Ava

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Due mesi fa ho confessato a Carl di essere il papà di Ryan e per questo mi ha sbattuta fuori dal suo ufficio dicendomi di non voler sapere niente di Ryan. Il mio cuore si è spezzato in quel preciso momento. Come può dire questo di suo figlio? Come può farlo? Pensavo fosse cambiato, ma a quanto pare in peggio, perché anni fa non avrebbe mai detto queste parole a suo figlio.
<< mamma>> dice Ryan svegliandosi.
Mi alzo dal letto e mi precipito nella sua cameretta.
<< buongiorno amore mio>> dico prendendolo dalla culla e dandogli un bacio.
Lo metto e una volta dato in latte lo lascio guardare i cartoni per poi andare in bagno a lavarmi per portarlo all'asilo.
<<amore della mamma finisci di bere il latte, devo vestirti>> dico.
Lui se la ride e inizia a correre per tutta la casa con il suo biberon in mano.
<< eccoti. Non puoi fuggire dalla mamma>> dico ridendo per poi prenderlo in braccio.
Vorrei che Carl vedesse la risata di Ryan, è così travolgente che quasi mi fa dimenticare ogni mio pensiero.
Sono due mesi che non vedo Carl, due mesi di speranze che lui potesse scrivermi per sapere del bambino, invece nulla, ma infondo lo sapevo.
<< amore siamo arrivati>> dico scendendo dalla macchina e prendendo Ryan dal seggiolino.
<<mi raccomando fai il bravo>> dico dandogli un bacino.
Dopo aver lasciato Ryan all'asilo vado al bar a fare colazione insieme alla mia mia migliore amica Lucy.
<< buongiorno tesoro>> dico arrivando al Bar e salutandola.
<< Ei>> dice lei sorridendo.
<< come va? Lui ti ha chiamata?>> dice Lucy riferendosi a Carl.
<< no. Non gli importa del figlio>> dico
<< tu sei la mamma migliore che un bambino potrebbe avere, ti sei fatta in quattro per lui e quando hai partorito eri sola>> dice lei.
<< lo so. E sai bene quanto avrei voluto Carl in quel momento, forse ho sbagliato fin dal principio a non dirgli della gravidanza>> dico
<<avete sbagliato entrambi. Ma io questo l'ho sempre detto. Tu hai sbagliato a non dire della gravidanza e lui ha sbagliato a cancellarti in quel modo dalla sua vita chiamandoti puttana>> dice Lucy.
<< non so più che cosa pensare... ho cercato di fare del meglio per Ryan, sai che non sapevo nemmeno cambiare un pannolino, ma quando è nato sono rinata anche io>> dico.
<< con Dennis?>> dice Lucy
<< ho deciso di intraprendere con lui una relazione. Spero vada bene>> dico.
Dennis è un bravo ragazzo e vuole bene anche a Ryan. Spero che con lui possa andare bene.
Dopo aver finito di fare colazione saluto Lucy e vado a casa di Dennis.
<< Ei ciao>> dico io entrando a casa sua.
<< come stai?>> dice lui dandomi un bacio.
<< sto bene>> dico io.
<< ho tanta voglia di te piccola>> dice lui prendendomi in braccio e portandomi a letto.
In questo momento sto solo pensando a Carl. È brutto da dirlo, non voglio far soffrire Dennis ma non riesco a togliermelo dalla testa.
Mi appoggia sul letto e non riesce a togliermi i pantaloni.
<< dai faccio io>> dico.
Ad essere sincera io non ho proprio voglia di lui. Non riesce nemmeno a togliermi i pantaloni e ho dovuto farlo io.
Resto senza mutande e lui si toglie le mutande e rimane nudo. Quasi scoppio a ridere vedendo la grandezza del suo pene. Non voglio giudicare o altro ma è piccolo.
Resta nudo pure lui e si posiziona davanti a me.
<< il preservativo>> dico.
<< non vuoi farlo senza?>> dice lui
<< no Dennis>> dico.
Così lui si mette il preservativo ed entra dentro di me.
Non provo nulla, ne piacere e ne altro. Sta godendo soltanto lui mentre io faccio finta di gemere per non metterlo in imbarazzo.
Squilla il telefono e Dennis esce da dentro di me.
<< pronto>> dico.
<< salve. Sono la maestra di Ryan. Suo figlio è scomparso e non si trova>> dice.
<< cosa sta dicendo?>> dico in preda al panico.
Spengo il telefono e mi vesto immediatamente.
<< che è successo?>> mi domanda Dennis.
<< Ryan è scomparso>> dico.
<< andiamo>> dice lui mettendosi le scarpe e aprendo la porta di casa.
Arrivo di corsa all'asilo e ci sono tutte le maestre riunite.
<< dov'è mio figlio?>> dico io piangendo.
<< Ryan amore della mamma. Vuoi giocare a nascondino?>> dico con le lacrime agli occhi.
<< Ryan>> dico urlando.
<< qui non c'è. Stava giocando con gli altri bambini>> dice la maestra.
Esco dall'asilo e continua ad urlare il suo nome. Non può essere andato così lontano.
<< stai tranquilla che tuo figlio starà bene>> dice Dennis
<< non posso stare tranquilla. Ha solo 3 anni>> dico
Chiedo in giro se hanno visto Ryan. Nessuno ha visto niente. New York è una città immensa e per un bambino di 3 anni lo è di più.
Dopo ore di disperazione ancora non l'ho trovato.
Arrivo a casa mia piangendo e buttandomi tra le braccia di mia madre.
<< Ryan è scomparso mamma. Non c'è>> dico
<< cosa dici?>> dice mia mamma.
<< mamma se gli succede qualcosa?>> dico piangendo
<< perché non provi a chiamare Carl? Lui avrà sicuramente molti contatti in città>> dice
<< lui non vuole sapere nulla di Ryan>> dico arrabbiata.
<< lo so amore. Ma fallo per Ryan. Carl ti aiuterà vedrai>> dice Mia mamma.
In effetti ha ragione. Carl ha contatti per la città che troveranno sicuramente il mio bambino.
Mettendo l'orgoglio da parte prendo il telefono e chiamo Carl.
<< Ei. Ti disturbo?>> dico
<< dimmi>> dice lui.
<< Ryan è scomparso>> dico io piangendo
<< cosa vuoi da me?>> dice lui.
Cerco di passare sopra questa risposta solo per il bene di mio figlio.
<< potresti cercarlo?>> dico
<< dovrei cercare tuo figlio?>> dice lui.
<< è anche tuo>> dico iniziando ad arrabbiarmi.
<< ora è anche mio? Cerca da sola quel bambino. Addio>> dice chiudendomi il telefono in faccia.
Mi butto a letto e inizio a cadere in un pianto disperato.
Come può essere immune a suo figlio? Come può farlo?

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