❈ 𝐄𝐗𝐓𝐑𝐀 𝟐 - (𝐖𝐀𝐓𝐄𝐑)𝐅𝐀𝐋𝐋 𝐈𝐍 𝐋𝐎𝐕𝐄

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Kyungmin aprì gli occhi di colpo quella mattina con un unico pensiero che le era servito per capire che si trovava a Jeju

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Kyungmin aprì gli occhi di colpo quella mattina con un unico pensiero che le era servito per capire che si trovava a Jeju.
Per realizzare di trovarsi su quell'isola insieme a Jimin per trascorrere una piacevole vacanza assieme.

Non era stanca e diversamente dal solito i suoi occhi non minacciavano di chiudersi all'improvviso.
Era sveglia e pimpante.

Si voltò in automatico verso Jimin, che invece stava ancora dormendo e stava dando l'impressione di essere diventato un tutt'uno con il materasso del suo letto.
Entrambi erano nudi, ma mentre Kyungmin aveva avuto un minimo pudore che l'aveva spinta a coprirsi appena con il lenzuolo, il corpo del suo ragazzo era completamente alla mercé dei suoi occhi.

Dormiva a pancia in giù, i capelli erano scompigliati, la sua schiena si alzava e abbassava a seguito di ogni respiro e il suo intero corpo appariva rilassato, completamente in balia del sonno e del riposo legato ad esso.

Kyungmin si alzò poco poco, il giusto per guardarsi intorno e orientarsi per capire meglio dove si trovava: sostenne il peso del proprio corpo con i gomiti e dopo essersi tirata indietro i capelli totalmente disordinati, si voltò di nuovo verso Jimin per capire come svegliarlo.

Era soddisfatta, perché per una volta aveva dimostrato di averla vinta lei: per pura curiosità femminile prese il telefono per vedere che ore fossero e sogghignò quando si rese conto che erano le sette e mezza.
Certo, non erano le sette spaccate come aveva previsto, ma si era svegliata comunque prima di Jimin.

Era già un traguardo personale.

Si fece forza e dopo essersi seduta per bene, cercò di non fissare troppo ossessivamente il lato B del suo ragazzo, il quale si era proprio dimostrato diversamente scrupoloso riguardo al coprire determinate e particolari parti del corpo.

Così si voltò con il corpo verso di lui fino a quando non arrivò a sedersi perfettamente sulla sua schiena, incurante del fatto che non ci fosse più il lenzuolo a proteggerla da potenziali e pericolosi sguardi da parte di Jimin.
Dopo aver gongolato ulteriormente, Kyungmin si concentrò per chiamarlo e svegliarlo, posando poi la mano sinistra sul suo tatuaggio sulla schiena per incoraggiare quel risveglio.

«Jimin?» lo chiamò all'inizio

E solo quello fu utile per lui per ritornare ad essere cosciente, a respirare più profondamente e a ripristinare tutti i sensi del suo corpo.
Irrigidì i muscoli fino a quando non lasciò andare un leggero sospiro che servì a Kyungmin per rendersi conto che era riuscita a svegliarlo.

Così si chinò totalmente su di lui fino a schiacciare il petto sulla sua schiena, per poi posare le labbra sulle sue spalle e baciarle ad intermittenza.

«Che ore sono?» chiese il maggiore, tenendo gli occhi chiusi e respirando lentamente, con calma

«Sette e mezza...e indovina? Sono sveglia, proprio come avevo detto.» disse Kyungmin con soddisfazione

❈𝐁𝐋𝐀𝐂𝐊 𝐒𝐖𝐀𝐍 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora