❈ 𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟏𝟗 - 𝐒𝐖𝐄𝐄𝐓 𝐌𝐎𝐑𝐍𝐈𝐍𝐆

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Kyungmin era ancora una volta sprofondata sotto le sue coperte e stava abbracciando il suo pomposo e morbido cuscino che le aveva garantito di conciliare un sonno profondo e allo stesso tempo rilassante

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Kyungmin era ancora una volta sprofondata sotto le sue coperte e stava abbracciando il suo pomposo e morbido cuscino che le aveva garantito di conciliare un sonno profondo e allo stesso tempo rilassante.
Erano passati giorni dall'ultima volta che aveva dormito in quel modo e pensò addirittura di svegliarsi con il sorriso.

Ma poi si mosse.

Allungò accidentalmente la gamba verso sinistra e sentì qualcosa che non ci sarebbe dovuto essere: il suo letto normalmente vuoto non lo era più e c'era un piccolo ostacolo in mezzo che le fece aprire gli occhi di colpo.

Era girata verso la finestra della sua stanza, quindi le sarebbe servito voltarsi a sua volta a sinistra per chiarire ogni dubbio, perché sebbene si ricordasse perfettamente i dettagli di quella serata, era come se si fosse persa qualcosa di troppo importante per arrivare ad ignorarlo.

Si alzò, sostenendo il peso del corpo con i gomiti e quando vide che accanto c'era un Jimin dormiente, il cuore accelerò i battiti.

"Porca miseria."

Scattando, ma non troppo violentemente per evitare di svegliarlo, Kyungmin si mise seduta sul letto e cercò nell'immediato qualcosa da indossare: aveva bisogno di essere lucida e pimpante e stare sul letto nuda accanto a Jimin non l'aiutava affatto.

Aprì immediatamente i suoi cassetti per cercare un pigiama da mettere all'ultimo secondo e quando si voltò verso il letto, sgranò gli occhi per lo spettacolo a cui stava assistendo da quella prospettiva: innanzitutto notò un particolare tatuaggio sulla superficie liscia della schiena del ragazzo, tatuaggio di cui Kyungmin aveva assolutamente ignorato l'esistenza.
Si trattava di una sequenza delle fasi lunari che percorreva tutta la colonna vertebrale e che, di conseguenza, gli donava un qualcosa di elegante.

Si leccò le labbra e si avvicinò in silenzio, stando attenta a ciò che avrebbe fatto per evitare di destare il biondo dal suo sonno profondo: la sua schiena era arrossata, c'erano delle strisciate che Kyungmin poté soltanto ricondurre alle sue unghie visto che si ricordava dei lamenti che il maggiore aveva lasciato andare proprio a seguito di tale circostanza.

Istintivamente si portò la mano sinistra sulla bocca per lo stupore ed ebbe anche il coraggio di chiedersi se effettivamente era stata lei a procurargli quell'irritazione sicuramente fastidiosa.
Tuttavia, egoisticamente parlando, Kyungmin si soffermò su un altro piccolo dettaglio che non poteva essere tralasciato.

Jimin stava dormendo nel suo letto.

Quella notte non se n'era andato, era rimasto a dormire lì e Kyungmin non seppe nemmeno spiegarsi come mai non era stata sufficientemente vigile da prestarci la massima attenzione: non aveva mai lasciato che qualcuno dormisse insieme a lei.
Anzi: in realtà le sue regole prevedevano proprio il non dormire con un altro ragazzo, un po' come aveva stabilito con Mingyu.

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