❈ 𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟐𝟒 - 𝐒𝐎𝐌𝐄𝐎𝐍𝐄 𝐖𝐑𝐎𝐓𝐄 𝐓𝐇𝐈𝐒 𝐒𝐎𝐍𝐆 𝐁𝐄𝐅𝐎𝐑𝐄

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Quella lunga e interminabile notte passò, dando modo a Jimin e a Kyungmin di riposare: la corvina era caduta in un sonno profondo nel momento in cui aveva avuto la certezza di poterlo fare e quando comprese che anche il ragazzo non se la sentiva p...

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Quella lunga e interminabile notte passò, dando modo a Jimin e a Kyungmin di riposare: la corvina era caduta in un sonno profondo nel momento in cui aveva avuto la certezza di poterlo fare e quando comprese che anche il ragazzo non se la sentiva più di andare avanti.

Tre.

Era quello il numero che aveva inquinato la mente, lo spirito, il barlume di purezza e l'animo di Kyungmin.

Tre volte per la precisione.

Jimin non si era fermato, aveva quasi dato segno di essere instancabile perché si era mostrato sempre più che propenso ad andare avanti fino a portare la minore all'esasperazione: non che Kyungmin non avesse gradito niente di ciò che era successo, però per un attimo aveva pensato che i suoi muscoli potessero disintegrarsi per davvero nel corpo.

Per un attimo, in uno spiraglio di lucidità, aveva quasi creduto che era stato un bene che Jimin non le avesse dato la possibilità di stare sopra, perché lei avrebbe sicuramente sfigurato mettendo a paragone la sua stamina con quella del biondo.
Si era fatta più che bastare lo spettacolo dal basso.

Una volta con le gambe sulle spalle di Jimin.

Un'altra ancora schiacciata a pancia in giù contro il materasso, mentre lui affondava con i fianchi e le stringeva i capelli.

Quella notte Kyungmin non era stata padrona di niente, bensì si era lasciata sottomettere in ogni singolo modo poiché era stata troppo timorosa per rifiutare.

E troppo curiosa per dire di no.

Sicuramente non si sarebbe dimenticata quella notte tanto facilmente, anche perché Jimin l'aveva posseduta in un modo che lei non avrebbe mai potuto immaginare: era stata protagonista di uno spettacolo a luci rosse vero e proprio, quando tempo prima aveva pensato che mai sarebbe arrivata a tali livelli.

Ma poi Jimin era arrivato a Seoul.

Ed ecco che le istruzioni del gioco erano cambiate.

Kyungmin era tutta aggrovigliata tra le coperte del letto del ragazzo, che dormiva proprio al suo fianco con aria letteralmente indisturbata: la giovane quella notte aveva addirittura pensato di provare ad andarsene via dato che sapeva di non poter dormire lì, ma poi si era ricordata che tutte le sue regole avevano perso di valore nel giro di pochi minuti.

E tutta la sua dignità era andata a farsi benedire.

Straordinariamente fu Jimin a svegliarsi per primo quella volta, così quando alzò un braccio per massaggiarsi gli occhi e riprendersi meglio, notò quella presenza a lui gradita nel suo letto.

Kyungmin giaceva a pochi centimetri di distanza dal suo corpo, forse perché avendo dormito senza vestiti aveva accusato il freddo della notte e aveva cercato una fonte di calore da lui.

❈𝐁𝐋𝐀𝐂𝐊 𝐒𝐖𝐀𝐍 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora