❈𝐁𝐋𝐀𝐂𝐊 𝐒𝐖𝐀𝐍 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]

❈ 𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟏𝟏 - 𝐋𝐈𝐓𝐓𝐋𝐄 𝐇𝐄𝐑𝐎

«Minmin però io volevo rimanere un po' di più.» disse Gaeul mentre si lasciava rimboccare le coperte da Kyungmin

«Ma se fino a poco fa eri d'accordo. Non si cambia idea così all'improvviso.» le disse la ragazza «Poi ti è stato fatto un enorme regalo stasera, quindi non puoi proprio lamentarti.» le disse

«Mh...sarà per la prossima volta allora. Adesso che fai?» chiese la bimba

«Scendo di sotto che...immagino Jimin sia rimasto.» mormorò la corvina, avendo fatto quella supposizione da sola

«Capito...» mormorò Gaeul «è molto simpatico.» si permise di commentare

«Oh...beh, Jimin è un bravo ragazzo.» disse Kyungmin

"Con la fedina penale quasi sporca, ma pur sempre bravo."

«È tuo amico da tanto tempo?»

«Ecco in realtà...da un pochino, quindi sì.» le rispose l'infermiera «Avanti, adesso dormi e riposati, che stasera hai fatto anche troppo.»

«Mh mh.» annuì Gaeul «Buona notte Minmin.» sussurrò

«Sogni d'oro.» le sussurrò la giovane, spegnendole la luce della stanza visto che sapeva che non avrebbe avuto paura dato che la luce del corridoio era ancora accesa

Una volta essersi assicurata di aver lasciato Gaeul tra le braccia di Morfeo, decise di scendere di nuovo le scale visto che aveva supposto che Jimin fosse rimasto lì: nella sua mente non era proprio passato il pensiero che il ragazzo fosse potuto tornare a casa data l'ora.

Quando Kyungmin arrivò al piano terra e percorse il corridoio per arrivare fino alla reception, vide il ragazzo guardarsi intorno, quasi come se stesse cercando di indovinare da quale direzione la corvina sarebbe provenuta.

Dopo essersi fatta coraggio, si avvicinò a lui per riprendere il discorso e, all'occorrenza, per riuscire ad ottenere maggiori dettagli sull'incidente di cui era stato sfortunatamente il protagonista.

«Hai fatto tutto?» gli chiese la ragazza, intendendo le pratiche per le dimissioni

«Sì.» disse lui, mostrando orgogliosamente i documenti che aveva preso «Tu hai messo a letto la bambina?»

«Mh mh.» annuì Kyungmin «In realtà si è lasciata convincere anche troppo in fretta.» disse «Di solito fa storie per rimanere sveglia fino a tardi.» si lasciò sfuggire

«Tu invece? A che ora stacchi?» le chiese ingenuamente lui

«Oh...io oggi devo fare la notte.» gli spiegò «Avrò ufficialmente il permesso di tornare a casa per le sei di mattina.» affermò

«Ah...io pensavo che dovessi rimanere qui un altro po', non che dovessi rispettare il turno.»

«Eh...magari.» mormorò lei «Oggi mi tocca, ma mi va bene lo stesso. Vuoi un caffè?» chiese poco dopo, pensando di avere bisogno di un po' di caffeina per alimentare la dinamicità del suo corpo