❈ 𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟑𝟒 - 𝐈𝐓 𝐒𝐓𝐀𝐑𝐓𝐒 𝐖𝐈𝐓𝐇 𝐘𝐎𝐔 𝐀𝐍𝐃 𝐌𝐄

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La mano di Jimin si muoveva verticalmente sulla schiena nuda di Kyungmin per assicurarsi di riuscire ad arrivare in ogni piccola area e zona

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La mano di Jimin si muoveva verticalmente sulla schiena nuda di Kyungmin per assicurarsi di riuscire ad arrivare in ogni piccola area e zona.
Si era svegliato da pochi minuti ed era rimasto notevolmente sorpreso dalla posizione in cui entrambi erano rimasti.

Era stato come se non si fossero mossi nemmeno di un centimetro, perché erano rimasti proprio come si erano addormentati: Kyungmin stava con la guancia appoggiata sul petto di Jimin e gli stava circondando il busto con il braccio, mentre la gamba sinistra era intrecciata con la destra di lui.

Jimin avrebbe osato dire che potevano sembrare un puzzle diversamente scomponibile, perché di solito lui si muoveva molto spesso nel sonno, mentre quella notte era rimasto immobile, nella posizione che gli era stata impartita da forze maggiori.

Avere Kyungmin addosso era quasi un sollievo perché era come se fosse protetto e ben coperto dal suo corpo leggero e debole per via dello stato di incoscienza dato dal sonno.
La mano sinistra del biondo le accarezzava la schiena nuda, mentre la destra si addentrava tra i suoi folti capelli neri per accarezzarglieli allo stesso modo, sapendo che non l'avrebbe svegliata.

Anzi: era stato proprio quello il gesto che aveva permesso a Kyungmin di conciliare il sonno, quindi in quel caso Jimin non poteva star facendo altro che indurla a dormire ancora sotto gli impulsi di relax dettati da quei movimenti.

Ma tanto non c'era pericolo che la corvina si svegliasse: era ben spalmata sul corpo di Jimin e anche se la sera precedente non avevano fatto chissà quanto tardi, aveva accusato il colpo della stanchezza accumulata durante la giornata e per via della scarica di adrenalina dovuta alle emozioni provate.

Aveva giustamente bisogno di riposarsi.

Proprio perché Jimin non aveva intenzione di svegliarla, si permise di approfittare di quel tempo che gli era stato concesso per riflettere per conto suo e realizzare veramente ciò che si era spinto a fare.

Si era dichiarato a Kyungmin, aveva messo fine a quel taboo che aveva torturato sia la sua che la mente della minore, eppure per un attimo Jimin si era concesso di trasalire dalla paura.

Un po' di paura.

Sarà stato perché si era fatto un piccolo briefing mentale per comprendere passo dopo passo le singole conseguenze relative alla sua decisione e aveva sentito un vuoto dentro di sé che aveva sperato di non avvertire mai.

"Che sto combinando?"

Quella era stata la prima domanda che si era rivolto quando aveva aperto gli occhi quella mattina, proprio come se fosse stato un pensiero intrusivo: era ancora convinto di ciò che aveva detto di provare per Kyungmin, ma si era terrorizzato all'idea di non avere sufficienti mezzi o poteri per fare qualcosa in più per lei.

"Come faccio a renderla felice?

Perché non ho aspettato ancora un po' per capire come far funzionare tutto?

❈𝐁𝐋𝐀𝐂𝐊 𝐒𝐖𝐀𝐍 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora