avere una famiglia con te, ma se non cambi non possiamo farlo>> dico.
<< allora non facciamolo. Non posso cambiare ti ho detto>> dice lui.
<< pensavo fossi cambiato in questi anni, invece mi sbagliavo. Sei rimasto il solito tiranno>> dico io.
<< hai sbagliato a pensare ciò. Hai sbagliato pure a fare un figlio con me>> dice lui offendendomi.
<< cosa dovevo fare? Abortire? Io volevo un figlio da te e tu questo lo sai benissimo>> dico
<< anche io lo volevo, ne avevamo parlato se ricordi. Ma ora che c'è mi pento di averlo detto.... Quando ho detto di volerlo non ero in me>> dice ferendomi un'altra volta.
<< Ryan è stato un sbaglio che c'è stato tra noi due>> dice sempre lui.
<< puoi dire qualsiasi cosa, che sono una puttana, che mi odi, ma non ti permettere a dire che nostro figlio è stato uno sbaglio, perché tu non sai com'è averlo intorno. Quando sto male è lui con il suo sorriso a farmi stare bene, quando mi guarda con i suoi occhi blu proprio come i tuoi io rivedo te in lui, e non puoi capire quanto sono stata male in questi 3 anni poiché guardando Ryan io vedevo te>> dico piangendo.
<< Carl>> dice Ryan svegliandosi.
Ryan non sa che io sono qui e ovviamente ha chiamato Carl.
Carl va da Ryan, lo prende in braccio e lo porta in soggiorno.
<< Mammaaaa>> dice Ryan allungando le braccio volendo venire in braccio con me.
<< amore mio. Mi sei mancato tantissimo>> dico dandogli tanti baci.
<< sono stato con Carl>> dice lui
<< hai fatto il bravo?>> dico io
<< si>> dice Ryan
<< voglio stare ancora con Carl. È divertente>> dice Ryan
<< no amore. Carl deve lavorare e noi dobbiamo andare a casa perché tra poco inizierà a piovere fortissimo>> dico.
<< ciao Carl>> dice Ryan abbracciandolo alla gamba.
<< ciao ometto>> dice Carl prendendolo in braccio

Siamo tornati a casa e ha iniziato a piovere fortissimo. Siamo nel mese di novembre e amo questo periodo a New York.
<< com'è andata amore?>> dice mia mamma
<< abbiamo fatto l'amore>> dico di punto in bianco.
<< siete stati attenti?>> dice mia mamma.
<< no. Eravamo presi dal momento. Ma per una notte non succederà nulla>> dico.

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