Ava

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3 anni dopo
Sono passati 3 anni da quando non ho più notizie di Carl. I primi tempi sono stati duri, non mangiavo più e sono stata in camera mia per tanti giorni senza lavarmi.
Sono stata costretta ad alzarmi perché avevo delle continue nausee e forti mal di testa.
I miei genitori hanno saputo della relazione che c'è stata tra me e Carl e non sono stati contenti di aver saputo come mi ha trattata.
Dopo le mie continue nausee decisi di fare un test di gravidanza il quale è risultato positivo. Non potevo crederci, anzi, non volevo crederci, avevo in grembo il frutto dell'amore che c'è stato tra me e Carl, anche se per lui non è mai stato amore ma per me si.
Quando ho scoperto di aspettare il mio primo bambino mi misi a piangere, avevo troppa paura e non sapevo cosa fare.
I mesi passavano e intanto dentro di me cresceva il mio bambino. I miei genitori per fortuna hanno accettato subito la gravidanza e mi sono stati accanto.
Il sesso del bambino non si è visto fino alla nascita, avvenuta il 2 maggio.
Ricordo bene quel giorno e non potrei mai dimenticarlo.
Ero nel mio letto e stavo guardando un film romantico e piangevo come una dannata pensando a Carl, quella sera avevo dei piccoli dolori ma nulla di forte.
Alle 23:48 di sera del 1 maggio i dolori erano sempre molto più forti, per alleviargli mi alzai dal letto ma appena misi piede per terra ho sentito un liquido caldo scorrere tra le mie gambe, avevo rotto le acque.
Ero molto calma nonostante fosse il mio primo parto.
Chiamai i miei genitori che mi portarono subito in ospedale. Arrivata in ospedale mi ricoverarono e dovetti aspettare l'inizio delle contrazioni da parto, avvenute il giorno dopo del 2 maggio.
I dolori erano così forti che mi misi a piangere quella mattina. Non avevo più forza per spingere e volevo mollare tutto, ma capì che non potevo farlo perché dentro di me c'era il mio bambino e non vedevo l'ora di conoscerlo.
In quel momento avrei tanto voluto che ci fosse Carl, mi avrebbe incoraggiata a spingere e a non mollare, ma purtroppo non c'era, non era lì.
Dopo tante spinte e tante lacrime alle 13:06 del pomeriggio sentì un pianto molto dolce, fu musica per le mie orecchie. Il mio primo pensiero fu stato se stesse bene.
<< sta bene?>> chiesi preoccupata.
<< sta benissimo, è un bellissimo bambino complimenti>> disse l'ostetrica.
Sorrisi e appena me lo mise sul mio petto smise di piangere. Per un momento ci guardammo negli occhi e iniziai a baciarlo come non ci fosse un domani.
<< il mio bambino>> dissi piangendo come una fontana.
Oggi il mio bambino ha 3 anni e si chiama Ryan.

Somiglia molto al papà e ogni giorno mi chiede quando potrà conoscere il padre

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Somiglia molto al papà e ogni giorno mi chiede quando potrà conoscere il padre. Io non so mai cosa rispondere e mi odio perché mento a mio figlio.
<< tesoro guarda il giornale>> dice Mia mamma preoccupata.
Lo prendo tra le mani e vedo una foto di Carl in primo piano.
<< COSA?>> dico urlando.
<< non può essere, non può fare questo>> dico.
<< che succede tesoro?>> dice mio padre arrivando dall'altra stanza con in braccio Ryan
<< Carl si è trasferito a New York>> dico incredula.
<< se vedrà Ryan? Lui è uguale a Carl>> dico
<< tesoro stai tranquilla>> dice mia mamma abbracciandomi.
Prendo Ryan in braccio e lo porto nel bagno per fare il bagnetto.
<< mamma posso prendere le macchinine?>> mi chiede con i suoi occhi dolci.
<< si amore vai>> dico sorridendogli.
Ho appena messo Ryan nella vasca da bagno e gli sto lavando i capelli.
<< mamma dopo andiamo a zero gravity?>> mi chiede Ryan
<< amore ora vediamo ok?>> dico.
Non posso permettere che Carl veda il bambino, e non voglio vederlo nemmeno a Carl dopo il male che mi ha causato.
<< ti prego mamma>> chiede insistentemente Ryan.
<< amore, ti ho detto che non lo so>> dico asciugandogli i capelli.
<< mammaaa>> dice Ryan piangendo.
<< che c'è amore?>> dico preoccupata
<< ho rotto la macchinina>> dice singhiozzando.
<< amore non fa niente. La mamma te ne comprerà altre>> dico.
<< ma io voglio quella. È la mia preferita>> dice.
<< lo so amore. Ma te ne comprerò un'altra più bella ok? E se mi prometti che non piangi andiamo a zero gravity ok?>> dico.
Lui si asciuga le lacrime e mi fa un cenno con la testa.
<< ora finisco di vestirti e poi usciamo>> dico.
Dopo averlo vestito mi sistemo il trucco metto Ryan nel passeggino.
<< mamma noi usciamo>> dico.
<< ok amore>> dice mia mamma sorridendomi.
Durante il tragitto da casa a zero gravity spero di non incontrare Carl.
Siamo arrivati a Zero gravity e Ryan sembra essersi dimenticato della sua macchina.
<< ciao ometto>> dice Dennis, un ragazzo che sta alla cassa. Ormai sono mesi che veniamo a zero gravity e ho fatto amicizia con Dennis.
<< divertitevi>> dice.
Ryan si toglie le scarpe e inizia ad andare sui tappeti elastici divertendosi tantissimo.
<< amore aspettami>> dico andando anche io.
Inizio a saltare insieme a lui per poi buttarmi di schiena e sentendo il peso di Ryan sul mio petto.
<< ahh amore piano o rompersi la mamma>> dico ridendo.
Sono passate 2 ore e Ryan si è appena addormentato, così lo metto sul passeggino per dirigermi all'uscita.
<< sta dormendo>> dice Dennis.
<< si. Era molto stanco, ora andiamo a casa>> dico.
<< senti, volevo chiederti se stasera ti andrebbe di uscire con me>> mi chiede Dennis.
Il suo invito mi coglie di sorpresa e non so cosa rispondere.
<< Dennis non me lo aspettavo>> dico.
<< so che sei impegnata con Ryan, ma se stasera vorrai uscire con me ne sarei tanto felice>> dice.
Voglio provare nuove cose, fare esperienze e perché no? Innamorarmi di nuovo.
<< ci sto>> dico senza pensarci su due volte.
<< davvero?>> dice lui.
<< si. A stasera>> dico.

Sono le 21:45 di sera, io e Dennis siamo a cena al ristorante e mi sto divertendo tantissimo.
<< c'è uno che ti sta fissando da quando siamo entrati>> mi fa notare Dennis.
<< come?>> dico io ridendo ancora per la battuta fatta da lui un minuto prima.
<< c'è uno che ti fissa>> dice.
Mi giro verso la persona che mi fissa e vedo dopo 3 anni l'uomo che mi ha fatto più male in assoluto. Li c'era Carl.
I miei occhi si iniziano a riempire di lacrime ed esco dal ristorante correndo.
<< cosa è successo? Chi era quello?>> mi domanda Dennis.
<< nessuno. Ti prego lasciami da sola. Voglio stare sola>> dico.
<< ok. Se hai bisogno di qualcosa chiama>> dice Dennis andando via.
Rimango fuori il ristorante per un po' piangendo, e dopo un po' sento la voce di Carl. Si siede accanto a me ma io mi alzo.
<< cosa se venuto a fare qui?>> dico io quasi urlando.
<< non urlare, c'è la gente che ti sta guardando>> dice.
<< non me ne frega nulla della gente Carl. Vattene da dove sei tornato>> dico arrabbiata lasciandolo li da solo.

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