sabato il giorno dopo

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ERMINA:Mi sveglio con il sole che filtra timidamente dalla finestra, la luce è soffusa ma abbastanza da farmi capire che la notte è ormai finita. Mi giro nel letto, cercando di rimettere insieme i pezzi di ieri sera. È sabato, almeno oggi non devo andare in ufficio, ma la mia mente continua a tornare su Blake. Sento ancora il suo sguardo addosso, la sua voce, il modo in cui mi ha trattato ieri sera.Certo, all'inizio mi sentivo in imbarazzo, come se non fossi all'altezza di quel mondo lussuoso che lui sembra abitare senza sforzo. Ma la verità è che mi sono lasciata trasportare, mi sono ritrovata a cena con lui in un ristorante elegante, seduta di fronte a un uomo che fino a poco fa era solo il mio capo... e ora? Mi scopro a pensare se mi vedrà diversamente da adesso in poi.Non posso fare a meno di sentirmi vulnerabile. È stato così gentile, ha ascoltato la mia storia, e non posso negare che in qualche modo mi ha fatto sentire... importante. Ma allo stesso tempo, non voglio sembrare un'opportunista. Non vorrei che pensasse che mi sono approfittata di lui solo per avere una cena o una serata diversa.Mi giro ancora nel letto, fissando il soffitto. La domanda che mi ronza in testa è: perché proprio io? Cosa ha visto in me? Non sono come quelle altre ragazze, le "oche" come le chiama lui. Non sono abituata a quel tipo di attenzione, soprattutto non da parte di un uomo come Blake.Poi mi torna in mente un momento preciso. Il modo in cui mi ha guardata quando siamo usciti dal ristorante, come se ci fosse qualcosa di più dietro ai suoi occhi. Ma forse mi sto solo illudendo.


Toc toc. Chi è a quest'ora? Apro la porta e vedo il proprietario dell'appartamento. 

"Signora non ha ancora pagato l'affitto è l'ultimo avvertimento!" dice il proprietario.

Ermina: "Si lo so lo pagherò entro questo mese glielo assicuro, non si preoccupi". chiudo la porta e mi rimetto sul divano con i pensieri rivolti a Blake. Quindi quella sera non abbiamo fatto sesso? Per fortuna! Chissà cosa sta facendo adesso poteri chiamarlo? Ma no che dico da Lunedi sarà il mio capo non mi devo permettere se non voglio perdere il lavoro. E comunque ora che ci penso non ho neanche il numero. 

Passo la mia giornata di sabato e domenica davanti la tv e con qualchè passeggiata nel mio distretto.

BLAKE:

Questa mattina mi sono svegliato abbastanza presto. Strano a dirlo ma non mi sveglio mai di sabato solo soprattutto nel mio attico nel Central Park. Ce sempre qualche tipa che mi porto nel mio appartamento da svago. 

Mi preparo un caffè mi metto la mia tuta e inizio a uscire, ho bisogno di fare una corsa. 

Mentre corro nel parco inizio a pensare ad Ermina. Chissà cosa starà facendo da sola. Forse dovrei chiamarla? Ma perchè penso ancora a lei? Ufff continuo a correre e a distrarmi in qualche modo. Finisco la mia corsa e mi siedo su una banchina. Mi vedo avvicinare una Donna molto attraente fisicamente che sta facendo jogging con il suo cagnolino, molto informa direi. Ma ha dei lineamenti che non mi piace. Però potrebbe essere una buona distrazione. "Posso sedermi" mi chiede. Non ci penso due volte che le dico subito di si. "Mi chiamo Selena, piacere" si presenta.

Blake: "Io sono Blake, sei di queste parti?"

Selena: "Abito nel distretto Queens" conosco quest'uomo, è Black Lockwood. Appena l'ho visto sono andata subito da lui a presentarmi. E un uomo molto ricco ma stronzo, io però spero di fare colpo e magari con le mie tattiche da buona e seria di donna potrei farlo cadere tra i miei piedi.

Blake: Però, per abitare nel distretto Queens deve stare abbastanza bene economicamente. "Di cosa di occupi?" le chiedo, mentre accarezzo il suo cane.

Selena: "Lavoro nell'agenzia pubblicitaria Manthea tu?"

Blake: Le racconto del mio lavoro e iniziamo a conversare. Ma dopo un bel "Dovrei andare adesso" le dico.

Selena: "Cena?" chiedo subito dopo che lui si è alzato per andare. 

Blake: mi ha chiesto "Cena"? Perchè no? Magari posso distrarmi! "Certo, perchè no?" Ci scambiamo i numeri e vado via.

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