serata

369 11 0
                                    

Blake: Siamo in macchina verso casa, guardo Ermina che guarda fuori il finestrino la pioggia che picchietta dai finestrini. Le prendo la mano. "Tesoro tutto bene?"

Ermina: "Si tutto bene Blake, sto benissimo, sono stata benissimo.  Grazie per questa giornata. Vedere te, tua madre, voi sembrate una famiglia felice e grazie a voi mi sono sentita accolta Blake mi sono sentita in famiglia ed è stato bello" Avrei voluto anch'io avere una famiglia una madre o un padre ma questa emozione mi è stata negata da quando sono nata e questo Fa male.

Blake: in questo momento vorrei stringerla a me. Non so cosa sia successo ai suoi genitori non glielo chiesto. So solo che era stata lasciata nell'orfanotrofio da piccola appena nata e questo deve essere frustrante per lei. Ma voglio sapere di più. "Ermina, cosa sai dei tuoi genitori biologici?"

Ermina: rimango Immobilie per la domanda che mi ha appena fatto Blake. Non so cosa rispondere perché non so un bel nulla. Mi era sempre stato negato e se chiedevo informazioni venivo punita severamente e dall'ora ho sempre paura di chiedere."Blake non saprei darti una risposta perché veramente non so nulla anche se vorrei solamente sapere se sono vivi o meno ma non ti posso dare una risposta, nell'orfanotrofio mi era stato proibito di chiedere e ogni volta che chiedevo venivo punita e rinchiusa in una stanza strettissima per ore. Infatti soffro di claustrofobia era un incubo." Gli ho appena confessato una cosa che non ho mai detto a nessuno ma perché non c'è mai stato nessuno a chiedermelo. "Blake io non ho nessuno sono sempre stata sola. Ti avevo già raccontato una volta che a 18 anni sono stata sbattuta dal orfanotrofio e mi sono ritrovata a vagare per le Strade. Perfavore chiudiamo l'argomento perché non c'è niente da dire Blake. Scusami!"

Blake: "scusami tu, non volevo entrare nell'argomento cosi delicato, ma pensavo che magari sfogarti ti avrebbe fatto bene." Le prendo la mano dolcemente e la bacio. Lei annuisce senza dire una parola e si gira e riguarda fuori dal finestrino. Sono mesi che la frequento. Ogni giorno sensazioni sempre diverse. "Ti va di rimanere da me questa sera?" Le chiedo.

Ermina: "vorrei essere onesta con te Blake, ho bisogno di stare sola è da sabato che non torno a casa mia, ti prego vorrei andare a casa mia." Noto dalla sua espressione che è deluso cosi lo tiro su di morale. "E poi signor Lockwood, ci vedremo al lavoro visto che non sono stata licenziata."

Blake: "ottima osservazione. Allora permettimi di venirti a prendere domani?"

Ermina: "Blake? Perfavore! Non insistere. Vengo domani al lavoro ma ci vengo sola, non venirmi a prendere. Apprezzo quello che vuoi fare per me ma non sono abituata a troppe attenzioni. Ti prego, vengo da sola al lavoro, non fare cosi perché potrebbe diventare un abitudine e routine. Per entrambi non va bene andrà a finire male."

Blake: "ma cosa stai dicendo? Io verrei da te ogni minuto che tu hai bisogno. Per me non sarà un abitudine ma un piacere Ermina. Non pensare questo di me."

Ermina "Blake, ti prego non continuare."

Blake: "Va bene mi arrendo." Arriviamo sotto casa sua e rimaniamo ancora 10 min in macchina a parlare e a baciarci. "Buona notte tesoro."

Ermina: "Buona notte Blake♥︎ e grazie di tutto. Ti amo♥︎"
Gli ho appena confessato di amarlo ma lui mi ha guardata e non ha ricambiato. Ma cosa mi è saltato in mente.

Blake: Mi ha appena detto TI AMO? e io come un coglione sono stato zitto a sorridergli? Ma quanto sono stupido. Non sono riuscito a confessare la stessa cosa. Ma cosa mi prende? Sono rimasto bloccato da questa frase.
Una volta congedato Ermina, arrivo a casa e cosi inizio a chiamare un mio amico fidato nonché un investigatore privato. "Ciao Jacke ho un lavoro per te." Gli racconto la storia e gli do tutti i dati personali e necessari di Ermina. Se lei non ha e non avrà accesso all'identità dei suoi genitori biologici io invece si. Cosi indagherò.

Due Mondi DiversiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora