❈ 𝐄𝐗𝐓𝐑𝐀 𝟕 - 𝐖𝐇𝐈𝐓𝐄 𝐒𝐖𝐀𝐍

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Una sensazione strana cominciò a prendere strada tra le mani di Jimin: era come se stessero formicolando, il che era parecchio fastidioso dato che era ovvio che non aveva il controllo del proprio corpo

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Una sensazione strana cominciò a prendere strada tra le mani di Jimin: era come se stessero formicolando, il che era parecchio fastidioso dato che era ovvio che non aveva il controllo del proprio corpo.

Kyungmin era ignara di tutto ciò, perché non poteva nemmeno immaginare che cosa passava per la testa del suo ragazzo, che mai aveva avuto problemi legati a preoccupazioni o angosce.

Jimin era sempre stato il re della calma e serenità, in grado di emanarla e diffonderla in chiunque, quindi se mai se ne fosse accorta, sarebbe stato parecchio strano e quasi inaccettabile.

Però ormai si era deciso a fare ciò di cui aveva parlato rapidamente al "Dionysus" con Jungkook: doveva farsi avanti e buttarsi nel vuoto, perché ormai non aveva più senso aspettare, non dopo tutti quei mesi.

Non voleva altri problemi in mezzo e la vacanza a Jeju era sempre stata l'escamotage giusto per lui per fare la sua proposta in un contesto e atmosfera che avrebbero fatto vivere a Kyungmin un momento indimenticabile.

Per lei voleva che fosse tutto perfetto, non voleva intralci e soprattutto voleva assistere al momento in cui il cuore della sua ragazza sarebbe esploso di felicità...perché Jimin era sicuro di ciò: era certo del fatto che Kyungmin sarebbe stata contenta di quella proposta dato che si trattava di un passo avanti che avrebbero compiuto insieme.

Certo, magari sarebbe stato un po' precipitoso all'inizio, ma la bionda non aveva mai dimostrato niente di diverso a Jimin: ad essere innamorata lo era, ad essere felice con lui anche, quindi al massimo ci poteva essere solo un po' di soggezione iniziale che sarebbe svanita nel momento in cui entrambi avrebbero fatto pace con il cervello per realizzare quella nuova avventura che sarebbe diventata presto una nuova forma di abitudine.

Per l'occasione, il corvino aveva proposto di cenare in modo diverso dal solito: non a casa sua, né in un ristorante.
Voleva che in quella situazione fossero da soli, per godersi al meglio l'emozione e tutto ciò che sarebbe potuto arrivare dopo: Jimin non avrebbe accettato interruzioni di alcun tipo, né sguardi addosso che avrebbero fatto aumentare di più l'ansia.

Lui e Kyungmin dovevano starsene da soli, isolati dal mondo e voleva che la sua ragazza fosse completamente concentrata su di lui: per una volta voleva che pensasse a lui al cento percento, non chiedeva niente di più per semplici dieci minuti.

Aveva passato tutto il giorno a rimuginare sul piano della serata per far sì che avesse tutto sotto controllo e dovette ammettere, alla fine, che era stato anche troppo bravo a non far venire alcun dubbio a Kyungmin, che si era comunque accorta del suo modo di stare sovrappensiero, ma non aveva dato il giusto peso.

La prima cosa che Jimin fece fu incalzare la bionda a tornare a casa prima del previsto, con la scusante che avrebbero mangiato fuori in modo semplice, ma anche inusuale.

Così facendo incuriosì terribilmente la sua ragazza, che comunque non si era sentita in grado di fare troppe domande visto che credeva che sarebbe stato meglio darsi una mossa e vedere con i propri occhi dove sarebbero andati che perdere tempo in chiacchiere.

❈𝐁𝐋𝐀𝐂𝐊 𝐒𝐖𝐀𝐍 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora