❈ 𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟏𝟎 - 𝐓𝐖𝐈𝐍𝐊𝐋𝐄 𝐓𝐖𝐈𝐍𝐊𝐋𝐄 𝐋𝐈𝐓𝐓𝐋𝐄 𝐒𝐓𝐀𝐑

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Kyungmin non aveva la minima idea che Mingyu avesse cominciato a nutrire determinati dubbi e sospetti riguardo alla sua conversazione con le sue amiche e mai avrebbe potuto arrivare a pensarci visto che tutta quella piccola dinamica che si era cre...

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Kyungmin non aveva la minima idea che Mingyu avesse cominciato a nutrire determinati dubbi e sospetti riguardo alla sua conversazione con le sue amiche e mai avrebbe potuto arrivare a pensarci visto che tutta quella piccola dinamica che si era creata nel giro di pochi minuti era palesemente priva di senso o valore per lei.

Non poteva negare a se stessa, però, che Nicha e Yeoreum le avevano messo una bella pulce nell'orecchio con poche parole: entro pochi giorni sarebbe arrivato il Seollal, ovvero il Capodanno lunare e Kyungmin poteva ben immaginare che in realtà Jimin non aveva nessuno con cui festeggiare dato che, da come aveva capito, i suoi zii non erano molto propensi a farlo sentire parte integrante della famiglia.

Le dispiaceva moltissimo, lei stessa il giorno prima aveva dimostrato grande rammarico per una situazione famigliare così complessa e si sarebbe sentita anche in colpa a fare finta di niente quando in realtà sapeva del problema che riguardava Jimin: era consapevole di non potersi comportare come se non fosse successo niente perché sarebbe apparsa soltanto come un'ipocrita e maleducata, cosa che con Jimin non si poteva proprio permettere.

Era vero che il favore che le aveva fatto tempo prima a Jeju poteva sembrare aver perso valore, ma la giovane era pur sempre dell'idea che averle salvato la vita rendeva quel misero favore imprescrittibile, incapace di perdere importanza nel tempo, anche perché se Jimin non l'avesse tirata fuori da quel tugurio prima che ci fossero delle conseguenze peggiori, lei non avrebbe potuto tornare alla sua vita di una ragazza normale di Seoul.

Non poteva smettere di essergli grata.

Non poteva voltarsi dall'altra parte come se non fosse successo niente di rilevante.

Doveva essere riconoscente nei suoi confronti fino all'ultimo momento.

Prima di pensare a come rivolgere tale invito abbastanza importante, però, Kyungmin sapeva di avere un'altra gatta da pelare: quel giorno aveva il turno di notte in ospedale, quindi non avrebbe potuto rincasare, darsi una lavata, cenare con calma e infilarsi sotto le coperte come avrebbe desiderato tanto.

Di solito e paradossalmente era proprio la notte che venivano fuori i casi che necessitavano di più attenzione e dedizione al pronto soccorso: persone che arrivavano con ferite causate da incidenti d'auto, chi tornava da una serata parecchio movimentata e che non aveva saputo controllare il gomito, arrivando ad avere bisogno di qualche flebo per smaltire l'alcol e chi, invece, inaspettatamente si trovava al centro di incidenti più leggeri che necessitavano comunque di un controllo per stare più tranquilli.

Quel giorno Kyungmin aveva bevuto tre bicchieri di caffè proprio per riuscire ad essere sveglia e pimpante e svolgere il suo lavoro con la massima efficienza: alle perse sapeva che se non ci fosse stato niente da fare, avrebbe potuto visitare rapidamente la piccola Gaeul fino a quando non ci sarebbe stato del lavoro da svolgere.

Sarebbe stato un ottimo passatempo e soprattutto il modo migliore per conciliare il lavoro con la compagnia che voleva offrire alla piccola e gioiosa bambina.

❈𝐁𝐋𝐀𝐂𝐊 𝐒𝐖𝐀𝐍 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora