❈ 𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟐𝟔 - 𝐁𝐋𝐎𝐍𝐃, 𝐓𝐀𝐋𝐋 𝐀𝐍𝐃 𝐆𝐎𝐑𝐆𝐄𝐎𝐔𝐒

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Quei pochi giorni passarono, al punto che la domenica arrivò e ciò poteva significare una cosa soltanto per Kyungmin: si sarebbe dovuta preparare per l'appuntamento con Jimin al palazzo Gyeongbokgung, proprio come avevano concordato

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Quei pochi giorni passarono, al punto che la domenica arrivò e ciò poteva significare una cosa soltanto per Kyungmin: si sarebbe dovuta preparare per l'appuntamento con Jimin al palazzo Gyeongbokgung, proprio come avevano concordato.

Lei si era occupata di comprare i biglietti sul sito online, in modo tale da non dover perdere tempo di fronte a file o code infinite: in fondo già il palazzo era di per sé enorme da visitare, quindi non c'era bisogno di altre perdite di tempo.

Diversamente da come era accaduto di recente, entrambi si sarebbero visti direttamente sul luogo, anche perché per Kyungmin sarebbe stato sicuramente più comodo: apprezzava il fatto che Jimin si facesse avanti così spesso, perché non significava altro che interessamento nei suoi confronti, però per lei non sembrava comunque giusto.

Così Kyungmin si preparò, indossando un classico maglione invernale con jeans annessi e per stare bella che coperta, si era permessa anche di indossare le calze sotto di essi per non sentire freddo, tanto nessuno lo avrebbe mai saputo.

Una volta essersi messa il cappotto, salutò Nicha, mentre evitò di farlo con Yeeun che era in bagno a farsi una doccia: poteva sembrare maleducata, ma Kyungmin non riusciva nemmeno a tirar fuori alcuna forma di galanteria nei suoi confronti.
Era già tanto se, quando toccava a lei, le lavava anche il piatto la sera dopo cena.

Così si mise in macchina e partì per arrivare in perfetto orario al parcheggio che distanziava cinque minuti dall'entrata del palazzo.
Un po' era eccitata, perché era da tanto tempo che doveva fare una visita del genere e sapeva che non sarebbe rimasta delusa nemmeno un po' da ciò che avrebbe visto.

Il traffico fu quasi inesistente, il che le permise di arrivare addirittura cinque minuti prima del normale, così invece di scendere e morire dal freddo preferì rimanere in macchina fino a quando Jimin non sarebbe arrivato.
Anche lei si era offerta di dargli un passaggio, anche perché credeva che viaggiare con la moto prima o poi lo avrebbe portato a contrarre una forma di raffreddore, o peggio, influenza.

Invece lui si era incaponito, perché viaggiare sulla moto gli piaceva da morire e ora che ne aveva una nuova non ci si sarebbe più separato.
Anche a costo di stare male, Jimin ci sarebbe rimasto in sella il più possibile per andare sempre incontro a quella sua passione.

Dopo essersi guardata allo specchietto per vedere se il trucco fosse a posto, Kyungmin sospirò e cercò di sopportare quelle minime fitte che sentiva al basso ventre per via delle mestruazioni: erano arrivate due giorni in anticipo, il che era stato un brutto scherzo per la sua salute e soglia del dolore.

Aveva passato il primo giorno piegata in due sul letto con una borsa dell'acqua calda sulla pancia e Hwan sulle gambe a farle le fusa, mentre il secondo aveva dovuto imbottirsi di antidolorifici per lavorare meglio.
Poi il dolore era quasi scomparso, quindi aveva avuto modo di riprendere in mano la sua normalità senza troppe eccezioni.

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